Mi spiace si stia interpretando tutto in malo modo, cercheró di fare un pó di chiarezza perché leggo che ce n'é bisogno.
Io sostengo che in questo mestiere bisognerebbe pensare ad avere una preparazione maggiore, fatta di basi superiori, di studi superiori a quelli richiestici oggi, con beneficio per il cittadino, per il singolo che ne avrá dei vantaggi come é giusto che sia, e per la categoria ed il proprio futuro minato oggi dall'inutilità, che verrá vista diversamente da come viene vista oggi.
Lo strumento del contratto é potente, e messo in mano agli sciacalli arreca danno alla società, e la nostra categoria professionale ne é tutt'altro che esente. Un esempio? Ci sono agenzie che vivono di 4-5 proposte d'acquisto l'anno per le quali sanno giá che il proponente non potrá avere un mutuo ma non inseriscono di proposito una condizione sospensiva per far maturare il loro diritto alla provvigione...e non mi si puó dire che é fesso il cliente che firma altrimenti stiamo ammettendo che un cliente dovrebbe entrare in agenzia accompagnato dal proprio avvocato, cioè sarebbe il nostro fallimento! A me questo fa vomitare @
Limpida, non altro.
Il mio é un invito a mettere da parte l'individualismo, per crescere e non estinguerci. Parlando di individualismo, a @
Alessandro Tobia che crede che io predichi bene e razzoli male, che io cioé parli di collettività ma poi sarei un individualista (é questa la tua accusa fra le righe, ed il tuo applauso da prevenuto) sappi che io non ho una laurea, quindi vado contro i miei interessi in favore chi invece ce l'ha, a conferma del fatto che non sono mosso da individualismo ma da soggettive considerazioni, e che non voglio ledere nessuno tantomeno buttare fuori qualcuno, me compreso. Il fatto che io sappia scrivere un contratto significa solo che mi sforzo di rispecchiare la definizione di mediatore..sforzo che mi auguro si estenda a tutti i colleghi giudiziosi che capiscano cioé il vero intento del sondaggio.
Il fatto di dare qualcosa in piú a chi ha studiato di piú invece, oggetto di ulteriore fraintendimento, é quanto é alla base di ogni posizione lavorativa, sarebbe ingiusto il contrario. Per di piú, in merito a quanto ho scritto nel sondaggio, per maggiori responsabilità ma anche privilegi si intende il compimento di operazioni economicamente molto rilevanti ad opera di mediatori della sezione A, o da quelli con la sezione B con l'ausilio certificato e la supervisione di un mediatore della sezione A, quindi in pratica, piú lavoro per i piú competenti, piú qualità e piú garanzie per il cittadino, ossia maggiore equità e conseguentemente longevitá sociale del mediatore. Sono considerazioni personali, si puó essere d'accordo o meno, non c'é da rigirare le cose né da interpretarle nel peggiore dei modi. Infine rispondo a @
Bruno69 dicendo che sono pienamente d'accordo, ci possono essere persone non titolate che danno in testa a persone titolate, succede nemmeno infrequentemente, ma l'ho giá detto, se é vero, ed é verissimo, che una laurea non fa un professionista, statisticamente un diploma lo fa ancora meno, quindi puntare all'istruzione suoperiore non puó far male, ma ci servirebbe anche per fare un pó di selezione da domani in poi invece di accogliere ANCHE gli sciacalli. Se non crediamo nemmeno a questo allora domani andiamo tutti a fare praticantato di fianco ad un chirurgo e tra 6 mesi inziamo ad operare la gente...tanto gli studi non servono a niente perché l'esperienza colma ogni lacuna.
Si puó essere d'accordo o non d'accordo con l'innalzamento dell'istruzione minima, ma non portiamo il discorso all'assurditá perché questo lavoro perde di significato, e l'intento l'hanno capito ad ora solo slucidi, giorgino e Ponz.