Santi60

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In un'ottica "costruttiva" gradirei una proposta di modifica con gli aggiustamenti ritenuti adeguati per non far ricadere le colpe sui cittadini che, concordo pienamente, tipicamente non hanno. Semplicemente "cassando" non si trova la soluzione sul pregresso, invece "aggiustando" probabilmente, con il contributo di tutti riusciamo a trovare la soluzione.
@MissRossella sulla base delle tua osservazione, che condivido, ho modificato il documento inserendo "salvo il caso di presenza di “nulla osta” o “chiarimenti” emessi dal comune per le relative compravendite, dato che, in questo caso, l’ovvia responsabilità sarebbe dei Funzionari del comune di Roma (che dovrebbero rispondere di persona per “danno erariale” avendo rilasciato documenti dal contenuto contrario alle Leggi vigenti in materia) e dei Notai (che non hanno effettuato le dovute verifiche, avallando atti di compravendita viziati da nullità per quanto riguarda il corrispettivo della compravendita). In tali casi la presenza di “nulla osta” o “chiarimenti” emessi dal comune dovrebbe avere la conseguenza di un’“Affrancazione” automatica senza corrispettivo dato che, implicitamente asserita dallo stesso Comune di Roma".
Hi commenti a riguardo?
 

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  • Richiesta Parere al Comune di Roma condiviso v04.zip
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Santi60

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Ehm, nel mio caso con quella differenza ci si potrebbe affrancare tutto il palazzo, dato che ammonta alla bellezza di oltre 230.000 euro! Va sanata una situazione "di fatto" permessa dalla stessa autorità comunale: il comune ha permesso di vendere a prezzo massimo? Allora l'immobile è di fatto svincolato e può essere rivenduto a prezzo di mercato senza ulteriori oboli: il comune ed il notaio "colpevole" stilano l'atto che modifica la convenzione senza che l'attuale proprietario (se non è l'assegnatario originale) debba pagare nulla, al limite i bolli.
L'ottica sarebbe proprio quella di evitare a chi ha pagato gia' a prezzo di mercato l'ulteriore "truffa" di pagare anche al Comune di Roma un "premio" per aver creato tutto il problema. Sarebbe poi un onere del Comune di Roma andare a recuperare i soldi cercando nel passato chi abbia effettivamente speculato, salvo il caso di "nulla osta" o "chiarimenti" emmessi nel qual caso, come si dice dalle mie parti, "il credito potrebbe scriverlo sul ghiaccio"!
 

lupin3

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Credo che abbiano rispolverato qualche testo di estimo che avevano utilizzato all'universita', con la furbata di utilizzare, tra i due metodi possibili, quello piu' complicato (procedimento indiretto o analitico), invece di quello piu' semplice (procedimento diretto o sintetico) utilizzato dal documento del Formez e da tutti gli altri comuni d'Italia, per avere la liberta' di "taroccare" un maggior numero di parametri, al fine di ottenere il valore piu' alto possibile del valore venale, giustificandone le scelte in modo per altro piuttosto discutibile. In un mio precedente post avevo allegato il documento che ripropongo qui, ed avevo evidenziato che il parametro principale che hanno "taroccato" e' l'indice di edificabilita' che e' stato assunto pari a 1 invece di un valore decimale (tipicamente non superiore a 0,8) facendo finta che non esistano parcheggi scoperti, giardini, marciapiedi ed altre porzioni di terreno non edificato ad uso a volte pubblico.
In questo modo, sono riusciti ad evitare di dover applicare la percentuale di incidenza del suolo (che e', invece, utilizzata con il procedimento diretto o sintetico) in modo da eludere il vincolo massimo del 20% imposto dal DPR 380/2001. Che FURBI!
Giusto per chiarezza, @boccio , nei costi di costruzione da detrarre occorre anche considerare il "Profitto" del Costruttore che, ovviamente, nel calcolo della Deliberazione 40/2016 e' stato sottovalutato poiche' sappiamo tutti che le Imprese costruttrici, non considerando i vincoli della convenzione, hanno sempre mascherato il loro profitto, in sede di prima cessione, tramite i trucchi piu' variegati (commissione dell'Agenzia immobiliare che, in pratica, era il reparto commerciale della stessa Impresa, Interessi passivi gonfiati su somme mai erogate dalla Banca finanziatrice, costo per migliorie "fittizie" senza le quali l'alloggio sarebbe stato inabitabile, prezzi massimi nascosti con la complicita' dei Funzionari pro tempore del Comune di Roma e via dicendo, dato che la fantasia Italiana ha dato il meglio nell'escogitare i meccanismi piu' creativi per incementare il guadagno anche nella prima compravendita).
@Santi60 più ti leggo e più mi sale il ''veleno'' verso gli incompetenti che girano nel comune di Roma..... tutti a casa a calci in quel posto li manderei..... sono vergognosi
 
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PeppeC.

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L'ottica sarebbe proprio quella di evitare a chi ha pagato gia' a prezzo di mercato l'ulteriore "truffa" di pagare anche al Comune di Roma un "premio" per aver creato tutto il problema. Sarebbe poi un onere del Comune di Roma andare a recuperare i soldi cercando nel passato chi abbia effettivamente speculato, salvo il caso di "nulla osta" o "chiarimenti" emmessi nel qual caso, come si dice dalle mie parti, "il credito potrebbe scriverlo sul ghiaccio"!
Salve a tutti sono un nuovo iscritto ma vi seguo dal primo giorno. Sono nella stessa vostra situazione, in questo casino indescrivibile che hanno creato e che vede implicata tanta gente. Complimenti per tutte le notizie/novità che riportare su questo forum. Sono dello stesso parere di Santi60, cioè chi ha pagato gia' a prezzo di mercato dovrebbe essere esente dal pagare questo altro importo per affrancarsi. Sarebbe poi un problema del Comune di Roma andare a recuperare i soldi cercando nel passato chi abbia effettivamente speculato
 

PeppeC.

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Ho comprato casa nel 2008 a 220.000,00 senza che nel mio atto di compravendita sia menzionato ne nulla osta ne conversazione ora il Comune di dice di venderla a circa 70.000,00 a stiamo scherzando. Sono stato trasferito per motivi di lavoro e ora se non vendo questa di casa non ho la disponibilità di comprarne una nuova, con tutte le conseguenze di stare in affitto in una nuova casa e di tenere ferma la casa di Roma con tutte le tasse da pagare è tutto il resto. Una cosa assurda quello che hanno creato, e ora vogliono anche altro denaro? Senza parole
 

Santi60

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@MissRossella sulla base delle tua osservazione, che condivido, ho modificato il documento inserendo "salvo il caso di presenza di “nulla osta” o “chiarimenti” emessi dal comune per le relative compravendite, dato che, in questo caso, l’ovvia responsabilità sarebbe dei Funzionari del comune di Roma (che dovrebbero rispondere di persona per “danno erariale” avendo rilasciato documenti dal contenuto contrario alle Leggi vigenti in materia) e dei Notai (che non hanno effettuato le dovute verifiche, avallando atti di compravendita viziati da nullità per quanto riguarda il corrispettivo della compravendita). In tali casi la presenza di “nulla osta” o “chiarimenti” emessi dal comune dovrebbe avere la conseguenza di un’“Affrancazione” automatica senza corrispettivo dato che, implicitamente asserita dallo stesso Comune di Roma".
Hi commenti a riguardo?
Condivido una nuova versione modificata per chiarire meglio il concetto dell'esenzione dal pagamento in caso di "nulla osta" o simili "chiarimenti" emessi dal Comune di Roma.
Purtrpppo avevo condiviso il documento iniziale senza rileggerlo e senza le dovute riflessioni che mi ripromettevo di fare durante il fine settimana (la fretta e' sempre cattiva consigliera!)
 

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  • Richiesta Parere al Comune di Roma condiviso v05.zip
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Santi60

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Ho comprato casa nel 2008 a 220.000,00 senza che nel mio atto di compravendita sia menzionato ne nulla osta ne conversazione ora il Comune di dice di venderla a circa 70.000,00 a stiamo scherzando. Sono stato trasferito per motivi di lavoro e ora se non vendo questa di casa non ho la disponibilità di comprarne una nuova, con tutte le conseguenze di stare in affitto in una nuova casa e di tenere ferma la casa di Roma con tutte le tasse da pagare è tutto il resto. Una cosa assurda quello che hanno creato, e ora vogliono anche altro denaro? Senza parole
Per inciso le tasse le vogliono pagate sulla base delle rendite catastali di categoria A/2 invece di A/3 (abitazioni economiche) come sarebbe piu' corretto dato che sono frutto di un intervento di Edilizia "Economica" e "Popolare".
 

MissRossella

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Privato Cittadino
@Santi60 non ci sono solo "pareri" e "nulla osta", c'è anche una lettera del Comune di Roma al Notariato protocollata,datata e firmata, quello che dice in sostanza è questo: smettetela di chiedere "nulla osta" perchè il vincolo del prezzo ha una durata di 5 anni, trascorsi i quali potete vendere a prezzo libero. Se ne deduce che NESSUN cittadino ha colpa, neanche quelli che non avevano il "parere" o "nulla osta".La colpa è solo del Comune che non può certo chiedere differenze tra prezzo imposto e prezzo libero nè tantomeno applicare sanzioni per danno erariale (ci mancherebbe). L'unica cosa che può e dovrebbe fare il Comune è chiedere ai venditori di pagare l'affrancamento con un atto retrodatato "ora per allora" (è una formula giuridica che si utilizza proprio quando è la stessa Amministrazione ad aver sbagliato), in poche parole applicherebbe la legge ora in virtù del fatto che non ha permesso la sua applicazione in passato,
 
U

Utente Cancellato 67606

Ospite
@Santi60 non ci sono solo "pareri" e "nulla osta", c'è anche una lettera del Comune di Roma al Notariato protocollata,datata e firmata, quello che dice in sostanza è questo: smettetela di chiedere "nulla osta" perchè il vincolo del prezzo ha una durata di 5 anni, trascorsi i quali potete vendere a prezzo libero.
Ma si riesce a trovare questa famosa lettera? Tutti ne parlano ma in concreto nessuno ce l'ha...
 

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