Franco1978

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Dalle info che ho avuto in Comune credo (e a questo punto spero) che la specifica inserita nella nuova delibera - riferita espressamente alle convenzioni ex art 10 legge 167/1962 (abrogato dall'art 35 legge 865) - sia stata inserita per escludere le convenzioni ex art 11 della 167 che hanno interessato molti immobili dei primi piani zona (tiburtino sud e casilino ad es.)
Scusami non ti seguo, puoi spiare meglio quanto scrivi, non essendo molto preparato con le leggi e le convenzioni non riesco a capire, grazie e scusami di nuovo
 

Franco1978

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Io avevo avuto un'idea simile ma forse più incisiva, anche se più difficile da mettere in atto: una lettera aperta su più quotidiani, anche on line, a Raggi e Berdini per illustrar loro gli effetti pratici di quello che stanno facendo, con le palesi e macroscopiche ingiustizie, oltre che gli impliciti favori alla casta dei costruttori, che vanno dall'aver chiuso entrambi gli occhi per lo sforamento dei prezzi massimi, chiaramente indicati sugli atti, in occasine della cessione dell'immobile ai primi assegnatari, all'inammissibile pretesa che chi è stato danneggiato da questa "negligenza" del comune venga chiamato a porvi rimedio sborsando cifre calcolate con metodi discutibili. Si dovrebbe anche chiedere di rivalersi finanziariamente (per gravissimo danno erariale) su chi questo casino lo ha provocato.
Servirebbe un giornalista bravo...
Soprattutto non deve sembrare un attacco politico, va detto chiaramente che si tratta di una rogna dovuta ai governi precedenti della città e che quello attuale si è trovato a gestire dopo la sentenza della cassazione.
Rimango sempre della idea di una manifestazione al Campidoglio, più VOLTE promossa in questo forum è mai attuata, sicuramente richiamerebbe non un giornalista ma decine di giornalisti pronti per raccontare quello che sta succedendo a Roma. Mi associo con il pensiero della NON APPARTENENZA POLITICA solo manifestare per essere ricevuti dalla SINDACA
 
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Utente Cancellato 65470

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Scusami non ti seguo, puoi spiare meglio quanto scrivi, non essendo molto preparato con le leggi e le convenzioni non riesco a capire, grazie e scusami di nuovo
All'interno dei singoli piani di zona ho constatato che esistono situazioni differenziate. Io posso parlare per l'esperienza che sto vivendo nel PdZ Tiburtino Sud (quartiere colli Aniene) dove gran parte degli immobili sono stati costruiti sulla base di convenzioni tra comune di RM e costruttore (che però non rappresenta il cessionario del diritto di proprietà in quanto il terreno era già di proprietà dello stesso costruttore). Queste convenzioni (chiamate preliminari) fanno riferimento all'art. 11 della l. 167/1962 e non anche all'art. 35 L. 865/1971 (anche se sottoscritte posterioriormente all'entrata in vigore di tale legge) e rimandano ad una convenzione integrativa da stipularsi sempre tra gli stessi soggetti di cui sopra per definire esattamente i prezzi massimi di cessione a cui poter vendere, convenzione - che nel mio caso ma anche in tanti altri come dicevo all'inizio non è mai stata adottata. Ora il Comune, da qualche mese, ha cominciato a rendersi conto dell'esistenza di tali convenzioni - diciamo anomale - che non sa come trattare. Mi ha suggerito di inviargli una richiesta per obbligarlo a produrre di dichiarazione di immobile non soggetto a prezzo massimo di cessione ma con il ricambio della dirigenza dell'U.O. Ediliza Sociale si è tutto bloccato ed è per questo che la mia domanda di affrancazione è ancora in piedi. Questa è la storia, per cui l'esplicita indicazione nella nuova delibera di un riferimento alquanto "superfluo" come quello di uno specifico art. di legge abrogato potrebbe essere il modo per ridefinire il perimetro di applicazione dell'intero impianto.
 

Mobil

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Io avevo avuto un'idea simile ma forse più incisiva, anche se più difficile da mettere in atto: una lettera aperta su più quotidiani, anche on line, a Raggi e Berdini per illustrar loro gli effetti pratici di quello che stanno facendo, con le palesi e macroscopiche ingiustizie, oltre che gli impliciti favori alla casta dei costruttori, che vanno dall'aver chiuso entrambi gli occhi per lo sforamento dei prezzi massimi, chiaramente indicati sugli atti, in occasine della cessione dell'immobile ai primi assegnatari, all'inammissibile pretesa che chi è stato danneggiato da questa "negligenza" del comune venga chiamato a porvi rimedio sborsando cifre calcolate con metodi discutibili. Si dovrebbe anche chiedere di rivalersi finanziariamente (per gravissimo danno erariale) su chi questo casino lo ha provocato.
Servirebbe un giornalista bravo...
Soprattutto non deve sembrare un attacco politico, va detto chiaramente che si tratta di una rogna dovuta ai governi precedenti della città e che quello attuale si è trovato a gestire dopo la sentenza della cassazione.

Ho trovato sul profilo facebook della Lombardi questa annunciazione:
Piani di Zona: il M5S inizia a lavorare per riportare legalità e diritti. Ora spero in una velocissima calendarizzazione ed approvazione a settembre in aula.
MoVimento 5 Stelle Roma - Zaman Tüneli | Facebook

Mi son permesso di postare un commento, che spero sia da voi condiviso, per sensibilizzare il movimento cinque stelle sul tema:
"Non so cosa a quali lodevoli intenti preluda quel documento, so che per ora, da quanto filtra, su questo tema siete partiti col piede sbagliato, avallando la delibera 40/2016 che fa acqua da tutte le parti, affidandovi ad occhi chiusi ai burocrati degli uffici capitolini che la hanno partorita, gli stessi uffici che hanno creato il caos kafkiano che si trovano a vivere oggi tutti quelgli abitanti delle aree peep che, per ragioni di necessità, devono alienare o acquistare o locare un immobile in queste zone.
Voglio sensibilizzarla sul fatto che vittime di questo sottobosco di lobbi e amministratori poco trasparenti, che hanno sguazzato nell'edilizia convenzionata, non sono solo gli inquilini sfrattati, ma posso comprendere che il caso della mamma di famiglia buttata per strada dia più visibilità politica.
Ci sono più di 200.000 famiglie coivolte in questa farsa, inquilini, primi assegnatari, secondi e terzi proprietari.
Entrare nel merito non è possibile in due righe, ma sarebbe cosa giusta che i suoi "colleghi" del campidoglio si documentassero meglio sulle singolarità "romane" sia dei metodi adottati prima della sentenza dalla cassazione 18135/2015, a cui si deve la delibera 40/2016, sia del merito della delibera stessa, illegale, arbitrario o perlomeno iniquo,a mio parere e non solo.
Per ora, nella delibrazione 13/2016 della neogiunta, registro solo diagrammi di flusso per l'applicazione della 40, ma nulla sul merito della stessa.
Non so se, a differenza della neogiunta a lei interessa l'argomento, nel caso potrei fornirle qualche elemento di riflessione.
Al di la della polemica, che non è rivolta direttamente a lei, quantomeno non solo, auguro buon lavoroa tutti voi e soprattutto alla neosindaco, ne avrete bisogno, perchè questa città, istituzionalmente parlando, andrebbe rasa al suolo e ricostruita, quello che temo e che non sarete in grado di farlo senza fare tabula rasa e, dalle premesse proprio su questo tema, mi sembra non sia vostra intenzione."
https://www.facebook.com/movimentocinquestelleroma/posts/1316450415046994:0
 

MissRossella

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All'interno dei singoli piani di zona ho constatato che esistono situazioni differenziate. Io posso parlare per l'esperienza che sto vivendo nel PdZ Tiburtino Sud (quartiere colli Aniene) dove gran parte degli immobili sono stati costruiti sulla base di convenzioni tra comune di RM e costruttore (che però non rappresenta il cessionario del diritto di proprietà in quanto il terreno era già di proprietà dello stesso costruttore). Queste convenzioni (chiamate preliminari) fanno riferimento all'art. 11 della l. 167/1962 e non anche all'art. 35 L. 865/1971 (anche se sottoscritte posterioriormente all'entrata in vigore di tale legge) e rimandano ad una convenzione integrativa da stipularsi sempre tra gli stessi soggetti di cui sopra per definire esattamente i prezzi massimi di cessione a cui poter vendere, convenzione - che nel mio caso ma anche in tanti altri come dicevo all'inizio non è mai stata adottata. Ora il Comune, da qualche mese, ha cominciato a rendersi conto dell'esistenza di tali convenzioni - diciamo anomale - che non sa come trattare. Mi ha suggerito di inviargli una richiesta per obbligarlo a produrre di dichiarazione di immobile non soggetto a prezzo massimo di cessione ma con il ricambio della dirigenza dell'U.O. Ediliza Sociale si è tutto bloccato ed è per questo che la mia domanda di affrancazione è ancora in piedi. Questa è la storia, per cui l'esplicita indicazione nella nuova delibera di un riferimento alquanto "superfluo" come quello di uno specifico art. di legge abrogato potrebbe essere il modo per ridefinire il perimetro di applicazione dell'intero impianto.

il punto è che tutti i vincoli per le case in piena proprietà, anche quelli riguardanti il prezzo massimo, erano stati aboliti dalle leggi n. 179/92 e n. 85/94, come ben spiegato da questa sentenza http://www.ilcaso.it/giurisprudenza/archivio/2838.pdf poi tutto è stato rimesso in discussione dalla legge n.106/2011 dove dice che è anche gli immobili in piena proprietà possono essere affrancati. Ma può una legge andare a modificare uno stato di fatto sancito da leggi precedenti senza che le stesse siano state modificate o abrogate? non credo, infatti a parere di molti la n. 106/2011, per quanto riguarda la piena proprietà, sarebbe in odore di incostituzionalità...
 

iteleo

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Ho trovato sul profilo facebook della Lombardi questa annunciazione:
Piani di Zona: il M5S inizia a lavorare per riportare legalità e diritti. Ora spero in una velocissima calendarizzazione ed approvazione a settembre in aula.
MoVimento 5 Stelle Roma - Zaman Tüneli | Facebook

Mi son permesso di postare un commento, che spero sia da voi condiviso, per sensibilizzare il movimento cinque stelle sul tema:
"Non so cosa a quali lodevoli intenti preluda quel documento, so che per ora, da quanto filtra, su questo tema siete partiti col piede sbagliato, avallando la delibera 40/2016 che fa acqua da tutte le parti, affidandovi ad occhi chiusi ai burocrati degli uffici capitolini che la hanno partorita, gli stessi uffici che hanno creato il caos kafkiano che si trovano a vivere oggi tutti quelgli abitanti delle aree peep che, per ragioni di necessità, devono alienare o acquistare o locare un immobile in queste zone.
Voglio sensibilizzarla sul fatto che vittime di questo sottobosco di lobbi e amministratori poco trasparenti, che hanno sguazzato nell'edilizia convenzionata, non sono solo gli inquilini sfrattati, ma posso comprendere che il caso della mamma di famiglia buttata per strada dia più visibilità politica.
Ci sono più di 200.000 famiglie coivolte in questa farsa, inquilini, primi assegnatari, secondi e terzi proprietari.
Entrare nel merito non è possibile in due righe, ma sarebbe cosa giusta che i suoi "colleghi" del campidoglio si documentassero meglio sulle singolarità "romane" sia dei metodi adottati prima della sentenza dalla cassazione 18135/2015, a cui si deve la delibera 40/2016, sia del merito della delibera stessa, illegale, arbitrario o perlomeno iniquo,a mio parere e non solo.
Per ora, nella delibrazione 13/2016 della neogiunta, registro solo diagrammi di flusso per l'applicazione della 40, ma nulla sul merito della stessa.
Non so se, a differenza della neogiunta a lei interessa l'argomento, nel caso potrei fornirle qualche elemento di riflessione.
Al di la della polemica, che non è rivolta direttamente a lei, quantomeno non solo, auguro buon lavoroa tutti voi e soprattutto alla neosindaco, ne avrete bisogno, perchè questa città, istituzionalmente parlando, andrebbe rasa al suolo e ricostruita, quello che temo e che non sarete in grado di farlo senza fare tabula rasa e, dalle premesse proprio su questo tema, mi sembra non sia vostra intenzione."
Messo mi piace su FB della Lombardi e commento di concodanza
 

Mobil

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il punto è che tutti i vincoli per le case in piena proprietà, anche quelli riguardanti il prezzo massimo, erano stati aboliti dalle leggi n. 179/92 e n. 85/94, come ben spiegato da questa sentenza http://www.ilcaso.it/giurisprudenza/archivio/2838.pdf poi tutto è stato rimesso in discussione dalla legge n.106/2011 dove dice che è anche gli immobili in piena proprietà possono essere affrancati. Ma può una legge andare a modificare uno stato di fatto sancito da leggi precedenti senza che dette siano state modificate o abrogate? non credo, infatti a parere di molti la n. 106/2011, per quanto riguarda la piena proprietà, sarebbe in odore di incostituzionalità...

Mi ripropongo di rileggere ma 106/2011, ma immagino che parli di affrancamento a convenzione non scaduta, in quel caso è pacifico che ci vuole l'affrancamento per vendere a libero mercato
 

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