E allora aspetta ; se si fa vivo con una richiesta tramite legale, ci penserai.
La situazione va avanti da tanto, e i dubbi sono molti; certo il vicino dovrà tirar fuori dei soldi…
Francesca, io ho acquisito la mia porzione il 20 luglio 2020.
L'altra porzione è stata venduta con atto del 20 luglio 2021, il 25 luglio dello stesso anno mi è arrivata una Pec data 19 luglio al mio indirizzo mail (quindi immagino senza alcun valore legale e non dall'attuale proprietario), in cui l'ex proprietà mi chiede sostanzialmente la servitù del pozzo in quanto ci viene imputato di "impedire l'accesso e l'utilizzo del pozzo ubicato all'interno della mia proprietà, a servizio comune col bene del mio assistito in virtù dell'atto di acquisto su indicato". Addirittura ci accusano di aver sostituito l'impianto in totale illegittima autonomia, in virtù di un "asserito diritto esclusivo sul medesimo manufatto". La missiva continua così:
"Sono dunque a contestarvi l'arbitrarietà degli assunti e delle condotte poste in essere, ricordandovi che l'acquisto del bene è avvenuto nello stato di fatto e di diritto allora esistente, con tutte le servitù attive e passive; sottolineo che il carattere visibile e manifesto dell'opera di cui si compone il diritto in questione, per rimarcare come ogni Vs pretesa contraria risulti infondata. Quanto sopra con riferimento alle conseguenze pregiudizievoli già arrecate per Vs fatto e colpa alla trattativa in essere tra il mio cliente e terzi promissari acquirenti dell'altra unità di cui si compone il compendio immobiliare, di cui sarete chiamati all'integrale risarcimento presso sede competente. Il cliente ribadisce la disponibilità ad un confronto che favorisca l'utilizzo del passo col minor aggravio in termini di disturbo e resta in attesa di Vs riscontro."
Mi pare un tentativo maldestro di recuperare da una frittata ormai fatta...