Io sono d'accordo con te. Fino a poco tempo fa c'era il Signor Di Piero a terrorizzarci, adesso è cambiato maestro ma la musica è la stessa.
Con questo non voglio dire che la situazione non sia drammatica, però è inutile ogni volta mettere il dito nella piaga, cerchiamo per quel che possiamo di essere costruttivi e magari di dare qualche suggerimento per provare ad uscire da queste sabbie mobili.
Cara Daga, io sono presente e leggo quasi tutto!
Magari scrivo di meno perchè ho molto da fare con le cause che stiamo seguendo per il recupero di quanto indebitamente versato da acquirenti ed affittuari.
Il problema tuo (e di quanti la pensano come te) non sono io che li informavo correttamente (dal tuo punto di vista terrorizzavo!) , ma piuttosto la circostanza che non vogliono farsi entrare nella testa il pricipio che per l'eliminazione dei vincoli del prezzo massimo di cessione bisognerà pagare molto (molto, molto, molto) di più di più dei 2-3 mila euro che dicevano nei corridoi del Dipartimento di Urbanistica.
Come dice giustamente
@Bagudi, il problema sta tutto nel pregresso perchè chi se lo accolla un obolo di circa 30.000 euro?
Non saranno certamente i secondi acquirenti che hanno già pagato il doppio di quanto legalmente valgono il loro alloggi. Costoro, in base alla mia esperienza, a malincuore pagherebbero fino a 1-2 mila euro.
D'altronde, la maggioranza dei primi assegnatari non è disponibile a pagare alcunchè perche ritengono che l'errore è stato commesso da notai, comune, agenzie e banche. Qualcuno di essi, per uscire dal problema, arriverebbe a sborsare una cifra non più alta di 4-5 mila euro.
Alla luce di tutto ciò, trattandosi di dover pagare circa 30.000 euro, i secondi, terzi, ect. acquirenti, davanti a loro (salvo accolarsi tale obolo) non hanno alternativa a quella di fare causa al loro venditore.
Inoltre, molti attuali acquirenti, indipendentemente da quanto costerà rimuovere il vincolo, intendono usufruire degli stessi diritti e prerogative dei primi acquirenti.
La documentazione postata dal nuovo iscritto (
@Andrea Fiocco ) dimostra una volta di più che i calcoli della Associazione "Area 167" sono più che corretti. Immagino che nessuno abbia l'ardire di affermare che (in media) il valore venale dei suoli capitolini valgano meno di quelli del comune di Montorfano oppure di altri comuni italiani.
Alla fine sottolineo che il Legislatore ha inserito la normativa attinente la trasformazione del diritto di superficie in piena propietà e quella della rimozione dei vincoli del prezzo massimo di cessione all'interno di una norma finanziara.
Ciò sta a significare che la vanificazione della funzione sociale dell'edilizia residenziale pubblica deve essere (
necessariamente e costituzionalmente) bilanciato con incassi adeguati nelle casse delle amministrazioni comunali.
Diversamente verrebbero a cadere le ragioni e i presupposti che hanno reso possibile l'esproprio dei terreni.
In questa partita vanno tutelati gli interessi dell'intera collettività, e a maggior ragione di tutti quei cittadini che stanno pagando affitti e mutui stratosferici fuori dai canoni di legge.
Alla fine una considerazione sulla proposta di rivolgersi alla Corte dei Conti per far sanzionare appunto il mancato introito nelle casse comunali di tali somme: In realtà un tale esposto è già pendente proprio perchè il Comune di Roma, per la trasformazione da diritto di superficie, applica valori di riferimenti molto inferiori al valore venale dei suoli.
Allo stato attuale, sotto un certo profilo, ritengo che il ritardo (perchè di questo si tratta) con cui il Comune di Roma sta affrontanto la questione della rimozione dei vincoli non comporterà grossi problemi di danno erariare ai dirigenti capitolini.
Per
@Hal75, noi in primis abbiamo sempre combattuto chi si è incamerato una plusvalenza non dovuta. Tanto è vero che dal 2009 facciamo cause d questo tipo. Ce la siamo presa anche co Comune e notai perchè stavano dalla parte sbagliata.
per
@disperata70, noi non abbiamo mai preso in giro nessuno. Se hai qualcosa da dire specifica meglio (qui, nel nostro sio, su fb, o dovealtro vuoi. )
Se sei la persona che penso, ovvero quella cui è stata imposta la mediazione .... ti ripeto che nei confronti del tuo acquirente non hai alcuna probabilità di vincere una causa (salvo errori di procedura del suo avvocato).
Piuttosto, a motivo della tua buona fede (che in riferimento agli esiti conta niente), ti consigliavo di rivolgerti ad un bravo avvocato per attenuare le tue responsabilità da scaricare su notaio e agente immobiliare. Evidentemente non hai capito.