E' indubbio che la responsabilità principale è del comune, non si capisce se per colpa o dolo. E' indubbio che una sanatoria tombale a favore degli acquirenti successivi al primo sarebbe la soluzione migliore per noi ma non per il comune, che non sa più dove prendere i soldi.
Ce lo disse anche l'assessore Caudo durante un'assemblea pubblica col comitato di quartiere. Allora la bomba dei prezzi vincolati ancora non era scoppiata, ma c'era la rogna dei conguagli sul diritto di superficie, che il comune pretendeva di intascare a "scatola chiusa", ossia senza dimostrare analiticamente il metodo con cui si era giunti a stabilire l'ammontare dei conguagli richiesti. Anche qui cifre ballerine: per appartamenti di 120 mq erano richiesti conguagli inferiori a quelli chiesti per appartamenti di 60 - 70 mq siti nel palazzo dirimpetto! Caudo ci disse: "Nel corso degli anni è stato fatto un casino inimmaginabile, ci vorrebbe troppo e costerebbe troppo ricalcolare tutto caso per caso, ed il comune non ha i soldi, quindi mi dispiace ma dovete mettervi le mani in tasca e cacciare i soldi".
Ecco, il mio più grande timore è proprio quello che si ripeta tale a quale questa storia.
Intanto, relativamente ai conguagli, è tutto fermo a causa di ricorsi e controricorsi, ma è comnque una spada di damocle perché le cifre lievitano, visto che pare che i calcoli non li facciano secondo le norme, ma secondo le necessità finanziarie del Comune.
Per quanto riguarda l'affrancamento, io sinceramente non ho nemmeno 10.000 euro da dare al comune, sono strozzato dal mutuo (dei cui proventi sta godendo il venditore) e dalla crisi economica.
Ce lo disse anche l'assessore Caudo durante un'assemblea pubblica col comitato di quartiere. Allora la bomba dei prezzi vincolati ancora non era scoppiata, ma c'era la rogna dei conguagli sul diritto di superficie, che il comune pretendeva di intascare a "scatola chiusa", ossia senza dimostrare analiticamente il metodo con cui si era giunti a stabilire l'ammontare dei conguagli richiesti. Anche qui cifre ballerine: per appartamenti di 120 mq erano richiesti conguagli inferiori a quelli chiesti per appartamenti di 60 - 70 mq siti nel palazzo dirimpetto! Caudo ci disse: "Nel corso degli anni è stato fatto un casino inimmaginabile, ci vorrebbe troppo e costerebbe troppo ricalcolare tutto caso per caso, ed il comune non ha i soldi, quindi mi dispiace ma dovete mettervi le mani in tasca e cacciare i soldi".
Ecco, il mio più grande timore è proprio quello che si ripeta tale a quale questa storia.
Intanto, relativamente ai conguagli, è tutto fermo a causa di ricorsi e controricorsi, ma è comnque una spada di damocle perché le cifre lievitano, visto che pare che i calcoli non li facciano secondo le norme, ma secondo le necessità finanziarie del Comune.
Per quanto riguarda l'affrancamento, io sinceramente non ho nemmeno 10.000 euro da dare al comune, sono strozzato dal mutuo (dei cui proventi sta godendo il venditore) e dalla crisi economica.