La montagna e il topolino
Valerio Angeletti, presidente Fimaa Italia | Italia | Fimaa
Quello che è successo in questi ultimi mesi nel comparto della mediazione in genere ed in particolare in quella immobiliare è un tipico esempio di superficialità, caratteristica che a volte esprimono i nostri legislatori.
Ma facciamo una breve sintesi: la Direttiva Bolkestein ha imposto agli Stati Europei di non porre limiti ai lavoratori transfrontalieri che vogliano temporaneamente svolgere i propri servizi in altro Stato. Contemporaneamente invita gli Stati Membri ad implementare la qualità dei servizi per una maggiore tutela e soddisfazione dei Consumatori, escludendo le categorie obbligate alla tenuta di particolari registri.
Con tali premesse il Legislatore italiano, non soddisfatto della “felice” esperienza avuta con la liberalizzazione delle iscrizioni all’Albo dei Mediatori Creditizi, passati da poche migliaia a circa 200 mila, sventolando lo stesso vessillo, ha presentato in Parlamento, alle Associazioni e, quindi, al Mercato un’ipotesi di modifica legislativa che, unitamente all’abrogazione del Ruolo, avrebbe squassato tutta la struttura della Legge 39/89 e seguenti, Legge che viene riconosciuta in Europa come un esempio da imitare per come tratta le problematiche della mediazione.
Il Legislatore però non ha tenuto conto che il mediatore che operi correttamente, oltre ad avere una serie di responsabilità professionali che deve garantire al Consumatore, in questi ultimi anni è stato investito di incombenze di interesse pubblico in tema di lotta all’evasione fiscale, controllo dell’antiriciclaggio e dell’antiterrorismo. Un percorso validato questo che distruggeva l’esistente, senza fornire efficaci alternative.
L’attività svolta dalla Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari - FIMAA è stata finalizzata, in questi mesi, a spiegare ai rappresentanti del Governo ed all’opinione pubblica l’incongruenza e l’inutilità di tali modifiche. Non era questo il metodo corretto per modernizzare un’attività ad elevati contenuti professionali e per proiettarla, sempre più, in un contesto internazionale.
In questo senso, l’impegno e le sollecitazioni da parte della Federazione hanno creato attenzione e consapevolezza nei rappresentanti poli tici di Camera e Senato tanto che, le Commissioni riunite, Giustizia (II Comm.), Attività Produttive (X Comm.) e Politiche Comunitarie (XIV Comm.) si sono espresse a favore dello stralcio dell’art. 73 che riguardava il settore della mediazione e, solo in subordine, hanno raccomandato che le modifiche non fossero tali da stravolgere la Legge 39/89.
Alla fine, per non dover fare un evidente passo indietro e considerando che il Ministero si è dimostrato indifferente alle indicazioni del Parlamento, la montagna ha partorito un topolino: è stato sostituito “solamente” il Ruolo con due diversi elenchi e cioè il Registro delle Imprese ed il REA, tanto per semplificare!!!
Per fortuna, per il resto, tutto è rimasto uguale, con un solo evidente grave danno per il Mercato e per i Consumatori. Certamente sarà pi&ugrav e; difficile distinguere un operatore che garantisce la propria attività da altri che si presentano abusivamente e con intenti truffaldini. Pertanto non si modificano le caratteristiche per l’accesso alla professione, né tutte le altre forme di tutela della Legge stessa.
Occorrerà ora con i Decreti attuativi rendere fluido il passaggio amministrativo al Registro Imprese ed al REA, chiarendo ogni possibile dubbio interpretativo per evitare successivi ricorsi e sentenze e per ricucire le connessioni con le altre norme che si riferiscono alla Legge 39/89, quali la Borsa Merci Telematica, l’iscrizione come CTU presso i Tribunali e così via.
Se da un lato la Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari si potr ebbe ritenere soddisfatta poiché non si è stravolta la Legge, dall’altro è amareggiata perché si è persa un’occasione importante per migliorarne i contenuti e, allo stesso tempo, viene a mancare il riconoscimento professionale dei nostri operatori.
Nella certezza che ci sia ancora moltissimo da fare nel percorso formativo degli operatori, nella garanzia dei Consumatori e nella trasparenza e vigilanza del Mercato FIMAA sarà propositiva per elaborare, di concerto con i soggetti interessati, una serie di proposte per incidere nel reale interesse della Categoria e del Mercato, che ora attendono da noi delle risposte concrete ed innovative.