Aggiungo che, a mio avviso, l'unica soluzione equa e' che tutti i proprietari oltre al primo che hanno acquistato a prezzo di libero mercato dovrebbero essere affrancati dal prezzo massimo di cessione/locazione. La eventuale trasformazione di diritto di superficie in diritto di proprietà' dovrebbe essere una altra pratica e seguire una strada autonoma.
Riguardo l'affrancamento sembrerebbe la strada migliore, purtroppo così facendo il comune si esporrebbe all'accusa di danno erariale da parte della corte dei conti, perché gli immobili non sono mai stati affrancati, e peggiorerebbe la sua posizione se permettesse ancora di venderli a prezzo di mercato senza affrancamento o peggio "regalando" l'affrancamento (cosa che fra l'altro in alcuni edifici di Tor Pagnotta è stata fatta, quando la giunta Alemanno "abbuonò" arbitrariamente sia il conguaglio sul diritto di superficie che la trasformazione in piena proprietà solo per alcune cooperative, con evidente spregio sia delle casse comunali che del principio di uguaglianza di tutti i cittadini). Per le vendite già fatte, per le quali non è ancora scattata la prescrizione decennale, c'è proprio questa mina vagante, che non può essere assolutamente disinnescata a spese nostre, cioé di chi già ci ha rimesso parecchio da questa inadempienza del comune stesso.
Per questo è necessario un intervento legislativo, perché comunque si muova il comune per risolvere il caso contravviene a qualche legge dello Stato.
Per quanto riguarda la trasformazione in piena proprietà, siamo quasi certi che se si fa la trasformazione poi non è necessario anche l'affrancamento, se sono passati più di 20 anni dalla convenzione originale (cosa che effettivamente si verifica nella stragrande maggioranza dei casi, con convenzioni datate tra il 1984 ed il 1990). Se i 20 anni non sono ancora passati, per l'affrancamento va pagata una somma proporzionale agli anni che restano prima che la convezione scada.
Quindi anche in questo caso il comune dovrebbe avere tutto l'interesse a muoversi in fretta e bene, perché se si ferma tutto di nuovo non solo una miriade di compravendite irregolari fatte a partire dal 2011 non potranno più essere sanzionate e regolarizzate a spese dei trasgressori, ma non potranno neppure mettere in cassa i quattrini che verrebbero dalla trasformazione in piena proprietà delle convenzioni che oggi non sono ancora scadute!