giannelmo

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E' indubbio che la responsabilità principale è del comune, non si capisce se per colpa o dolo. E' indubbio che una sanatoria tombale a favore degli acquirenti successivi al primo sarebbe la soluzione migliore per noi ma non per il comune, che non sa più dove prendere i soldi.
Ce lo disse anche l'assessore Caudo durante un'assemblea pubblica col comitato di quartiere. Allora la bomba dei prezzi vincolati ancora non era scoppiata, ma c'era la rogna dei conguagli sul diritto di superficie, che il comune pretendeva di intascare a "scatola chiusa", ossia senza dimostrare analiticamente il metodo con cui si era giunti a stabilire l'ammontare dei conguagli richiesti. Anche qui cifre ballerine: per appartamenti di 120 mq erano richiesti conguagli inferiori a quelli chiesti per appartamenti di 60 - 70 mq siti nel palazzo dirimpetto! Caudo ci disse: "Nel corso degli anni è stato fatto un casino inimmaginabile, ci vorrebbe troppo e costerebbe troppo ricalcolare tutto caso per caso, ed il comune non ha i soldi, quindi mi dispiace ma dovete mettervi le mani in tasca e cacciare i soldi".
Ecco, il mio più grande timore è proprio quello che si ripeta tale a quale questa storia.
Intanto, relativamente ai conguagli, è tutto fermo a causa di ricorsi e controricorsi, ma è comnque una spada di damocle perché le cifre lievitano, visto che pare che i calcoli non li facciano secondo le norme, ma secondo le necessità finanziarie del Comune.
Per quanto riguarda l'affrancamento, io sinceramente non ho nemmeno 10.000 euro da dare al comune, sono strozzato dal mutuo (dei cui proventi sta godendo il venditore) e dalla crisi economica.
 

giannelmo

Membro Attivo
Professionista
La colpa è del Comune di Roma.

Se il notaio si rifiutava di rogitare avrebbe trasformato de-facto una nullità parziale in una nullità totale: non è nei suoi poteri. In questo articolo un po lungo viene spiegato. Dal momento che le parti erano entrambe intenzionate a stipulare il contratto a quelle condizioni, il notaio non era obbligato a bloccarli (semmai ad informarli). A Roma nessuno era consapevole che stava violando la legge altrimenti l’acquirente non avrebbe acquistato, il venditore non avrebbe venduto e il notaio non avrebbe rogitato. Al vertice della piramide c’è il Comune di Roma che non era consapevole che stava interpretando la legge in maniera “ondivaga”. Ricordiamo che il casino si è scatenato *DOPO* la sentenza 18135.

In questo scenario, verosimilmente, in tribunale si otterrà solo l’affrancazione, al massimo i più fortunati avranno anche le spese legali: la legge 865/71 stabilisce che le singole convenzioni devono contenere determinate informazioni, convenzioni che però negli anni sono state oggetto di interpretazioni e modifiche arbitrarie. Inoltre, con 200.000 possibili cause c’è un problema di tenuta sociale non indifferente che i giudici dovranno considerare. Magari molti di voi penseranno che questa sia comunque una vittoria, invece personalmente sto covando una rabbia incontenibile: perché devo fare causa per avere quello che il venditore dovrebbe offrirmi spontaneamente? In questo schifo di mondo ormai non esiste più ne morale ne coscienza ne senso civico.

Mi domando quale lezione devo trarre da tutta questa vicenda: d’ora in poi dovrò sempre diffidare delle istituzioni Italiane perché tenteranno di fregarmi con inganni e stratagemmi?

Ma infatti io intendo ottenere solo l'affrancazione: mi basta che la mia casa valga il prezzo di mercato. E' tutto quello che ho, ormai il conto in banca serve solo per le spese correnti ed i vari investimenti li ho dovuti liquidare per poter ristutturare il rudere che mi avevano venduto a caro prezzo (quando ho comprato gli appartamenti "ristutturati" costavano anche 360.000 euro, ma io di fronte all'incognita di una ristrutturazione farlocca, come lo sono quasi tutte, ho preferito comprare un appartamento "allo stato originario", come si legge nella proposta di acquisto, e ristrutturarmelo per il conto mio). Quindi alla fine l'appartamento non l'ho nemmeno pagato 280.000 euro, ma 330.000 circa. Infatti nonostante il calo dei prezzi, prima della sentenza della cassasione era ancora vendibile a 300.000 euro circa.
 

giannelmo

Membro Attivo
Professionista
Mi domando quale lezione devo trarre da tutta questa vicenda: d’ora in poi dovrò sempre diffidare delle istituzioni Italiane perché tenteranno di fregarmi con inganni e stratagemmi?

Perché credi che in Italia non voglia investire più nessuno, tantomeno gli investitori esteri?
Pensa a come dovremo tribolare noi in tribuale e moltiplicalo per milioni e milioni... Ovvio che chi ha soldi da investire si rivolge altrove.
 

fab74

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Il fatto che abbia straguadagnato sta unicamente nell'andamento del mercato immobiliare, esattamente come chi ha comprato a libero mercato in lire e rivenduto in periodo di bolla immobiliare in euro.
Qui stiamo parlando al 99% di gente che ha venduto una prima casa, pagata, considerando quanto richiesto in più in corso d'opera, a prezzi di una inezia inferiori al mercato di allora, se prendiamo a paragone quello di case vendute su carta in posti non urbanizzati, senza sapere quando l'avrebbe avuta e col rischio di non vedere più i soldi, e l'ha rivenduta, per necessità, per comprarne un'altra, non per portare i soldi all'estero.
Alla prenotazione nessuno che io sappia è stato informato di tutti i vincoli della convenzione, molti come me non l'hanno mai vista prima di ora, come dice Bocio, sapevamo solo che nel caso avessimo voluto rivenderla dovevamo aspettare 5 anni...oltre ai 3 che son passati da quando abbiamo iniziato a sborsare denaro senza godere di nulla.
Si può obiettare la la legge non conosce ignoranza, ma poi anche qui capiamo che capirci qualcosa nelle leggi sulla peep è impossibile.
Per quanto mi riguarda penso che si può configurare un vero e proprio raggiro ai danni del consumatore e vorrei conoscere il parere delle varie associazioni consumatori.
Nella stragrande maggioranza dei casi, prima hanno preso i soldi, per di più gonfiati, poi ci hanno hanno messo in condizione di leggere le clausole, in modo molto generico nel rogito, quando eravamo coi mobili per strada e nessuno si sognava di voler rinunciare ne poteva.
Per favore non voglio sentire anche qui le stupidagini che leggo sul sito di area167. Non ho voglia ora di argomentare oltre ora ma mi riprometto di farlo dettagliatamente.
E basta con queste tesi del cacchio, per favore!!!
E normale che chi ha comprato a prezzi di mercato si senta doppiamente raggirato, ma la colpa non è dei primi acquirenti , è delle istituzioni, sarebbe equo che venisse adottata una sanatoria tombale sul pregresso e svincolare i secondi acquirenti, se qualcuno deve pagare dovrebbe essere il comune che ha permesso tutto questo casino, per poi crearne un'altro con fantasiose delibere e stime.

Guarda non se stai facendo un analogia tra quello che ho scritto e le "stupidaggini" che leggi su area 167. Mi auguro di no a meno che tu non abbia o soldi per affrancare al posto del mio venditore, perché a parlare sui soldi degli altri sono tutti bravi. Io dico solo che il comune deve trovare il modo di vedersela con chi ha venduto senza tenere in ostaggio altri, che im questa storia non c'entrano nulla.
 

Nicestar

Membro Attivo
Privato Cittadino
Sono primo assegnatario e non ho mai venduto. Vi faccio una domanda che mi incuriosisce molto. Ma voi, oggi come oggi, comprereste una casa a Roma che ha pagato l'affrancazione ma non ha ancora trasformato il diritto di superficie in proprietà? Personalmente, dopo aver studiato la problematica e i comportamenti di tutti i soggetti che hanno partecipato a questo caos e prevedendo quello successivo.....La mia risposta è : Mai!
 
U

Utente Cancellato 67606

Ospite
Sono primo assegnatario e non ho mai venduto. Vi faccio una domanda che mi incuriosisce molto. Ma voi, oggi come oggi, comprereste una casa a Roma che ha pagato l'affrancazione ma non ha ancora trasformato il diritto di superficie in proprietà? Personalmente, dopo aver studiato la problematica e i comportamenti di tutti i soggetti che hanno partecipato a questo caos e prevedendo quello successivo.....La mia risposta è : Mai!

Ormai ho il terrore anche di respirare a pieni polmoni per paura che un giorno lo Stato Italiano possa presentarmi il conto dell'ossigeno inalato.
 

MissRossella

Membro Junior
Privato Cittadino
Sono primo assegnatario e non ho mai venduto. Vi faccio una domanda che mi incuriosisce molto. Ma voi, oggi come oggi, comprereste una casa a Roma che ha pagato l'affrancazione ma non ha ancora trasformato il diritto di superficie in proprietà? Personalmente, dopo aver studiato la problematica e i comportamenti di tutti i soggetti che hanno partecipato a questo caos e prevedendo quello successivo.....La mia risposta è : Mai!

"in Italia non c'è certezza del diritto"...l'abbiamo sentito tante volte, vero? be' ora lo stiamo vivendo sulla nostra pelle...
 

giannelmo

Membro Attivo
Professionista
Sono primo assegnatario e non ho mai venduto. Vi faccio una domanda che mi incuriosisce molto. Ma voi, oggi come oggi, comprereste una casa a Roma che ha pagato l'affrancazione ma non ha ancora trasformato il diritto di superficie in proprietà? Personalmente, dopo aver studiato la problematica e i comportamenti di tutti i soggetti che hanno partecipato a questo caos e prevedendo quello successivo.....La mia risposta è : Mai!

Si spera che una volta affrancato si possa fare la trasformazione senza pagare di nuovo tutto da capo. Oppure trasformare direttamente (ma nel nostro caso la vedo dura, visto che i soldi della trasformazione dovrebbe metterli chi ci ha venduto l'immobile, magari con una nostra integrazione: gli metteremmo in mano il coltello per vendicarsi di noi).
L'incertezza sta solo qui a Roma, almeno per quanto mi è dato sapere. Questi appartamenti, senza le porcherie del comune, restano comunque molto richiesti perché anche affrancati e trasformati conservano prezzi molto competitivi (almeno quelli dove abito io): ditemi chi potendo scegliere tra un appartamento di 60 mq fuori il raccordo (e quindi soggetto alla diurna odissea degli spostamenti casa-lavoro-casa), rifiniture finto lusso, a 350.000 - 400.000 euro, ed un appartamento economico di 90 mq all'interno del GRA, in zona ben urbanizzata e servita, allo stesso prezzo o addirittura inferiore, sceglierebbe il primo? Ecco perchè la situazione attuale fa tanto comodo ai palazzinari (che, ripeto, non considero colpevoli ma solo opportunisti, altrimenti bisognerebbe "incolparli" pure della sentenza della cassazione!).
 
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Mobil

Membro Attivo
Privato Cittadino
fab74,
i sub-acquirento, ad eccetto dei venditori che, chiamati in causa civile, si sono veduti annullare l'atto per la parte eccedente, sono i più vessati da queste bizarrie amministrative, questo non toglie che non siano i soli danneggiati, ma forse a te, anche legittimamente, affrontare il problema nella sua complessita interessa fino ad un certo punto.
Ti ho spiegato abbastanza articolatamente che le tue affermazioni sul fantomatico lucro speculativo dei primi assegnatari non hanno grande fondamento e l'analogia con degli utenti di area167 non è per nulla casuale.
Anche se giustificato dall'iniquità abberrante di dover rimuovere un vincolo di cui non hai beneficiato, non significa che il venditore, gioco di parole, non ha le sue ragioni da vendere ma, come dici tu, "a parlare sui soldi degli altri"...
Io non sono ne venditore ne acquirente, sono solo un lavoratore in mobilità, condannato a restare in un posto diventato impossibile per la mia salute e incerto per le mie tasche, perchè credevo di aver semplicemente acquistato un trilocale ad un prezzo equo, senza sovvenzioni ne agevolazioni creditizie, e ora mi ritroverei costretto a venderlo per comprarci si e no un monolocale, e senza avere i soldi per accollarmi l'affrancamento, e temo di non avere neanche più neanche le risorse per finire di pagare il mutuo.
 

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