Luna_

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Ho corretto prima della tua risposta qualcosa proprio per questo cavolo di correttore automatico adesso ho riletto mi sembra non manca nulla:shock:
 

Bastimento

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Se fosse stata istituita SOLO LEI e Diseredata B. (cosa succederebbe? a cosa ti riferivi?)
però paradossalmente M succede per rappresentazione a B quindi......(quindi? presumo la risposta stia nella frase seguente...)
In caso di successione legittima la rappresentazione si ha tutte le volte che ci siano figli o fratelli che non vogliono o non possono accettare come giustamente il c.c (sancisce) salvo la trasmissione.(...? di cosa?)
Solo in caso di successione testamentaria il primo chiamato potrebbe (non manca un verbo?) un soggetto diverso, facendo venire meno quanto previsto dal 467.

:innocente: :^^:
 

Antonio953

Membro Attivo
Privato Cittadino
@Bastimento , promosso già solo per l'impegno e l'operato, ho letto e riletto i tuoi ultimi interventi, e concordo con ciò che scrivi , riporto le tue domande:-
Il dilemma quindi starebbe nel porsi 2 domande:

1) M come discendente di nipote ex fratre può subentrare come rappresentante di D , considerando che D è stato istituito in esclusione nel testamento?

2) Se D non fosse stato escluso dal testamento e fosse invece premorto, che diritti avrebbe avuto M?

Notare che M è su una linea generazionale più distante rispetto a F e G: ha rilevanza?

Alla prima non sono in grado di rispondere perchè non competente, tant'è che sono qui a chiedere lumi.

Alla seconda porto esempio di un caso simile di eredità di un cugino in seconda. di mia moglie. che non aveva eredi e non ha lasciato nulla di scritto. Per la sucessione si è dovuto risalire ai genitori padre e madre (premorti) per andare lateralmente ai fratelli dei medesimi, anch'essi premorti e per proseguire verso i loro discendenti, pertanto i cugini primi, compresi A, B, e C di questo testamento in cui noi discutiamo. Il geom. che ha stilato la sucessione ha proseguito all'infinito verso tutti (17 persone, tra cui gente in Argentina e altrove in Italia, è durata due anni la ricerca), ma portando quest'ultima fronte ad un notaio per la vendita dell'immobile del de cuius, ha sancito che doveva fermarsi prima, cioè non doveva proseguire ai figli dei cugini premorti, diverso per figli dei cugini B e C del nostro testamento in esame che sono mancate in quei due anni pertanto D, F e G sono andati ad ereditare la quota delle proprie madri, sono comunque andati a erditare tutti i 17 perchè molti avevano affrontato della spese per firmare le procure.

Detto da @Luna_ :- Antonio hai citato la sentenza giusta ma il passo sbagliato.
scusa qual'è il passo sbagliato? Abbi pazienza, la mia incopentenza in materia mi porta a fare errori grossolani :disappunto:
 

Luna_

Membro Senior
Professionista
Come hai capito non sono tanto interessato alla risposta quanto invece alla logica che la giustifica. Che sia una tematica controversa lo dimostrano gli esiti opposti dei tre gradi di giudizio, che rendono scivolosa la conclusione.

Che sia potenzialmente chiamata D in rappresentazione di B è scontato.
Che sia chiamata M in rappresentazione dell' esclusa D, può essere corretto.

Ma se ho capito bene (forse sbaglio?), se D fosse stata citata (istituita erede) nel testamento, invece che esclusa, M non avrebbe avuto titolo per subentrare come rappresentante, nel caso D non avesse potuto accettare .....:shock:
Se fosse stata istituita SOLO LEI (D) e Diseredata B non avrebbe avuto titolo M.
però paradossalmente M succede per rappresentazione a B quindi...tamquam non esset


A me sembra siamo di fronte ad un paradosso


@Bastimento Allarga la citazione
In caso di successione legittima la rappresentazione si ha tutte le volte che ci siano figli o fratelli che non vogliono o non possono accettare come giustamente il c.c ALL'ART 467C.C. salvo la trasmissione.
Solo in caso di successione testamentaria il primo chiamato potrebbe ESSERE un soggetto diverso, facendo venire meno quanto previsto dal 467,OSSIA LA RAPPRESENTAZIONE

Spero sia più chiaro.
 

Luna_

Membro Senior
Professionista
@Bastimento , promosso già solo per l'impegno e l'operato, ho letto e riletto i tuoi ultimi interventi, e concordo con ciò che scrivi , riporto le tue domande:-
Il dilemma quindi starebbe nel porsi 2 domande:

1) M come discendente di nipote ex fratre può subentrare come rappresentante di D , considerando che D è stato istituito in esclusione nel testamento?
Nel testamento non ci sono istituzioni in esclusione, ma una diseredazione. Se, ripeto, il primo chiamato fosse stato il nipote (Che in successione testamentaria può accadere) allora non operava la rappresentazione. Però, come ho detto a Bastimento M sarebbe subentrato ugualmente a B

2) Se D non fosse stato escluso dal testamento e fosse invece premorto, che diritti avrebbe avuto M?
Se D premuore si ha sempre rappresentazione perché siamo nel caso in cui Non Può Accettare ex 467 c.c.

Notare che M è su una linea generazionale più distante rispetto a F e G: ha rilevanza?
In questo caso No

Alla prima non sono in grado di rispondere perchè non competente, tant'è che sono qui a chiedere lumi.

Alla seconda porto esempio di un caso simile di eredità di un cugino in seconda. di mia moglie. che non aveva eredi e non ha lasciato nulla di scritto. Per la sucessione si è dovuto risalire ai genitori padre e madre (premorti) per andare lateralmente ai fratelli dei medesimi, anch'essi premorti e per proseguire verso i loro discendenti, pertanto i cugini primi, compresi A, B, e C di questo testamento in cui noi discutiamo. Il geom. che ha stilato la sucessione ha proseguito all'infinito verso tutti (17 persone, tra cui gente in Argentina e altrove in Italia, è durata due anni la ricerca), ma portando quest'ultima fronte ad un notaio per la vendita dell'immobile del de cuius, ha sancito che doveva fermarsi prima, cioè non doveva proseguire ai figli dei cugini premorti, diverso per figli dei cugini B e C del nostro testamento in esame che sono mancate in quei due anni pertanto D, F e G sono andati ad ereditare la quota delle proprie madri, sono comunque andati a erditare tutti i 17 perchè molti avevano affrontato della spese per firmare le procure.
Certo, il parente più prossimo esclude il successivo! Perché da un geometra e non direttamente da chi di competenza?(Notaio)

Detto da @Luna_ :- Antonio hai citato la sentenza giusta ma il passo sbagliato.
scusa qual'è il passo sbagliato? Abbi pazienza, la mia incopentenza in materia mi porta a fare errori grossolani :disappunto:
Figli naturali figli legittimi. Quello che a te interessava è questo: La rappresentazione è esclusa quando sono i NIPOTI EX FRATRE ad essere istituiti. in questo testamento nessuno viene istituito ma si limita a dire chi NON DEVE SUCCEDERE

Clicca Allarga citazione per le risposte
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
ha proseguito all'infinito verso tutti (17 persone, tra cui gente in Argentina e altrove in Italia, è durata due anni la ricerca), ma portando quest'ultima fronte ad un notaio per la vendita dell'immobile del de cuius, ha sancito che doveva fermarsi prima, cioè non doveva proseguire ai figli dei cugini premorti,
Questo lo avevo segnalato già in un precedente port: quando si segue una via laterale, ereditano solo i cugini più vicini in grado (e di pari grado): per questo facevo osservare che M ed L sono comunque più distanti, e mi chiedevo se questo poteva incidere.
p.s.: ho visto che anche Luna te lo ha confermato.

salvo la trasmissione.
Cosa significa invece questo "salvo la trasmissione?
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Scusa Luna se faccio il pignolo: ma questa storia è talmente delicata, che anche il minimo dettaglio può cambiare le carte in tavola: per esempio non sembra corretto quanto leggo.

@Luna_: Nel testamento non ci sono istituzioni in esclusione, ma una diseredazione. Se, ripeto, il primo chiamato fosse stato il nipote (Che in successione testamentaria può accadere) allora non operava la rappresentazione. Però, come ho detto a Bastimento, M sarebbe subentrato ugualmente a B
Questa aggiunta in grassetto è corretta?
- Se per testamento fosse stata chiamata la nipote D, M subentrava per rappresentazione?

Sopra mi pare l'avessi appunto escluso.
 

Luna_

Membro Senior
Professionista
Ti porto un altro esempio: Nominati eredi Tizio, fratello e Caio, figlio del fratello. Quindi due soggetti istituiti separatamente.
Se Caio premuore, essendo primo chiamato(insieme al padre,fratello del de cuius) non opera rappresentazione nei confronti dei figli di Caio perché è esclusa la valenza del 467 c.c. e la Cassazione lo conferma. Erede unico, per accrescimento è solo Tizio.
Se Tizio premuore anche i discendenti di Caio possono subentrare a lui per rappresentazione perché per i fratelli il 467 opera all'infinito. ok?
Quindi se B è erede M succede per rappresentazione sua.
Spero stavolta hai compreso. Lo so non è semplice ma non ho più come spiegare....

Il "salvo trasmissione" significa che se l'istituito muore DOPO l'apertura della successione, ma PRIMA di accettare il diritto di accettare si trasmette agli eredi. Quindi, se Tizio muore lasciando erede Caio, che a sua volta aveva nominato erede Pinco Pallo estraneo pur avendo un figlio Sempronio, il diritto di accettare l'eredità non va per rappresentazione a Sempronio ma va in capo a Pinco Pallo, salvo le solite azioni da parte del legittimario pretermesso Sempronio. Questo per dirla breve
 

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