Ma certo che i proprietari sono una ricchezza, nè io credo che vadano penalizzati. E' un bene che da noi la proprietà non sia in mano a grosse banche, come dici tu, ma frammentata. Altrimenti certo saremmo finiti come in America. Quello che sto dicendo è che c'è un limite alla speculazione, anche da parte dei singoli proprietari, altrimenti si bloccano le giovani generazioni che tipicamente si accostano alla ricerca di un immobile e questo non è accettabile, non è politicamente accettabile. Io non parlo di una redistribuzione comunista della proprietà nè di prezzi stracciati. Qui si tratta di porre un tetto ragionevole a un guadagno spropositato.
Soprattutto c'è un problema di incontro di domanda e offerta che sta modificando la demografia delle nostre città. Sinceramente se fossi un politico o uno statista io mi preoccuperei di questo.
Porre il problema in tal modo e' costruttivo puo' apre una proficua riflessione tra i proprietari di case che ,da sempre, sono attenti alla crescita e al benessere del paese ( anche nel loro interesse ovviamente
) Il vero problema e' la crescita economica senza la quale nn si crea ricchezza x nessuno.
Sentire alcuni dire: "le case debbono crollare in modo indiscrimato x risolvere i problemi del paese" fa solo sorridere
( magari x risolvere il suo/ suoi problemi che nn avendo comprato al momento giusto vorrebbero ribaltare la realta' x coprire gli errori).Queste persone ( appena comprato) griderebbero ai 4 venti la necessita del rialzo imm giustificandolo con grafici articoli etc etc il ritorno dei prezzi al max storico
...naturalmente i proprietari nn sono fessi ne nati ieri ,siamo gente con palle pesanti e pelose che ben conoscono la vita ,il mondo e i furbetti di ieri e oggi
Aperti ai discorsi seri ma mai alla demagogia che fa il male del paese e vogliamo al nostro fianco gli amici AI nostri validi collaboratori!( la loro ripresa e' la nostra)