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Utente Cancellato 62189

Ospite
Rick71 scusa se te lo dico ma dopo i tuoi primi post, o meglio, dopo che il Notaio ti ha fatto notare che nel tuo atto è stato giustamente inserito un articolo che ti tutela in caso di future rivalse o richieste del Comune per l'acquisto da te fatto illo tempore in edilizia agevolata, ora i tuoi precedenti venditori li hai chiamati speculatori
Se non usciva questa sentenza anche tu avresti venduto a prezzo di mercato corrente senza alcun prezzo imposto ....
Quindi se tutto andava bene anche tu saresti stato uno speculatore?
o forse l'ennesima vittima della negligenza che caratterizza la nostra amministrazione comunale?

dimmi tu

chiamo speculatori chi da 100.000 ne chiede 300.000 e nn nel mio caso che da
282.000 la sto rivendendo a 240.000 .... io i soldi li ho erogati e sono tra le vittime.
a sto punto pretendo chiarezza .. tutto qua ( se nn dovevo vendere avrei sicuramente chiesto ai vecchi proprietari di patteggiare e trovare un accordo )

ho sentito il mio amico consigliere ed oggi prendo un appuntamento con il direttore di un municipio per saperne di piu'.

Per quanto avvisare i vecchi proprietari nn ho avuto ancora l'ok di mia sorella ...
 
U

Utente Cancellato 62189

Ospite
Buongiorno a tutti. Sono nuovo del forum. Vivo a Roma ed ho 32 anni. Volevo rappresentarvi il mio caso che praticamente non mi sta facendo più dormire la notte.
In data 22 ottobre c.a. acquisto un immobile in edilizia convenzionata e quindi in "diritto di superficie" pagandolo il doppio del prezzo imposto da convenzione. Il Comune di Roma nel mese giugno rilascia liberatoria alla vendita in prezzo di libero mercato al venditore, specificando tra l'altro che la convenzione in essere riguarda solo ed esclusivamente il primo rapporto di compravendita tra costruttore e primo acquirente. Così si procede con contratto preliminare di vendita, con il quale verso al venditore la meta del prezzo pattuito (pari all'intero valore del prezzo imposto) ed al rogito, avvenuto 6 giorni dopo l'uscita della sentenza, effettuo il pagamento del saldo. Tutto cio' ovviamente avviene con notaio che oltre a stilare il contratto di compravendita, esegue anche il l'atto di mutuo con l'istituto di credito. A questo punto io vengo a sapere tramite conoscenze dell'esistenza di una sentenza (questa) della corte di cassazione emessa proprio 6 giorni prima, quindi in essere al momento della stipula dell'atto. Ovviamente io adesso mi ritrovo ad avere un immobile che ho pagato 200.000 20 giorni fa, ma che in realtà oggi potrei vendere solo a 100.000. In questo caso di chi è la responsabilità? Il notaio non doveva essere a conoscenza di questa situazione? Adesso io cosa rischio? Mi consigliate di fare causa? Io vorrei chiedere il rimborso della differenza tra prezzo imposto e prezzo pagato ed in ogni caso la cessione (a me proprietario) dell'intera proprietà dell'immobile in quanto non responsabile di quanto avvenuto ma a mio dire, assolutamente "truffato" o quantomeno tratto in inganno anche con la collaborazione dello stesso Comune di Roma Per cortesia datemi lumi.
F.

Per me il notaio non ti doveva rogitare ... senti lui in primis
So di casi che il giorno stesso della sentenza nn hanno effettuato nessun atto.

cmq consiglio di sentire l'ufficio edilizia economica e popolare di viale della civilta' del lavoro , 10 - Roma
in alcuni post ci sono i riferimenti
 
U

Utente Cancellato 62189

Ospite
Ma se ci tiriamo indietro la restituzione della caparra è automatica? Questo punto anche è poco chiaro....almeno ho risposte evasione. Inoltre il venditore ora ha l obbligo di vendere al prezzo controllato o anche lui si può tirare indietro? Le perizie giurate poi che valenza hanno? E quanto può discostarsi il prezzo di mercato da quello convenzionato? :shock:

Dovresiti sentire l'agenzia se ti restituisce le provvigioni .. poi sicuramente ai venditori conviene aspettare notizie di eventuali soluzioni
 
U

Utente Cancellato 62189

Ospite
Ho citato Marino perchè ieri circolava la notizia delle sue prossime dimissioni tutto qua
e spero che la giunta Comunale nn perda tempo dietro altre distrazioni.
 

EmiVal

Membro Attivo
Privato Cittadino
I Notai non sono responsabili
l'unico responsabile è il Comune di Roma
anche le letterine che rilasciavano ad oggi sono carta straccia se non una testimonianza della negligenza (che tra le altre cose lo rende responsabile) del Comune

Sui notai non sono per niente d'accordo.

Stante la negligenza e la responsabilità del comune di roma, quando ho acquistato casa chi è che doveva ragguagliare il venditore sulla situazione?
E chi è che doveva suggerirgli di chiedere quantomeno un nulla osta al comune?
E chi è che ora sta bloccando tutti i rogiti?
E chi è che si è tacitamente accordato con il comune per lasciar vendere in questi anni a prezzo di mercato nonostante la legge?

Forse i notai???
 

EmiVal

Membro Attivo
Privato Cittadino
Adesso io cosa rischio? Mi consigliate di fare causa?

Cerco di ricapitolare, ma correggetemi se fino ad ora ho capito male qualcosa.

La sentenza in oggetto stabilisce che il prezzo imposto vale per tutte le operazioni di vendita di un'immobile.

Quindi:
- Se hai comprato o venduto casa a prezzo libero senza che fosse stata riscattata la piena proprietà, quel prezzo viene automaticamente sostituito con il prezzo imposto. Quindi, l'atto è parzialmente nullo e l'acquirente ha diritto a riavere i soldi in eccesso. In più, il venditore rischia una pena severa e probabilmente devi rientrare anche di tutte le imposte pagate in eccesso allo stato.
- In passato la casa può essere stata venduta a prezzo di mercato grazie ad un nulla osta del comune. Ma, a quanto pare, anche questi nulla osta, per via di questa sentenza, diventano carta straccia.

Pare che il comune stia lavorando ad una soluzione, che mi sembra consisterà in una nuova convenzione secondo la quale si potrà continuare a vendere a prezzo di mercato ma mantenendo il diritto di superficie.

Mi sembra una soluzione accettabile, anche se parziale.

Quello che ti rispondo è quello che vale per il mio caso: io ho acquistato a prezzo di mercato e pretendo come minimo di rivendere a prezzo libero senza dover riscattare un bel niente.

Se fossi costretto a pagare un indennizzo al comune per evitare di vendere a 67000 quello che ho comprato a 205000, allora farei immediatamente causa a chi mi ha venduto l'immobile per farmi ridare i 140000 di differenza, e penso che finiremmo entrambi per incatenarci sotto al campidoglio.
E sono sicuro che non saremmo i soli.
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
penso che finiremmo entrambi per incatenarci sotto al campidoglio.
E sono sicuro che non saremmo i soli.
:^^: scusa il sorriso ... credo si riempirà la Piazza
certo che le dimissioni di Marino che da una parte forse ci volevano, dall'altra riferito al problema in questione sicuramente porteranno un ulteriore distrazione
 

EmiVal

Membro Attivo
Privato Cittadino
:^^: scusa il sorriso ... credo si riempirà la Piazza

Certo, certo, intanto s'è già riempito l'ufficio edilizia economica e popolare del comune e l'ingegnere è esaurito.

Prendi solamente quelli del mio quartiere che hanno comprato a 100 e, da oggi a domani, possono rivendere a 30.

Vedremo: se non si sbrigano a mettere una pezza ci sarà ben poco da sorridere :^^:
 

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