C

Cesco76

Ospite
Salve a tutti. Ho seguito in questi giorni la discussione sulla sentenza della Cassazione perché anch’io avrei dovuto rogitare ma il notaio ho bloccato l’atto. Mi sono iscritta solo ora perché ho delle novità che potrebbero interessare molti di voi e ve le comunico.

Ho parlato con un funzionario del Comune che mi ha spiegato a che punto è la situazione sulla famigerata delibera che dovrebbe sbloccare il prezzo di mercato per le abitazioni con diritto di superficie. La delibera è stata approvata ieri dalla Giunta capitolina (sul sito del Comune ancora non c’è). L’iter per l’approvazione definitiva è il seguente: parere non vincolante dei municipi, presentazione al Consiglio comunale e approvazione del Commissario ad Acta (nel caso in cui le dimissioni di Marino siano confermate e definitive). Tempo previsto una ventina di giorni.

Cosa prevede la delibera: una nuova convenzione con il Comune per lo sblocco del prezzo libero di mercato sulle abitazioni con diritto di superficie previo pagamento da parte del proprietario che vende di una quota (pare esigua) da versare al Comune. La quota sarà conteggiata in base a vari parametri. La delibera NON è retroattiva e la sua efficacia varrà soltanto dal momento della sua approvazione definitiva. Credo, suppongo, ipotizzo quindi che tutti coloro i quali hanno venduto o acquistato a prezzo libero di mercato prima della sentenza della Corte di Cassazione non devono pagare nulla. Ma su questo non farei troppo affidamento...

Non fa parte di questa delibera, ma di un provvedimento diverso e distinto ancora in fase di elaborazione, la questione relativa alla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà. Anche qui la quota da pagare per affrancarsi dal Comune sarà conteggiata in base a vari parametri, primo tra tutti il numero degli anni trascorsi dal momento della prima vendita da parte del costruttore o della cooperativa. Più saranno gli anni, meno sarà alta la quota da pagare.

Di più nin zo’!
Aggiungo inoltre che credo fortemente che per quanto riguarda la retroattività vuole inoltre dire che chi ha comprato a prezzo di mercato dovrà comunque aderire alla nuova convenzione se vuole rivendere e quindi pagare.
In tutto questo quale è il parere di @ASS.NEE "AREA167" su questo post di @Oltremare?
 

Andreano70

Membro Junior
Privato Cittadino
Speriamo che siano veramente 20 giorni.......io sono nella stessa condizione.
Avevo venduto ma fortunatamente un giorno prima del compromesso il notaio ha bloccato tutto.
Ho restituito caparra al compratore ed in attesa di notizie abbiamo prorogato il tutto di 60 giorni.
 

EmiVal

Membro Attivo
Privato Cittadino
Cosa prevede la delibera: una nuova convenzione con il Comune per lo sblocco del prezzo libero di mercato sulle abitazioni con diritto di superficie previo pagamento da parte del proprietario che vende di una quota (pare esigua) da versare al Comune. La quota sarà conteggiata in base a vari parametri. La delibera NON è retroattiva e la sua efficacia varrà soltanto dal momento della sua approvazione definitiva. Credo, suppongo, ipotizzo quindi che tutti coloro i quali hanno venduto o acquistato a prezzo libero di mercato prima della sentenza della Corte di Cassazione non devono pagare nulla. Ma su questo non farei troppo affidamento...

Intanto GRAZIE per le preziose informazioni.

Io non vedo grosse differenze rispetto a quello che sappiamo, se non per il fatto che, se la quota fosse esigua, ma proprio tanto esigua, potrei anche sostenerne il costo.

In linea di principio, però, noto che la delibera divide in maniera netta ciò che è avvenuto prima della sentenza da ciò che è avvenuto dopo.

Chi ha venduto a prezzo libero prima della sentenza non deve pagare nulla.

Chi vuole vendere a prezzo libero dopo la sentenza deve versare una quota al comune.

Ora, questo non sana assolutamente il pregresso (la delibera ha efficacia solo per il futuro): quindi, a voler pensare con un po' di cinismo, io verso la quota piccola a piacere, vendo il mio appartamento a prezzo di mercato, poi procedo comunque legalmente per la restituzione di quanto pagato in più al momento del mio acquisto.
 
C

Cesco76

Ospite
Intanto GRAZIE per le preziose informazioni.

Io non vedo grosse differenze rispetto a quello che sappiamo, se non per il fatto che, se la quota fosse esigua, ma proprio tanto esigua, potrei anche sostenerne il costo.

In linea di principio, però, noto che la delibera divide in maniera netta ciò che è avvenuto prima della sentenza da ciò che è avvenuto dopo.

Chi ha venduto a prezzo libero prima della sentenza non deve pagare nulla.

Chi vuole vendere a prezzo libero dopo la sentenza deve versare una quota al comune.

Ora, questo non sana assolutamente il pregresso (la delibera ha efficacia solo per il futuro): quindi, a voler pensare con un po' di cinismo, io verso la quota piccola a piacere, vendo il mio appartamento a prezzo di mercato, poi procedo comunque legalmente per la restituzione di quanto pagato in più al momento del mio acquisto.
Per sanare qualcosa di pregresso ci vorrebbe una sanatoria a livello di legislazione nazionale... Se fosse stata ina delibera volta a sanare anche il pregresso sarebbe stata facilmente invalidata
 

EmiVal

Membro Attivo
Privato Cittadino
Per sanare qualcosa di pregresso ci vorrebbe una sanatoria a livello di legislazione nazionale... Se fosse stata ina delibera volta a sanare anche il pregresso sarebbe stata facilmente invalidata

E così torniamo al punto da cui siamo partiti: il comune mette una pezza che non risolve il pregresso.

Ditemi se sbaglio, ma ormai l'orientamento mi sembra chiaro, e scommetterei che finirà così.

A nessuno, eccetto noi e l'associazione area167, interessano tutti questi raffronti col pregresso.

Senza troppe elucubrazioni: ieri funzionava in un modo, quindi hai comprato a prezzo libero.
Da domani funziona in un altro modo, quindi, se vuoi rivendere a prezzo libero, devi pagare.

Poi, se confronti il futuro e il passato e pensi di avere diritto a un risarcimento, allora sei libero di fare causa a tutto il mondo.
 

piddi

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Salve a tutti, volevo dei chiarimenti in merito alla questione. Io vivo a Roma e sono in affitto con regolare contratto da tre anni in una casa popolare su suolo comunale vincolata oggi da questa legge. Vorrei sapere quindi visto che pago 1000 euro e la casa oggi mi dovrebbe costare circa la metà come devo comportarmi? Il contratto è decaduto?
 

EmiVal

Membro Attivo
Privato Cittadino
Per la cronaca, ho parlato poco fa al telefono con un'agenzia immobiliare della zona, giusto per tentare di capire se, considerato che avranno a che fare con diversi casi come il mio, c'è qualche suggerimento o qualche parvenza di linea comune.

Invece nulla, depressione totale, mi hanno raccontato di una situazione caotica e disastrosa nella loro ricerca di informazioni presso il comune.

Per ora, la risposta migliore che hanno ottenuto è che quelli come me, che hanno acquistato a prezzo di mercato, erano pienamente consapevoli di stare acquistando un immobile vincolato dal diritto di superficie, quindi sapevano bene che aveva un valore minore rispetto a quello di mercato.

Chapeau.
 
C

Cesco76

Ospite
Salve a tutti, volevo dei chiarimenti in merito alla questione. Io vivo a Roma e sono in affitto con regolare contratto da tre anni in una casa popolare su suolo comunale vincolata oggi da questa legge. Vorrei sapere quindi visto che pago 1000 euro e la casa oggi mi dovrebbe costare circa la metà come devo comportarmi? Il contratto è decaduto?
Da quello che aabiamo capito dovresti esigere di pagare solo l'equo canone e riavere i soldi indietro per quello pagato in più ... In questa discussione stiamo parlando di problemi di acquisto vendita a seguito di questa sentenza... Secondo me ti conviene contattare l'associazione area 167 ...mla trovi facilmente su internet... Comunque bel ladro ... 1000€ al mese
 
C

Cesco76

Ospite
Complimenti
Per la cronaca, ho parlato poco fa al telefono con un'agenzia immobiliare della zona, giusto per tentare di capire se, considerato che avranno a che fare con diversi casi come il mio, c'è qualche suggerimento o qualche parvenza di linea comune.

Invece nulla, depressione totale, mi hanno raccontato di una situazione caotica e disastrosa nella loro ricerca di informazioni presso il comune.

Per ora, la risposta migliore che hanno ottenuto è che quelli come me, che hanno acquistato a prezzo di mercato, erano pienamente consapevoli di stare acquistando un immobile vincolato dal diritto di superficie, quindi sapevano bene che aveva un valore minore rispetto a quello di mercato.

Chapeau.
complimenti... Ma sempre di mercato si trattava... Chi sono questi geni per la cronaca?
 

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