franceschetti77

Membro Junior
Privato Cittadino
Concordo con quanto indicato da Fausto 1 e Iteleo nei post precedenti;

ma ci vuole molto a fare un passaggio automatico a "prezzo libero di mercato" per primi , secondi e terzi acquirenti ( e via a seguire) che possono presentare le carte che dimostrino di aver acquistato già ad un prezzo che supera quello massimo di cessione ???????

:rabbia::rabbia::rabbia:

Si lo so ci vuole molto... e il Comune così facendo non incasserebbe il denaro che adesso sta chiedendo ai cittadini ingiustamente. (scusate lo sfogo !)
 

fab74

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Concordo con quanto indicato da Fausto 1 e Iteleo nei post precedenti;

ma ci vuole molto a fare un passaggio automatico a "prezzo libero di mercato" per primi , secondi e terzi acquirenti ( e via a seguire) che possono presentare le carte che dimostrino di aver acquistato già ad un prezzo che supera quello massimo di cessione ???????

:rabbia::rabbia::rabbia:

Si lo so ci vuole molto... e il Comune così facendo non incasserebbe il denaro che adesso sta chiedendo ai cittadini ingiustamente. (scusate lo sfogo !)

Sarebbe bello, ma senza un intervento legislativo non si può fare. Quindi l'attenzione va spostata più in alto e la cosa che veramente può e deve fare il Comune, riconoscendo i propri errori, è farsi promotore verso il Governo di tale soluzione.
Lo stanno facendo? Glielo stiamo chiedendo?
A me questa ricerca spasmodica di responsabilità senza una ricerca di una vera soluzione comincia a puzzare di inefficenza che porterà le persone a trovare giustizia presso i tribunali con tutte le problematiche che più o meno conosciamo.
 

PeppeC.

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Salve ragazzi, (non so se e come si potrebbe applicare anche ai primi proprietari), come vedreste una soluzione del tipo:
Usare come prezzo massimo di cessione, il prezzo che risulta sull'ultimo atto di compravendita, mentre se si voglia vendere ad un prezzo superiore in quale caso Affrancarsi.
Esempio: io 3° proprietario ho acquistato a 220.000,00, quindi come prezzo massimo di cessione posso rivendere massimo a 220.000,00, mentre se so che potrei vendere ad un prezzo più alto faccio l'Affrancazione.
 

giannelmo

Membro Attivo
Professionista
Salve ragazzi, (non so se e come si potrebbe applicare anche ai primi proprietari), come vedreste una soluzione del tipo:
Usare come prezzo massimo di cessione, il prezzo che risulta sull'ultimo atto di compravendita, mentre se si voglia vendere ad un prezzo superiore in quale caso Affrancarsi.
Esempio: io 3° proprietario ho acquistato a 220.000,00, quindi come prezzo massimo di cessione posso rivendere massimo a 220.000,00, mentre se so che potrei vendere ad un prezzo più alto faccio l'Affrancazione.
Non si può, perché il prezxzo massimo di cessione è quello stabilito dalla specifica convenzione riguardante l'immobile oggetto di vendita, e per legge il prezzo DEVE essere rispettato. La famigerata sentenza della cassazione a sezioni unite proprio su questo verte.
 

PeppeC.

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Non si può, perché il prezxzo massimo di cessione è quello stabilito dalla specifica convenzione riguardante l'immobile oggetto di vendita, e per legge il prezzo DEVE essere rispettato. La famigerata sentenza della cassazione a sezioni unite proprio su questo verte.
Ma se neanche si riesce neanche più a risalire a questo prezzo imposto, vuoi perché non esiste la tabella all'epoca della costruzione che doveva redigere la società/cooperativa costruttrice, vuoi perché il Comune non rilascia più documenti riguardante il prezzo imposto.
La soluzione proposta in precedenza era solo un'idea (forse stupida), naturalmente da attuare in funzione ad una legge/nota/delibera chiamiamola come vogliamo da realizzare da qualche organo preposto che abbia il potere di farlo...
E comunque, io credo che se vogliono veramente trovare una soluzione per risolvere sto PROBLEMONE, naturalmente in maniera legittima una volta per tutte la trovano...
 

PeppeC.

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Ragazzi preso da un Post su Facebook,

"""Allora...Questa mattina ci sono stati i primi atti di convenzione con il comune di Roma per l affrancazione.... Non i rogiti!!! E non avevano la piena proprietà quindi sono rimasti in diritto di superficie . erano quelli considerati urgenti perché avevano la domanda presentata a ottobre 2015 e il compromesso in scadenza all epoca...quindi le affrancazioni pare vadano avanti..quelle bloccate sono le trasformazioni."""

Forse/sicuramente è un bene per chi ha i compromessi in scadenza e sono costretti a pagare, ma si sta facendo il gioco del Comune e cioè pagare pagare e pagare.
Sono proprio sconfortato, che paese di ..................................
 

giannelmo

Membro Attivo
Professionista
Ma se neanche si riesce neanche più a risalire a questo prezzo imposto, vuoi perché non esiste la tabella all'epoca della costruzione che doveva redigere la società/cooperativa costruttrice, vuoi perché il Comune non rilascia più documenti riguardante il prezzo imposto.
La soluzione proposta in precedenza era solo un'idea (forse stupida), naturalmente da attuare in funzione ad una legge/nota/delibera chiamiamola come vogliamo da realizzare da qualche organo preposto che abbia il potere di farlo...
E comunque, io credo che se vogliono veramente trovare una soluzione per risolvere sto PROBLEMONE, naturalmente in maniera legittima una volta per tutte la trovano...
La cosa può essere risolta definitivamente solo con una legge dello Stato, visto che è bloccata proprio da una legge dello Stato...
Certo che se vogliono si risolve, ma tu, sinceramente, ce lo vedi Renzi a venire in soccorso agli aborriti pentastellati, pur essendo del PD (DS, PDS ecc.) la maggior parte della responsabilità di questo stato di cose?
 

Nicestar

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Privato Cittadino
Non credo che ci sia bisogno di legge nazionale per risolvere il problema , basterebbe che interpretassero le attuali leggi e comma in maniera corretta e che rivedessero almeno due punti della delibera 40 per almeno tamponarlo.

Ammettiamo, per ipotesi e per i principi espressi dalla Cassazione , che è giusto che si paghi la trasformazione e l'affrancazione, vediamo però come si potrebbe mutare la delibera:

1) Ricalcolo dei valori venali dei piani di zona, perchè attualmente sballati e quindi rivedere la relazione tecnica che la integra (problema risolvibile dal comune)

2) Applicazione e semplice rispetto della Legge 380/2001 e dunque distinguere tra i proprietari che hanno già la convenzione da oltre 20 anni che dovrebbero fare la sola trasformazione e coloro che invece, non raggiungendo i 20 anni, dovrebbero poter avere una doppia opzione a) pagare sia la trasformazione nel rispetto dell'art.48 che l'affrancazione nel rispetto dell'art. 49 bis b) pagare la sola affrancazione e avere ancora il terreno in convenzione con il comune.

3) Per le urgenze: Bloccare gli sfratti ritirando le concessioni a quelle cooperative che non hanno rispettato il tetto massimo e risolvere le urgenze dei compromessi scrivendo negli atti che un eventuale saldo ( in positivo ) sarà restituito dopo la nuova delibera con le correzioni.

come si nota sono tutti atti comunali e nemmeno tanto difficili da prendere. Pensa, mi voglio sbilanciare e forse rovinare la reputazione, ci potrebbero riuscire anche solo questi di M5S.
 
Ultima modifica:

giannelmo

Membro Attivo
Professionista
Non credo che ci sia bisogno di legge nazionale per risolvere il problema , basterebbe che interpretassero le attuali leggi e comma in maniera corretta e che rivedessero almeno due punti della delibera 40 per almeno tamponarlo.

Ammettiamo, per ipotesi e per i principi espressi dalla Cassazione , che è giusto che si paghi la trasformazione e l'affrancazione, vediamo però come si potrebbe mutare la delibera:

1) Ricalcolo dei valori venali dei piani di zona, perchè attualmente sballati e quindi rivedere la relazione tecnica che la integra (problema risolvibile dal comune)

2) Applicazione e semplice rispetto della Legge 380/2001 e dunque distinguere tra i proprietari che hanno già la convenzione da oltre 20 anni che dovrebbero fare la sola trasformazione e coloro che invece, non raggiungendo i 20 anni, dovrebbero poter avere una doppia opzione a) pagare sia la trasformazione nel rispetto dell'art.48 che l'affrancazione nel rispetto dell'art. 49 bis b) pagare la sola affrancazione e avere ancora il terreno in convenzione con il comune.

3) Per le urgenze: Bloccare gli sfratti ritirando le concessioni a quelle cooperative che non hanno rispettato il tetto massimo e risolvere le urgenze dei compromessi scrivendo negli atti che un eventuale saldo ( in positivo ) sarà restituito dopo la nuova delibera con le correzioni.

come si nota sono tutti atti comunali e nemmeno tanto difficili da prendere. Pensa, mi voglio sbilanciare e forse rovinare la reputazione, ci potrebbero riuscire anche solo questi di M5S.
Non male, ma rimane irrisolto il pregresso: io ho pagato casa mia come se fosse libera da vincoli, non vedo perché dovrei pagare, anche poco, per eliminarli. Si trattasse di 500 - 1000 euro pure pure, ma le sommme calcolate come da procedura Formez si avvicinano più ai 12.000 - 18.000, che non sono pochi. Inoltre una trasformazione correttamente calcolata prevede comunque la restituzione, anche solo parziale, dei contributi diretti o indiretti (facilitazioni, mutuo agevolato senza ipoteca ma con garanzia del comune ecc. ecc.) percepiti dalle coop o dai costruttori: che questi siano stati usati per abbattere il prezzo di acquisto o siano rimasti in tasca ai palazzinari è indifferente: vanno comunque a finire nel calcolo. Il problema relativo al pregresso quindi è ancora tutto in piedi.
 

Nicestar

Membro Attivo
Privato Cittadino
Non male, ma rimane irrisolto il pregresso: io ho pagato casa mia come se fosse libera da vincoli, non vedo perché dovrei pagare, anche poco, per eliminarli. Si trattasse di 500 - 1000 euro pure pure, ma le sommme calcolate come da procedura Formez si avvicinano più ai 12.000 - 18.000, che non sono pochi. Inoltre una trasformazione correttamente calcolata prevede comunque la restituzione, anche solo parziale, dei contributi diretti o indiretti (facilitazioni, mutuo agevolato senza ipoteca ma con garanzia del comune ecc. ecc.) percepiti dalle coop o dai costruttori: che questi siano stati usati per abbattere il prezzo di acquisto o siano rimasti in tasca ai palazzinari è indifferente: vanno comunque a finire nel calcolo. Il problema relativo al pregresso quindi è ancora tutto in piedi.

infatti scrivevo di tamponare, non di risolvere il tutto. In parte questo problema che hai posto del pregresso riguarda un pò tutti. Con la revisione dei valori venali già il costo diminuirebbe. Certo non è "the best" ma in questa valle di lacrime potrebbe essere un primo passo. Chi non ha fretta poi potrebbe sempre attendere in qualcosa di più organico che risolva tutti i punti critici. Condividerai che un minimo di pragmatismo iniziale in questo caos è d'obbligo, viceversa questi si incarteranno sempre più.
 

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