Oltremare

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Salve a tutti. Ho seguito in questi giorni la discussione sulla sentenza della Cassazione perché anch’io avrei dovuto rogitare ma il notaio ho bloccato l’atto. Mi sono iscritta solo ora perché ho delle novità che potrebbero interessare molti di voi e ve le comunico.

Ho parlato con un funzionario del Comune che mi ha spiegato a che punto è la situazione sulla famigerata delibera che dovrebbe sbloccare il prezzo di mercato per le abitazioni con diritto di superficie. La delibera è stata approvata ieri dalla Giunta capitolina (sul sito del Comune ancora non c’è). L’iter per l’approvazione definitiva è il seguente: parere non vincolante dei municipi, presentazione al Consiglio comunale e approvazione del Commissario ad Acta (nel caso in cui le dimissioni di Marino siano confermate e definitive). Tempo previsto una ventina di giorni.

Cosa prevede la delibera: una nuova convenzione con il Comune per lo sblocco del prezzo libero di mercato sulle abitazioni con diritto di superficie previo pagamento da parte del proprietario che vende di una quota (pare esigua) da versare al Comune. La quota sarà conteggiata in base a vari parametri. La delibera NON è retroattiva e la sua efficacia varrà soltanto dal momento della sua approvazione definitiva. Credo, suppongo, ipotizzo quindi che tutti coloro i quali hanno venduto o acquistato a prezzo libero di mercato prima della sentenza della Corte di Cassazione non devono pagare nulla. Ma su questo non farei troppo affidamento...

Non fa parte di questa delibera, ma di un provvedimento diverso e distinto ancora in fase di elaborazione, la questione relativa alla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà. Anche qui la quota da pagare per affrancarsi dal Comune sarà conteggiata in base a vari parametri, primo tra tutti il numero degli anni trascorsi dal momento della prima vendita da parte del costruttore o della cooperativa. Più saranno gli anni, meno sarà alta la quota da pagare.

Di più nin zo’!
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Credo, suppongo, ipotizzo quindi che tutti coloro i quali hanno venduto o acquistato a prezzo libero di mercato prima della sentenza della Corte di Cassazione non devono pagare nulla.

Troppo bello ???
Ma sarebbe l'unico modo per evitare un parapiglia di proporzioni fenomenali...
 

Peppe85

Membro Junior
Privato Cittadino
Se fosse così gli unici che ci hanno guadagnato (un pochino ma siamo in Italia ... ) sarebbero i primi venditori antecedenti a questa delibera... Magari hanno risparmiato un 10.000€ di quei tempi ma se fosse così io ci metterei la firma ora.

Speriamo... Voglio comprare casa e iniziare a pagarci le tasse :D :D :D (avanti comune guarda come sono propositivo e spicciati)
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Certo... è chiaro, ma il quadro normativo fa uscire questo. Gli inadempienti verso la legge sarebbero i soli venditori, pretendendo un prezzo fuori da quanto previsto... in questo quadro, l'acquirente è la parte che è più tutelata...

Bisogna naturalmente valutare che tipo di valore verrebbe dato al nulla osta rilasciato dal comune, rispetto all'intendimento di vendita del proprietario.
Paradossalmente nel bloccare le compravendite in essere nessuno ha ancora detto che questi nulla osta sarebbero carta straccia, nè la sentenza in questione si riferisce ai nulla osta del comune... ma a quello regionale...
 

Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
Bisogna naturalmente valutare che tipo di valore verrebbe dato al nulla osta rilasciato dal comune, rispetto all'intendimento di vendita del proprietario.
Paradossalmente nel bloccare le compravendite in essere nessuno ha ancora detto che questi nulla osta sarebbero carta straccia, nè la sentenza in questione si riferisce ai nulla osta del comune... ma a quello regionale...
Il comune non può cancellare una norma imperativa.... :) mi pare sia tra quello che la sentenza contesta... il nulla osta viene annullato di conseguenza per quanto riguarda il "libero mercato" per la determinazione del prezzo... un po' come le approvazioni dei progetti salvo diritti di terzi... nel caso, lo stato ha ritenuto, attraverso la cassazione, di ribadire la nullità di quelle cifre (non degli atti) quindi ha annullato di fatto i nulla osta almeno per quanto riguarda il prezzo....

Se mami sarebbe da vedere quanto questi nulal osta configurino una responsabilità del comune, che è quello che @ASS.NEE "AREA167" tende a voler dimostrare.
 
Ultima modifica:

aogdesk

Membro Junior
Privato Cittadino
Salve a tutti. Ho seguito in questi giorni la discussione sulla sentenza della Cassazione perché anch’io avrei dovuto rogitare ma il notaio ho bloccato l’atto. Mi sono iscritta solo ora perché ho delle novità che potrebbero interessare molti di voi e ve le comunico.

Ho parlato con un funzionario del Comune che mi ha spiegato a che punto è la situazione sulla famigerata delibera che dovrebbe sbloccare il prezzo di mercato per le abitazioni con diritto di superficie. La delibera è stata approvata ieri dalla Giunta capitolina (sul sito del Comune ancora non c’è). L’iter per l’approvazione definitiva è il seguente: parere non vincolante dei municipi, presentazione al Consiglio comunale e approvazione del Commissario ad Acta (nel caso in cui le dimissioni di Marino siano confermate e definitive). Tempo previsto una ventina di giorni.

Cosa prevede la delibera: una nuova convenzione con il Comune per lo sblocco del prezzo libero di mercato sulle abitazioni con diritto di superficie previo pagamento da parte del proprietario che vende di una quota (pare esigua) da versare al Comune. La quota sarà conteggiata in base a vari parametri. La delibera NON è retroattiva e la sua efficacia varrà soltanto dal momento della sua approvazione definitiva. Credo, suppongo, ipotizzo quindi che tutti coloro i quali hanno venduto o acquistato a prezzo libero di mercato prima della sentenza della Corte di Cassazione non devono pagare nulla. Ma su questo non farei troppo affidamento...

Non fa parte di questa delibera, ma di un provvedimento diverso e distinto ancora in fase di elaborazione, la questione relativa alla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà. Anche qui la quota da pagare per affrancarsi dal Comune sarà conteggiata in base a vari parametri, primo tra tutti il numero degli anni trascorsi dal momento della prima vendita da parte del costruttore o della cooperativa. Più saranno gli anni, meno sarà alta la quota da pagare.

Di più nin zo’!


Oltremare finalmente una buona notizia... ma ci hai parlato di persona o al telefono? oggi? io domani mattina ci vado...
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Il comune non può cancellare una norma imperativa.... :) mi pare sia tra quello che la sentenza contesta...

No. La sentenza dice che il nulla osta rilasciato dalla regione che impedisce l'alienazione entro una determinata scadenza di un alloggio agevolato (a prescindere, si badi bene dalla convenzione), non può valere anche ai fini della decadenza del prezzo imposto per convenzione.

Poi, naturalmente, disquisisce sul fatto che le norme della legge sarebbero imperative e che il comune non potrebbe fare come gli pare in funzione di una situazione esaminata risalente a 15 anni prima quando le novità del 2011 non erano ancora in vigore (pur essendo richiamate nella sentenza ma al solo fine di fare dottrina).

Ora si dice che sarebbe possibile (il condizionale è d'obbligo) rilasciare un nulla osta per vendere a prezzo di mercato ma solo previo versamento di un indennizzo.

Questo varrebbe a sostenere che i nulla osta rilasciati a titolo gratuito non siano validi? O che chi li ha rilasciati debba pagare di tasca propria? O che chi li ha ricevuti dovrebbe integrare un pagamento?

Senza contare che poi le singole convenzioni dovrebbero essere lette singolarmente...

Insomma... è un pasticciaccio brutto.

Ma è difficile esprimere un parere "incontestabile".
 
C

Cesco76

Ospite
Salve a tutti. Ho seguito in questi giorni la discussione sulla sentenza della Cassazione perché anch’io avrei dovuto rogitare ma il notaio ho bloccato l’atto. Mi sono iscritta solo ora perché ho delle novità che potrebbero interessare molti di voi e ve le comunico.

Ho parlato con un funzionario del Comune che mi ha spiegato a che punto è la situazione sulla famigerata delibera che dovrebbe sbloccare il prezzo di mercato per le abitazioni con diritto di superficie. La delibera è stata approvata ieri dalla Giunta capitolina (sul sito del Comune ancora non c’è). L’iter per l’approvazione definitiva è il seguente: parere non vincolante dei municipi, presentazione al Consiglio comunale e approvazione del Commissario ad Acta (nel caso in cui le dimissioni di Marino siano confermate e definitive). Tempo previsto una ventina di giorni.

Cosa prevede la delibera: una nuova convenzione con il Comune per lo sblocco del prezzo libero di mercato sulle abitazioni con diritto di superficie previo pagamento da parte del proprietario che vende di una quota (pare esigua) da versare al Comune. La quota sarà conteggiata in base a vari parametri. La delibera NON è retroattiva e la sua efficacia varrà soltanto dal momento della sua approvazione definitiva. Credo, suppongo, ipotizzo quindi che tutti coloro i quali hanno venduto o acquistato a prezzo libero di mercato prima della sentenza della Corte di Cassazione non devono pagare nulla. Ma su questo non farei troppo affidamento...

Non fa parte di questa delibera, ma di un provvedimento diverso e distinto ancora in fase di elaborazione, la questione relativa alla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà. Anche qui la quota da pagare per affrancarsi dal Comune sarà conteggiata in base a vari parametri, primo tra tutti il numero degli anni trascorsi dal momento della prima vendita da parte del costruttore o della cooperativa. Più saranno gli anni, meno sarà alta la quota da pagare.

Di più nin zo’!
Bello... Anche se credo non sarà retroattiva nel senso che non potrà sanare le situazioni pregresse... Come diceva l'associazione area167 chi ha comprato potrà rivalersi comunque su chi ha venduto, e questo è un po meno bello se chi ha venduto non trova un accordo su chi ha comprato
 

Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
No. La sentenza dice che il nulla osta rilasciato dalla regione che impedisce l'alienazione entro una determinata scadenza di un alloggio agevolato (a prescindere, si badi bene dalla convenzione), non può valere anche ai fini della decadenza del prezzo imposto per convenzione.

Poi, naturalmente, disquisisce sul fatto che le norme della legge sarebbero imperative e che il comune non potrebbe fare come gli pare in funzione di una situazione esaminata risalente a 15 anni prima quando le novità del 2011 non erano ancora in vigore (pur essendo richiamate nella sentenza ma al solo fine di fare dottrina).

Ora si dice che sarebbe possibile (il condizionale è d'obbligo) rilasciare un nulla osta per vendere a prezzo di mercato ma solo previo versamento di un indennizzo.

Questo varrebbe a sostenere che i nulla osta rilasciati a titolo gratuito non siano validi? O che chi li ha rilasciati debba pagare di tasca propria? O che chi li ha ricevuti dovrebbe integrare un pagamento?

Senza contare che poi le singole convenzioni dovrebbero essere lette singolarmente...

Insomma... è un pasticciaccio brutto.

Ma è difficile esprimere un parere "incontestabile".
Incasinatissima -_-
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto