Ma certo che i proprietari sono una ricchezza, nè io credo che vadano penalizzati. E' un bene che da noi la proprietà non sia in mano a grosse banche, come dici tu, ma frammentata. Altrimenti certo saremmo finiti come in America. Quello che sto dicendo è che c'è un limite alla speculazione, anche da parte dei singoli proprietari, altrimenti si bloccano le giovani generazioni che tipicamente si accostano alla ricerca di un immobile e questo non è accettabile, non è politicamente accettabile. Io non parlo di una redistribuzione comunista della proprietà nè di prezzi stracciati. Qui si tratta di porre un tetto ragionevole a un guadagno spropositato.
Soprattutto c'è un problema di incontro di domanda e offerta che sta modificando la demografia delle nostre città. Sinceramente se fossi un politico o uno statista io mi preoccuperei di questo.