boccio

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Vero, ma nei casi "incriminati" (cioé praticamente tutti i rogiti effettuati prima della sentenza della Cassazione) non è mai stata fatta alcuna convenzione sostitutiva. Questo volevo rimarcare a chi continua ad insistere sulla


E' esatto, ma nel caso che ci riguarda (cioé riguarda tutti i rogiti fatti prima del settembre 2015) non è mai stata stupulata alcuna convenzione sostitutiva. E' questo il guaio, almeno per chi, come me, ha acquistato come acquirente successivo al primo.
Non è totalmente esatto. Chi ha trasformato e poi venduto prima della sentenza ha stipulato una convenzione sostitutiva e come !!!!
 

giannelmo

Membro Attivo
Professionista
l'acquirente vorrebbe indietro la differenza sul prezzo dell'appartamento per poi successivamente procedere all'affrancazione e rivendere a prezzo di mercato lui stesso. In pratica la legge punisce il venditore consentendo però all'acquirente di fare LA STESSA IDENTICA COSA CHE HA FATTO LUI. Questo si chiama esproprio ed ingiustizia.

Perdona la franchezza e crudità dell'espressione, ma questo si chiama farsi pippe mentali sulle reali intenzioni dell'acquirente. A parte che dubito assai che un giudice acconsenta alla restituizione di decine se non centinaia di migliaia di euro dopo anni e anni (anche se la legge dice così), il nocciolo della questione è che l'immobile acquistato a caro prezzo non si svaluti in modo assurdo a causa di un errore del comune e dei notai. Chi ha beneficiato del'errore? I venditori. Allora, se per fare in modo che l'immobile mantenga il prezzo di mercato bisogna versare una certa somma al comune (convenzione sostitutiva di svincolo) è giusto che di questa se ne faccia carico chi ha venduto. Con questa convenzione va automaticamente a posto anche la parte di rogito illegittima e quindi nulla, ossia quella relativa al prezzo di vendita.
Capisco che per il venditore potrebbe trattarsi di una somma difficile da reperire, ma a maggior ragione chiedo perché dovrebbe pagarla chi ha cacciato i soldi senza ricavarne nulla. Se poi il compratore pretente la restituzione dell'indebito, è un altro paio di maniche e chiaramente lo considero anch'io un volgare speculatore. Ma io credo che agli attuali proprietari importi solo e soltanto che la propria abitazione riacquisti il valore di mercato senza dover pagare alcuna somma, piccola o alta che sia.
 
U

Utente Cancellato 67606

Ospite
Perdona la franchezza e crudità dell'espressione, ma questo si chiama farsi pippe mentali sulle reali intenzioni dell'acquirente. A parte che dubito assai che un giudice acconsenta alla restituizione di decine se non centinaia di migliaia di euro dopo anni e anni (anche se la legge dice così), il nocciolo della questione è che l'immobile acquistato a caro prezzo non si svaluti in modo assurdo a causa di un errore del comune e dei notai. Chi ha beneficiato del'errore? I venditori. Allora, se per fare in modo che l'immobile mantenga il prezzo di mercato bisogna versare una certa somma al comune (convenzione sostitutiva di svincolo) è giusto che di questa se ne faccia carico chi ha venduto. Con questa convenzione va automaticamente a posto anche la parte di rogito illegittima e quindi nulla, ossia quella relativa al prezzo di vendita.
Capisco che per il venditore potrebbe trattarsi di una somma difficile da reperire, ma a maggior ragione chiedo perché dovrebbe pagarla chi ha cacciato i soldi senza ricavarne nulla. Se poi il compratore pretente la restituzione dell'indebito, è un altro paio di maniche e chiaramente lo considero anch'io un volgare speculatore. Ma io credo che agli attuali proprietari importi solo e soltanto che la propria abitazione riacquisti il valore di mercato senza dover pagare alcuna somma, piccola o alta che sia.
@giannelmo tu sei uno, che scrive in un forum pubblico, ed ha una coscienza (e forse senso del pudore visto che sono passati 10 anni nel tuo caso). Alla fine su questo forum quanto saranno gli interessati, 100, 200 utenti massimo? Parliamo dell 1 per 1000 dell'intera popolazione!

Ma ce ne sta tanta di gente a Roma che vuole prendere tutto "er cucuzzaro" approfittando del fatto che la legge glielo consente, che non viene certo a dirlo in un forum pubblico: addirittura c'è chi ha detto "sono fortune che capitano una sola volta nella vita". A questi dell'affrancazione non gliene frega un bel niente, vogliono solo guadagnarci. Tra l'altro se non sbaglio pagine indietro mi pare di aver già letto di situazioni come queste...
 

giannelmo

Membro Attivo
Professionista
Non è totalmente esatto. Chi ha trasformato e poi venduto prima della sentenza ha stipulato una convenzione sostitutiva e come !!!!
Vero, ma credo che siano una minoranza di casi (dipende dalla zona PEEP). Io e tutti quelli che abitano nel mio palazzo hanno pagato per diventare proprietari superficiari, nessuno ha riscattato il terreno per il semplice motivo che il comune, nel nosto caso, ha attivato le procedure di cessione della piena proprietà solo a inizio 2010, quando molti avevano già acquistato dal primo o successivo proprietario.
Chi ha acquistato la piena proprietà ha pienamente ragione a considerare eliminati tutti i vincoli anche di prezzo, se sono passati oltre 20 anni dalla convenzione originale. Anche se la trasformazione l'ha pagata lui stesso. Infatti io, che abitavo in affitto nella via adiacente quella dove abito ora, dove il comune già aveva offerto la trasformazione, conoscendo le cifre in ballo (sui 7000 euro in tutto, fra conguaglio sul diritto di superficie e trasformazione), feci apposta un mutuo un po' più alto per pagarmi anche la trasformazione, purtroppo passarono più di 4 anni dal mio rogito prima che al comune (o meglio alla famigerata e ormai defunta GEMMA SpA) si degnassero di fare i calcoli anche per il mio immobile, chiedendo già allora cifre troppo elevate. col risultato che si bloccò tutto (e tutto è ancora bloccato, da ormai 6 anni!) a causa di ricorsi e controricorsi. Nel mio caso purtroppo va considerato anche il comportamento molto discutibile del comitato di quartiere, che si batte per non pagare nulla!!! Io mi sono defilato dopo il primo ricorso al TAR, in quanto pretendo di pagare il giusto, non di ricevere un grazioso cadeau come lorsignori che hanno già ricevuto una casa a prezzo ridicolo (e magari l'hanno affittata a prezzi ridicolmente alti: pagano 80 euro al mese di mutuo trentennale agevolato e incassano 1200 - 1400 euro al mese di pigione...).
 

giannelmo

Membro Attivo
Professionista
@giannelmo tu sei uno, che scrive in un forum pubblico, ed ha una coscienza (e forse senso del pudore visto che sono passati 10 anni nel tuo caso). Alla fine su questo forum quanto saranno gli interessati, 100, 200 utenti massimo? Parliamo dell 1 per 1000 dell'intera popolazione!

Ma ce ne sta tanta di gente a Roma che vuole prendere tutto "er cucuzzaro" approfittando del fatto che la legge glielo consente, che non viene certo a dirlo in un forum pubblico: addirittura c'è chi ha detto "sono fortune che capitano una sola volta nella vita". A questi dell'affrancazione non gliene frega un bel niente, vogliono solo guadagnarci. Tra l'altro se non sbaglio pagine indietro mi pare di aver già letto di situazioni come queste...
Secondo me andranno a sbattere contro un muro, anzi glielo auguro.
In questo, mi duole dirlo, sono coadiuvati da troppi avvocati ed associazioni che pubblicizzano chiaramente la possibilità di riavere indietro la somma pagata in eccedenza. Tacendo però su alcuni aspetti della faccenda tutt'altro che secondari:
- spese legali (è da dimostrare che il giudice non stabilisca la compensazione, mentre loro dicono di non preoccuparsi tanto paga la controparte);
- ammesso e non concesso che il tribunale conceda la restituzione dell'indebito, va visto se la parte soccombente abbia disponibilità di cifre a cinque zeri, ne dubito fortemente. In tal caso dovrà impegolarsi in un'altra causa per ottenere l'adempimento della sentenza, e per recuperare, se gli va bene, solo poche briciole.
In definitiva, corre il serio rischio di doversi pagare il suo avvocato e la metà delle spese di giudizio (e siamo oltre i 20,000) euro, per poi ottenere una somma che non basta nemmeno a svincolare dal prezzo massimo di cessione, se il comune non interverrà in qualche modo a riportare tutto nell'alveo della correttezza e della legalità.
E tutto questo dopo non meno di 15 anni!!!!
Boh... Più che furbi li chiamerei fessi...
Purtroppo per come stanno le cose l'unica possibilità per salvaguardare gli interessi degli attuali proprietari è chiedere che sia applicata la legge, ossia che venga restituita la cifra pagata in eccedenza. Poi si lascia intravedere la possibilità di addivenire ad un accordo extragiudiziario, ma pare che finora nessuno abbia colto questa disponibilità,
Probabilmente anche i venditori vogliono tenersi tutto il cucuzzaro!
E, in tutto questo immane casino, c'è addirittura chi inveisce contro coloro che "sminuiscono il lavoro del dipartimento di urbanistica"!!!!!! :risata::risata::risata:
 
Ultima modifica:
U

Utente Cancellato 67606

Ospite
Scusate l'impudenza e premesso che ognuno è libero di scrivere quello che crede, ma mi fate capire @giannelmo e @Quiet tutte queste vs. dissertazioni e puntualizzazioni ai fini della delibera 33 e 40 che attualmente il comune non smentisce, a che servono?
Si credo hai ragione, stiamo filosofeggiando un po troppo.

Forse nel mio caso avendo conoscenze dirette sia di venditori sia di altri acquirenti riesco ad avere una visione distaccata "dall'alto" di tutto quello che sta succedendo e mi rendo conto che siamo tutti vittime. Poi nel mezzo ci sono i furbetti, ambo le parti parimerito, ed è quello che a me fa veramente inkazzare...
 

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