Io credo che la cosa più saggia sia aspettare le delibere del Comune senza farsi prendere dalla fretta di risolvere il problema.
Problema che può essere risolto solo mettendoci una pezza, ma potrebbe essere sufficiente per sanare le situazioni in atto.
Se facessero una nuova convenzione liberando gli immobili dal vincolo del prezzo, ma mantenendo il diritto di superficie, sarebbe l'ideale, tanto che ve ne importa di sapere cosa succederà all'immobile dopo 99 anni rinnovabili per altri 99 ???
Magari, i palazzi non esisteranno nemmeno più...
Sui notai non sono per niente d'accordo.
Stante la negligenza e la responsabilità del comune di roma, quando ho acquistato casa chi è che doveva ragguagliare il venditore sulla situazione?
Se il Comune ha deciso di perseguire la strada del prezzo di libero mercato dopo la prima assegnazione/vendita, è ovvio che i notai si sono allineati.
Nonostante, a mio parere,il testo delle convenzioni sia molto chiaro quando, in apposito
articolo, parla di vendite successive alla prima...
E chi è che doveva suggerirgli di chiedere quantomeno un nulla osta al comune?
Questo è giusto, perchè avrebbe comunque messo in mano ai venditori uno straccio di "prova" da usare contro il Comune, anche se, a mio parere, andando in giudizio, basterebbero i nulla-osta degli altri che lo hanno richiesto.
Se fossi costretto a pagare un indennizzo al comune per evitare di vendere a 67000 quello che ho comprato a 205000, allora farei immediatamente causa a chi mi ha venduto l'immobile per farmi ridare i 140000 di differenza, e penso che finiremmo entrambi per incatenarci sotto al campidoglio.
A seconda del tipo di convenzione che il Comune dovesse decidere di applicare per uscire dalla situazione, non si dovrebbe sanzionare nessuno e, nel caso il Comune lo richiedesse, farei una class action o comunque andrei al TAR.
Nel caso peggiore in assoluto,basterebbe che gli ex-venditori si assumessero il costo dell'eventuale sanzione.
Sempre secondo me.