U
Utente Cancellato 67606
Ospite
Quando io, il venditore e il notaio ci presenteremo in tribunale possiamo ampiamente dimostrare che non eravamo minimamente consapevoli vi fosse l'obbligo del prezzo calmierato. Non era una nostra preoccupazione, anzi nel mio quartiere ci sono ancora appartamenti in vendita dai costruttori a prezzo calmierato, mi possono chiedere perchè non ho acquistato quelli. E' vero che la legge non ammette ignoranza, ma qui l'ignoranza non è mica del singolo, è ignoranza di cittadini, notai, Comune, avvocati, agenzie immobiliari.Hai almeno parlato con un avvocato?
Siccome io abito vicino all'ufficio (grossa azienda con oltre 2000 dipendenti) e molti colleghi si trovano nelle mie condizioni, avendo comprato casa nella stessa zona, dove fino a poco tempo fa era tutto area PEEP, ho avuto modo di confrontare il parere di parecchi avvocati (almeno una decina).
I più prudenti sono attendisti, altri vorrebbero citare venditore, agenzia immobiliare e notaio (così caricano il cliente delle spese di tre processi invece che di uno, magari gli fanno lo sconto 3 al prezzo di due ), ma TUTTI sono concordi nel dire che a rimanere fermi c'è solo da perdere. Correttamente sono stati avvertiti per raccomandata i venditori delle nostre inenzioni, NESSUNO ha ancora risposto, notai nemmeno, probabilmente sono tutti in attesa che il comune sbrogli la matassa. Ma lo farà solo se siamo uniti, altrimenti se ognuno se ne esce con una sua idea, ne usciremo tutti cornuti e mazziati.
Come farà il giudice a pronunciarsi in una situazione intricata come questa? Fra l'altro parliamo di migliaia e migliaia di casi scoppiati tutti dopo la sentenza 18135. Ma soprattutto come farò a vivere la mia vita serenamente sapendo che sto rovinando l'esistenza al mio venditore; di cui sono stra-sicuro della buona fede?
Ho provato a fare come voi cercando di dipingere mentalmente il venditore come un mostro cattivo che mangia i bambini, ma non ci sono riuscito, forse la mia coscienza me lo impedisce...