O
Oris
Ospite
Beh, al riflessione è condivisibile nei luoghi (comuni) e innegabile in alcuni dei fatti denunciati.
Però, si potrebbe proporre come chiave di lettura che le associazioni di categoria sono sia colpevoli che facili capri espiatori: io pago la quota e tu devi lavorare per me.
Sbagliato, questo lo puoi rinfacciare a parte del cn o da chi prende sitpendi o gettoni, forse, ma non a tutto quel movimento che invece è fatto di gente che perder tempo gratis in nome della categoria, quindi, per evitare figure cacine, dal facile impatto e appoggio di massa quanto superficiali, eviterei.
Che poi ci sia chi lo faccia con fini personali, ci può stare visto il popolo al quale apparteniamo, fatto di furbi e di "più bravi" degli altri, ma questo non è probatorio dell'inutilità dell'azione.
(mi fate diventare come Samuele )
Quando sento i voli pindarici di molti di noi proposte come la panacea di tutti i mali (spesso utopiche e irrealizzabili nel concreto), salvo poi non fare NULL'ALTRO che lamentarsi mi viene, perdonatemi, di tenerne poco conto, le prendo tutt'al più come sfogo, lecito, di una situazione frustrante come è la nostra, da tempo.
Anche l'alibi, "io ero iscritto e oggi non lo sono più perchè...", fa ridere, come se non iscrivendosi cambiasse le cose
Se l'azione è insufficente si lavora per renderla sufficiente, altrimenti ci si arrende e se lo si fa, o ci si mette da esterni a fare proposizione e azione di acategoria in altri modi (sicuramente meno efficaci vista la mancanza di rappresentatività) o altrimenti si rischia di finire nel "brodone" dei lamentosi da bar del "si stava meglio quando si stava peggio".
Sinceramente, io non so dire se FIAIP (parlo di ciò che vivo) sia utile o meno, se devo analizzare l'elefantiaca lentezza con la quale si devono fare le cose mi sgomento... e forse un giorno sarò tra quelli che si lamentano, ma SOLO dopo averci provato con il massimo impegno in prima persona.
Ma questo non mi impedisce di pensare, logicamente, che lavorare associati a un qualsiasi sindacato sia l'unica azione possibilmente efficace per arrivare da qualche parte, altre NOn ve ne sono, se per questo qualcuno si sente in diritto di dire che sono un illuso, mi va bene, ma altro non concedo.
Però, si potrebbe proporre come chiave di lettura che le associazioni di categoria sono sia colpevoli che facili capri espiatori: io pago la quota e tu devi lavorare per me.
Sbagliato, questo lo puoi rinfacciare a parte del cn o da chi prende sitpendi o gettoni, forse, ma non a tutto quel movimento che invece è fatto di gente che perder tempo gratis in nome della categoria, quindi, per evitare figure cacine, dal facile impatto e appoggio di massa quanto superficiali, eviterei.
Che poi ci sia chi lo faccia con fini personali, ci può stare visto il popolo al quale apparteniamo, fatto di furbi e di "più bravi" degli altri, ma questo non è probatorio dell'inutilità dell'azione.
(mi fate diventare come Samuele )
Quando sento i voli pindarici di molti di noi proposte come la panacea di tutti i mali (spesso utopiche e irrealizzabili nel concreto), salvo poi non fare NULL'ALTRO che lamentarsi mi viene, perdonatemi, di tenerne poco conto, le prendo tutt'al più come sfogo, lecito, di una situazione frustrante come è la nostra, da tempo.
Anche l'alibi, "io ero iscritto e oggi non lo sono più perchè...", fa ridere, come se non iscrivendosi cambiasse le cose
Se l'azione è insufficente si lavora per renderla sufficiente, altrimenti ci si arrende e se lo si fa, o ci si mette da esterni a fare proposizione e azione di acategoria in altri modi (sicuramente meno efficaci vista la mancanza di rappresentatività) o altrimenti si rischia di finire nel "brodone" dei lamentosi da bar del "si stava meglio quando si stava peggio".
Sinceramente, io non so dire se FIAIP (parlo di ciò che vivo) sia utile o meno, se devo analizzare l'elefantiaca lentezza con la quale si devono fare le cose mi sgomento... e forse un giorno sarò tra quelli che si lamentano, ma SOLO dopo averci provato con il massimo impegno in prima persona.
Ma questo non mi impedisce di pensare, logicamente, che lavorare associati a un qualsiasi sindacato sia l'unica azione possibilmente efficace per arrivare da qualche parte, altre NOn ve ne sono, se per questo qualcuno si sente in diritto di dire che sono un illuso, mi va bene, ma altro non concedo.