scusate, ma cosa volete che il cliente cerchi, da un intermediario?
in prima battuta che abbia in portafoglio la casa che sta cercando; se non ce l'ha il resto è irrilevante.
Il che spiega il motivo per cui è stato un errore negli anni promuovere tutto, e alimentare in generale una bolla che non si è mai sgonfiata, ancora oggi.
Era quello che si diceva qualche anno fa, quando non si percepiva ancora la morìa di agenti che ci sarebbe stata e non si capiva che sarebbero stati loro i primi a pagare. Oggi infatti semplicemente non hanno in portafoglio ciò che la gente cerca. E infatti chiudono o passano la palla a qualche sbarbatino.
tutto il resto (controlli, condotta deontologica, capacità di far incontrare domanda e offerta, disponibilità a seguirlo anche dopo la "firma") avranno priorità diverse a seconda del cliente e delle sue esperienze precedenti: nessuna però credo possa scavallare per importanza la prima condizione.
No.
Il motivo della totale sfiducia della clientela sta invece proprio in questo.
Il cliente si rivolge all'agenzia proprio perchè fa affidamento sul fatto che i controlli siano stati fatti, il venditore non sia in bancarotta, non gli venga rifilata la casa già all'asta...cose così.
Quando scopre che invece è proprio così, che il mediatore non è tenuto a un bel nulla, non ha responsabilità di ciò vende ed è per di più tutelato da numerose clausole che ne garantiscono il compenso inizia a capire. L'intermediario diventa non di rado una grana in più, ci devi mettere l'avvocato per levartelo di torno. Se sei incappato in uno stesso immobile con due agenzie poi sono dolori.
Oggi si sta solo verificando quello che era prevedibile: le norme nulla possono contro il mercato, che queste cose le ha capite e le sa.
Se ci aggiungi l'armata brancaleone che ha abilmente sfruttato le leggi sulla mediazione per stare in piedi sostanzialmente per rastrellare pollame capisci bene che oggi non c'è da stupirsi del perchè le agenzie abbiano perso clienti. C'è da meravigliarsi del come abbiano potuto stare in piedi così a lungo, senza l'abc della competitività che è l'unica cosa che permetterà ai superstiti di andare avanti.
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