fab74

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Francamente non sarei molto d'accordo con te @fab74 . Infatti, se un primo acquirente ha comprato a "prezzo di mercato" di allora (tramite i trucchi vari che ho esposto in altri post) non vedo quale sia la sua vera responsabilita' se successivamente ha venduto a prezzo di mercato, seguendo l'andamento dei prezzi degli immobili di cui tutti conosciamo l'incremento dopo il passaggio dalla Lira all'Euro. Fra l'altro, l'ha fatto anche in buona fede, ingannato dal fatto che, quando ha acquistato il costruttore gli ha fatto credere che avrebbe potuto vendere l'appartamento dopo 5 anni senza vincoli e, nel rogito, il Notaio ha, implicitamente, confermato l'assenza di vincoli non evidenziandone alcuno tranne per la citazione di un precedente atto fra Comune e Costruttore, cioe' la Convenzione, di cui, l'acquirente non ha neanche dovuto dichiarare di "ben conoscere ed accettare". Infine, solo con la sentenza di cui si discute in questo Forum, e' diventato chiara l'applicabilita' del vincolo del prezzo massimo di cui in molti sconoscevamo l'esistenza (incluso il Comune di Roma, i cui Funzionari, forse pur conoscendo il problema, continuavano a rilasciare i famosi "nulla osta" e/o precisazioni). Forse gli acquirenti sono stati colpevoli di ignoranza, ma non certo di speculazione colpevole.

Nel mio piano di zona atti fatti nel 2005 ad 1300/1400 al mq quando il prezzo al mq già stava sui 3500, come poi sono stati rivenduti. Poi chi sostiene che nei pdz i prezzi in coop erano uguali ad altre zone ha forse la memoria corta, sarà accaduto sicuramente in alcuni periodi, ma non lo sbandieramo come se fosse la regola, poi nei pdz del secondo Peep i guadagni sono stati ingenti, poi se vogliamo dire che cristo è morto de freddo...
 

fab74

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Abbastanza complicato per discuterne qua, io noto solo che nei punti che si vogliono evidenziare al Comune anche qui si fa finta di niente sul pregresso
 

giannelmo

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ma alla fine queste case quanto ci costano .......opere di urbanizzazione ...affrancamento... trasformazione... migliorie ... interessi preammortamento mutuo .......altroche' libero mercato....:shock:
Addirittura nel già citato caso della richiesta del conguaglio sul prezzo del diritto di superficie, interpretando sempre a modo loro la sentenza in base alla quale è stato riconosciuto agli espropriati il prezzo di mercato di aree edificabili e non di aree agricole incolte quali erano e sono rimaste per anni dopo gli espropri, che dice in sostanza che i comuni hanno diritto a rientrare di tutte le spese sostenute per l'acquisizione delle aree, gli esimi dirigenti dell'urbanistica richiedono non solo la differenza tra prezzo della cessione (rivalutato) e somma effettivamente pagata dal comune, ma anche gli interessi e le spese legali!!! Senza considerare che la legge sugli immobili in diritto di superficie specifica chiaramente che il prezzo del diritto non deve superare una percentuale del valore effettivo dell'area (il 60% mi pare): alla fine, considerando solo il conguaglio e non affrancamento e trasformazione, avremo pagato quell'area più che se l'avessimo acquistata direttamente noi dai proprietari espropriati! Anche perché nel calcolo delle somme sono state incluse aree non di competenza delle cooperative originarie (aree dove originariamente erano previsti servizi e parchi in cui sono stati costruiti alberghi e uffici privati). Insomma, errori su errori su errori, tutti commessi dalle stesse e ben individiduabili persone che da decenni spadroneggiano indisturbate negli uffici comunali.
 

giannelmo

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Abbastanza complicato per discuterne qua, io noto solo che nei punti che si vogliono evidenziare al Comune anche qui si fa finta di niente sul pregresso

No, non mi pare.
In realtà mi sembra che tutti siano concordi che il prezzo dell'affrancamento vada pagato dall'assegnatario originario, solo che il prezzo richiesto deve essere calcolato a norma di legge, non con arzigogolati metodi ad hoc che moltiplicano il valore reale oltre ogni misura (e oltre ogni ritegno!).
Oltretutto se il costo dell'affrancamento fosse abbordabile, si ridurrebbe moltissimo l'enorme contenzioso che rischia di paralizzare il già malmesso tribunale di Roma, visto che un conto è chiedere ai vecchi proprietari di cacciare 10.000 - 15.000 euro (ma anche meno), un altro chiedergliene 40.000!!! Anzi credo che di fronte ad una cifra modesta molti degli attuali proprietari chiederebbero direttamente la trasformazione (cosa che non si può chiedere al vecchio proprietario) senza nulla chiedere al precedente proprietario (io almeno lo farei).
 

giannelmo

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Io vi dico di più non comprerò mai più una casa. Affitto per tutta la vita, dopo quello che sto passando
Beh, io di affitto (sempre in area PEEP!!!) pagavo quasi il doppio di quanto pago ora di mutuo, inoltre sei sempre alla mercé del padrone di casa (e trovarne di onesti a Roma è più difficile che vincere alla lotteria). Conviene?
Penso che alla fin fine non conviene vivere in città amministrate male come Roma. Anche per questo sono arrabbiato (per usare un eufemismo): sto a Roma perché dove sono nato non c'è lavoro, ma una volta in pensione avevo l'intenzione di tornare. Ma con i 40.000 euro che mi frutterebbe la casa che ho, anche al paesello ci compro al massimo un fienile. :disappunto:
 

fab74

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No, non mi pare.
In realtà mi sembra che tutti siano concordi che il prezzo dell'affrancamento vada pagato dall'assegnatario originario, solo che il prezzo richiesto deve essere calcolato a norma di legge, non con arzigogolati metodi ad hoc che moltiplicano il valore reale oltre ogni misura (e oltre ogni ritegno!).
Oltretutto se il costo dell'affrancamento fosse abbordabile, si ridurrebbe moltissimo l'enorme contenzioso che rischia di paralizzare il già malmesso tribunale di Roma, visto che un conto è chiedere ai vecchi proprietari di cacciare 10.000 - 15.000 euro (ma anche meno), un altro chiedergliene 40.000!!! Anzi credo che di fronte ad una cifra modesta molti degli attuali proprietari chiederebbero direttamente la trasformazione (cosa che non si può chiedere al vecchio proprietario) senza nulla chiedere al precedente proprietario (io almeno lo farei).

La cosa è nata perché nei punti che si volevano evidenziare all'assessore io detto di aggiungere anche la presa di posizione del comune per il progresso (visto che non c'è), se è un problema chiedere 10-15000 a chi ne ha guadagnato 150-200000, cosa dovrei dire io ( e tanti altri ) che ho già comprato a libero mercato? Ce li devo mettere io?
 
U

Utente Cancellato 67606

Ospite
Fiumi di parole sprecate, abbiamo investito tempo, energie e soprattutto tanti mal di testa inutilmente. Tanto siamo ostaggi del Comune di Roma che non ha risolto nulla con la delibera 40 ne lo farà con la 50, la 60, e chissà per quante altre ancora.

Le sentenze segnalate nel sito area167 si riferiscono per la maggior parte ad acquirenti che hanno fatto valere i propri diritti durante il preliminare, che non accettavano quindi il contratto sin dall'inizio, prima di andare dal notaio e dove comunque il venditore voleva trattenersi la caparra indebitamente. Una sentenza è riferita ad un costruttore "furbetto" che ha inserito nel rogito il prezzo calmierato ma poi ha preteso soldi in nero sottobanco.

L'unica sentenza degna di nota è la 373/2013 di Trieste dove però è stato un caso praticamente unico in quella regione. Per giunta il processo di primo grado sembra essere stato impostato male in quanto viene proposto il pagamento dello svincolo solo in secondo grado e chissà se c'è stato ricorso in cassazione.

Ma di che cosa stiamo parlando? Bastava leggere!

PS - E per fortuna che io sto alla giurisprudenza come Cicciolina sta alla castità...
 

giannelmo

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La cosa è nata perché nei punti che si volevano evidenziare all'assessore io detto di aggiungere anche la presa di posizione del comune per il progresso (visto che non c'è), se è un problema chiedere 10-15000 a chi ne ha guadagnato 150-200000, cosa dovrei dire io ( e tanti altri ) che ho già comprato a libero mercato? Ce li devo mettere io?
Il pregresso è il problema maggiore, ma è meno utgente. tuttavia accennarne almeno penso che sarebbe corretto.
 

giannelmo

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Fiumi di parole sprecate, abbiamo investito tempo, energie e soprattutto tanti mal di testa inutilmente. Tanto siamo ostaggi del Comune di Roma che non ha risolto nulla con la delibera 40 ne lo farà con la 50, la 60, e chissà per quante altre ancora.

Le sentenze segnalate nel sito area167 si riferiscono per la maggior parte ad acquirenti che hanno fatto valere i propri diritti durante il preliminare, che non accettavano quindi il contratto sin dall'inizio, prima di andare dal notaio e dove comunque il venditore voleva trattenersi la caparra indebitamente. Una sentenza è riferita ad un costruttore "furbetto" che ha inserito nel rogito il prezzo calmierato ma poi ha preteso soldi in nero sottobanco.

L'unica sentenza degna di nota è la 373/2013 di Trieste dove però è stato un caso praticamente unico in quella regione. Per giunta il processo di primo grado sembra essere stato impostato male in quanto viene proposto il pagamento dello svincolo solo in secondo grado e chissà se c'è stato ricorso in cassazione.

Ma di che cosa stiamo parlando? Bastava leggere!

PS - E per fortuna che io sto alla giurisprudenza come Cicciolina sta alla castità...

Hai almeno parlato con un avvocato?
Siccome io abito vicino all'ufficio (grossa azienda con oltre 2000 dipendenti) e molti colleghi si trovano nelle mie condizioni, avendo comprato casa nella stessa zona, dove fino a poco tempo fa era tutto area PEEP, ho avuto modo di confrontare il parere di parecchi avvocati (almeno una decina).
I più prudenti sono attendisti, altri vorrebbero citare venditore, agenzia immobiliare e notaio (così caricano il cliente delle spese di tre processi invece che di uno, magari gli fanno lo sconto 3 al prezzo di due :rabbia: ), ma TUTTI sono concordi nel dire che a rimanere fermi c'è solo da perdere. Correttamente sono stati avvertiti per raccomandata i venditori delle nostre inenzioni, NESSUNO ha ancora risposto, notai nemmeno, probabilmente sono tutti in attesa che il comune sbrogli la matassa. Ma lo farà solo se siamo uniti, altrimenti se ognuno se ne esce con una sua idea, ne usciremo tutti cornuti e mazziati.
 

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