specialist

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Privato Cittadino
La crisi nell'immobiliare non riguarderà PyerSilvio e pochi altri, ma c'è ed è profonda (e forse irreversibile).
Il bello è del tutto soggettivo e si vende solo se piace (altro aspetto soggettivo);)
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
La crisi nell'immobiliare non riguarderà PyerSilvio e pochi altri, ma c'è ed è profonda (e forse irreversibile).
Il bello è del tutto soggettivo e si vende solo se piace (altro aspetto soggettivo);)

Che sia superficiale o profonda la crisi, non bisogna farsi trovare impreparati.

Se al cliente che si rivolge a noi, con indicazioni precise, su prodotto e spesa e gli viene mostrato un prodotto in aderenza a cio' che cerca, se non lo compra meglio mollarlo.

Tornera' lui.
 

andrea b

Membro Assiduo
Privato Cittadino
E bravo Pyer, sono contento per te. Sei riuscito a vendere una Ferrari a uno che poteva permettersela. Ma il mercato dell'auto si regge su altre marche e modelli, con altri prezzi e altri numeri, non di nicchia. Che il bello si venda, mai avuto alcun dubbio. Nell'offerta attuale, però, il bello è più eccezione che regola. Così come il tuo exploit odierno. Ti e vi auguro tutto il bene e le fortune possibili, ma la verità è che non vedo alcun presupposto di ripartenza del vostro settore, per una miriade di motivi. Poi se mi contraddici nei fatti Buon per te.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
E bravo Pyer, sono contento per te. Sei riuscito a vendere una Ferrari a uno che poteva permettersela. Ma il mercato dell'auto si regge su altre marche e modelli, con altri prezzi e altri numeri, non di nicchia. Che il bello si venda, mai avuto alcun dubbio. Nell'offerta attuale, però, il bello è più eccezione che regola. Così come il tuo exploit odierno. Ti e vi auguro tutto il bene e le fortune possibili, ma la verità è che non vedo alcun presupposto di ripartenza del vostro settore, per una miriade di motivi. Poi se mi contraddici nei fatti Buon per te.

Eh Basta con sto pessimismo.

Be happy.

Il mercato non di nicchia lo regge il tradizionale trilocale.

Due camere da letto lo definiscono in altre localita' di Italia.

Se fosse una scarpa sarebbe un numero 42.

La misura che si vende per la maggiore.

Meglio farne scorta.

Di nuovi, di usati, di convenienti, di pregio, indipendenti e o semindependenti.

Col telemarketing, con i morti, con i vivi, reperiti di persona o per corrispondenza, ma disporne per tutte le tasche.

La richiesta c'e'.

Come compra scarpe, la gente compra case, checche' ne pensiate voi.

Detto questo, la ripartenza e' assicurata dalla stabilita' dei prezzi, che ormai, si e' distesa su binari piu certi ed accettabili.

Quelli che insistono a fomentare scenari di crisi, immaginandosi che un trilocale nuovo, possa arrivare a costare centomila euro, auspicando cosi', lo scorrere del sangue, fanno solo terrorismo.
 

andrea b

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Ma io sono happy. Il problema è che sono realista. Vedo tutti i giorni per lavoro "la ripresa", quindi non capisco su quali basi la gente debba riprendere a comprare case come fossero le ultime disponibili. Se andiamo a rotoli non sono certo contento, sarebbe meglio un crollo rapido e una ripartenza, anziché questa agonia. Se i prezzi si abbassano, magari mi convincono ad acquistare la casa dove abito, altrimenti ci sto benissimo in affitto. Per ora ho a disposizione due alternative che mi vanno bene entrambe, quindi posso valutare la migliore e agire. Non sono costretto a una o l'altra, fortunatamente. Quello che però non capisco sono le basi di tutto questo ottimismo, tuo e di tante altre persone, qui e nel mondo reale. Se me le spieghi mi fai un favore, seriamente. A me sembrano solo emotive, irrazionali.
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Quello che però non capisco sono le basi di tutto questo ottimismo, tuo e di tante altre persone, qui e nel mondo reale. Se me le spieghi mi fai un favore, seriamente. A me sembrano solo emotive, irrazionali.
Fa parte del gioco delle parti, come quando i nostri cari politici sostengono che va sempre tutto bene e siamo un grande Paese, o come quando gli allenatori e i giocatori recitano la solita manfrina che la squadra è sempre a posto e che stanno da Dio dove sono.;):D
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Ma io sono happy. Il problema è che sono realista. Vedo tutti i giorni per lavoro "la ripresa", quindi non capisco su quali basi la gente debba riprendere a comprare case come fossero le ultime disponibili. Se andiamo a rotoli non sono certo contento, sarebbe meglio un crollo rapido e una ripartenza, anziché questa agonia. Se i prezzi si abbassano, magari mi convincono ad acquistare la casa dove abito, altrimenti ci sto benissimo in affitto. Per ora ho a disposizione due alternative che mi vanno bene entrambe, quindi posso valutare la migliore e agire. Non sono costretto a una o l'altra, fortunatamente. Quello che però non capisco sono le basi di tutto questo ottimismo, tuo e di tante altre persone, qui e nel mondo reale. Se me le spieghi mi fai un favore, seriamente. A me sembrano solo emotive, irrazionali.

Le basi per l'ottimismo sono riscontrabili in ogni bacino di mercato.

Cosi' come la vita va avanti da secoli pure le case continueranno a passare di mano.

Chi muore le lascera' vuote.

Chi sta per invecchiare, cedera' quelle ormai divenute troppo grandi, per prenderne di piu' piccine.

Chi mette su famiglia acquisira' la prima.

Mentre, per chi la desfa e la divide, ne occorreranno due.

Chi migliora e si ingrandisce.
Chi peggiora e si ridimensiona.

Chi va' vicino ai genitori o al lavoro.

Chi si allontana e si trasferisce cambiandola la vita.

Pensare che oscillazioni di prezzo, possano turbare tutto questo movimento, e' come pensare che un qualche ostacolo possa aver la forza di fermare il vento.

Se immaginassimo i passaggi di proprieta' delle case, come fosse lo scorrere del tempo, visto a velocita' accellerata, vedremmo quei vettori che sono gli intermediari, correre come delle formiche operose.
Che portano di qua e di la' le loro provviste.

Ovvio che chi non si da' da fare e chi mai decide restera' fermo.

In ogni tempo, di grasso o di magro, e ad ogni velocita' che guardiamo, lo vedremo sempre immobile.

Chi sta fermo, convinto di stare benissimo cosi'.
Chi resta immobile sempre in attesa degli eventi.
Chi non si muove perche' tanto ne ha due di alternative.

Sono come quelli/e, che all'inizio sono single per scelta o perche' hanno l'imbarazzo della scelta, o che aspettano l'anima gemella.

Vedono passare le occasioni e le sfide, che puntualmente la vita gli lancia, senza mai raccoglierle e mettersi in giuoco.

Cio' non puo' renderli happy.
 
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andrea b

Membro Assiduo
Privato Cittadino
E tu che ne sai? Come fai a giudicarlo? O a decidere il metro per cui uno è o meno felice e soddisfatto?
Riguardo alla prima parte del messaggio, bellissima e a suo modo poetica e ispirata, sfugge un unico, piccolo, quasi insignificante particolare: mancano spesso le possibilità di muoversi. Quindi il vecchietto non può comprarsi il bilocale, perché non riesce a vendere casa sua a nessuno, troppo cara. La famigliola che cresce vorrebbe vendere casa al vecchietto facendo cambio, ma non ci arriva con i soldi e quello piuttosto che svendere, la brucia. La famiglia che si disfa avrà bisogno di due case anziché una, ma non riesce a vendere la sua per dividere i soldi e comunque, passati gli avvocati dal portafogli, non è che resti chissà cosa da spendere. Insomma, qualche granello di sabbia nel tuo perfetto ingranaggio forse ci cade dentro e lo inceppa. O forse sono io che ho i superpoteri e meno sfiga. Chissà. ..
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Diciamo che è una visione di parte ed anche un po' superficiale di quello che succede nella vita reale.
Tutta questa necessità di cambiare casa, con tutte le rogne e seccature che comporta (già solo il trasloco dovrebbe far passare la voglia) proprio non la vedo.
Io ritengo che si debba fare SOLO SE E QUANDO STRETTAMENTE NECESSARIO.
In sostanza, non è in discussione la cessazione delle compravendite immobiliari, ma un sensibile ridimensionamento oltre che essere reale attualmente, era anche auspicabile.
Chi è anziano non è affatto detto che sia disposto a passare da un appartamento spazioso e comodo ad uno più piccolo e scomodo.
Chi mette su famiglia ora come ora è sempre più attento all'acquisto e se compra sceglie già una soluzione adeguata per non cambiare dopo qualche anno.
La metafora degli agenti immobiliari/formichine operose pur suggestiva, non commuove nessuno, perchè diciamoci la verità, se si può fare a meno non è che se ne senta la mancanza.
Infine, non è affatto stabilito che uno debba essere infelice se perde il treno per l'anima gemella, perchè esistono parecchie persone che si sentono molto più contente ed appagate passando da una relazione all'altra.
 
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