EmiVal

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Privato Cittadino
io direi solo se possibile
restituzione agli acquirenti ... ripartita tra i tre maggiori colpevoli
in proporzione venditori - comune - notaio in base a quello che hanno incassato
......... chi sbaglia paga :triste:

Chiaramente questa opzione per noi sarebbe l'optimum.

Ma, non so che ne pensa il tuo avvocato, io la vedo una cosa lunga...

Se non sbaglio, stavi giusto vendendo casa: mentre aspetti la restituzione, nel frattempo, che fai?
 
C

Cesco76

Ospite
Allora siamo realisti:
Strada del condono temporale a breve x sbloccare le pratiche in sospeso da parte del solo comune di Roma impraticabile xche sarebbe invalidato dalla corte dei conti in quanto comporterebbe un danno all'erario. Al massimo ci vorrebbe un provvedimento governativo.
Quella del riscatto del terreno sarebbe la cosa più ottimale ma praticabile per pochissimi pdz e il Comune di Roma potrebbe metterci decenni prima di tirare fuori le tariffe x gli altri anche xche allo stato attuale x molti terreni l'iter d'esproprio non si è chiuso in quanto ci sono contenziosi aperti sui prezzi pagati dal comune.
La strada più logica è quella a cui sta lavorando il comune ovvero applicare quello previsto dalla legge del 2011 ( tra l'altro quella che ha dato forza alla sentenza della cassazion) ovvero sbloccare il prezzo di vendita grazie al pagamento di un corrispettivo come "anticipo" mettiamola così di un futuro eventuale riscatto del terreno... Ora speriamo solo che il comune approvi questa delibera in tempi brevi e che non combini altri casini compilandola in modo tale da essere impugnabile... Altrimenti non se ne esce...
 

CheCasa!

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Agente Immobiliare
Assolutamente d'accordo.

E, non me ne voglia, cito di nuovo ingelman: la soluzione corretta consiste nel dare a noi la piena proprietà, pagando un indennizzo al Comune (che fa cassa) mediante il rimborso da parte dei vecchi proprietari attraverso un patteggiamento amichevole.

Il diritto di superficie ed il prezzo imposto sono due cose ben distinte.

Io posso istituire un diritto di superficie con possibilità di vendita a libero mercato.

Il prezzo imposto non deriva dal diritto di superficie ma dalla convenzione che, a sua volta, deve rispondere alle norme di legge.

Se ci attenessimo a quello che avviene nel resto d'Italia, attualmente a Roma si sarebbe scoperchiato solo mezzo vaso di Pandora, se gli immobili convenzionati ma in piena proprietà venissero venduti a prezzo di mercato ancora con il solo nulla-osta del comune....
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Che una norma ad hoc sia indispensabile lo riterrei di fondamentale importanza.
Il pagamento della somma di svincolo in base alle norme del 2011 metterebbe al riparo tutti i venditori che non abbiano ancora stipulato.
Ma cosa accadrebbe per le stipule già avvenute? Sarebbe plausibile per un venditore regolarizzarsi con poche migliaia di euro nei confronti del comune per poi intraprendere una causa comodamente citando il precedente venditore al fine di ottenere indietro quanto versato in eccedenza. Una causa estremamente economica rispetto al beneficio massimo ottenibile, che potrebbe essere di ragguardevole valore.
La "pezza" non dovrebbe premiare solo alcuni a discapito di altri...
 

EmiVal

Membro Attivo
Privato Cittadino
Il diritto di superficie ed il prezzo imposto sono due cose ben distinte.

Io posso istituire un diritto di superficie con possibilità di vendita a libero mercato.

Il prezzo imposto non deriva dal diritto di superficie ma dalla convenzione che, a sua volta, deve rispondere alle norme di legge.
.

Mi perdonerai, ma la materia la trovo piuttosto, diciamo così, "articolata".

A titolo esemplificativo, la convenzione che riguarda il mio appartamento regolamenta il prezzo imposto (solo per la prima vendita) ma anche le modalità del diritto di superficie.

Inoltre, sul sito risorseperroma.it, viene precisato che trasformando il diritto di superficie in diritto di proprietà, si ottiene la piena disponibiiltà del bene anche in termini di vendita a prezzo di mercato.

Quindi sono due cose ben distinte che, però, almeno a me, sembrano continuamente in connessione tra loro!
 
U

Utente Cancellato 62189

Ospite
Chiaramente questa opzione per noi sarebbe l'optimum.

Ma, non so che ne pensa il tuo avvocato, io la vedo una cosa lunga...

Se non sbaglio, stavi giusto vendendo casa: mentre aspetti la restituzione, nel frattempo, che fai?

Per ora il mio avvocato mi ha detto di aspettare l'amministrazione capitolina sempre nel rispetto degli acquirenti nn posso bloccarli per 1 anno , nn di certo
 

EmiVal

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ma cosa accadrebbe per le stipule già avvenute? Sarebbe plausibile per un venditore regolarizzarsi con poche migliaia di euro nei confronti del comune per poi intraprendere una causa comodamente citando il precedente venditore al fine di ottenere indietro quanto versato in eccedenza. Una causa estremamente economica rispetto al beneficio massimo ottenibile, che potrebbe essere di ragguardevole valore.

E se a regolarizzarsi dovesse essere il precedente venditore autonomamente (una sorta di ravvedimento operoso) o contattato dal comune a seguito di opportune verifiche?

In questo modo non rischierebbe una causa da parte mia, il comune farebbe cassa comunque ed io, acquirente, sarei a posto per il futuro (si fa per dire :D).
 

CheCasa!

Moderatore
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Agente Immobiliare
Mi perdonerai, ma la materia la trovo piuttosto, diciamo così, "articolata".

A titolo esemplificativo, la convenzione che riguarda il mio appartamento regolamenta il prezzo imposto (solo per la prima vendita) ma anche le modalità del diritto di superficie.

Inoltre, sul sito risorseperroma.it, viene precisato che trasformando il diritto di superficie in diritto di proprietà, si ottiene la piena disponibiiltà del bene anche in termini di vendita a prezzo di mercato.

Quindi sono due cose ben distinte che, però, almeno a me, sembrano continuamente in connessione tra loro!

Mi perdonerai se quanto sostenuto dal sito risorseperroma.it non rappresenti per me un contenuto dirimente.

La sentenza della cassazione infatti dice solo e soltanto una semplice cosa: i comuni non possono fare di testa loro e la norma generale ha la precedenza sulle loro abitudini comportamentali.... questo in funzione del caso preso a prestito dalla cassazione che era un diritto di superficie...

Non so se mi sono spiegato...

Nel resto dell'Italia:
1) paghi per togliere il prezzo imposto nel PEEP in diritto di proprietà (prima che si sia estinto l'effetto della convenzione)
2) paghi per togliere il prezzo imposto nel PEEP in diritto di superficie (prima che si sia estinto l'effetto della convenzione)
3) paghi per riscattare il valore del terreno nel PEEP in diritto di superficie
 

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