Premesso e (per fotuna) che nei rapporti umani ci sono ben altre dinamiche.
Premesso che in italia andare in causa è come andare all'inferno.
Ovviamente se c'è un dovere da parte venditrice, uno in prima battuta chiede, e si fa mettere per iscritto in proposta: lo assolvi questo dovere?
O è assurdo pure questo?
E' così assurdo voler specificare che la casa ha un certo tipo di gravame, e che esso va tolto?
E' così assurdo pensare che se le controparti negano questo dovere uno si fa venire i dubbi?
Cosa dovrebbe fare l'AI virtuoso? secondo me 2 cose: o dire a me "i proprietari ritengono di non dover pagare il diritto di prelazione.", o darmi ragione. Tutte le posticipazioni della serie "queste sono cose che vedono i notai"... Beh sinceramente mi lasciano perplesso.
Non è ragionevole pensare che una trattativa deve partire completa e chiara sin dall'inizio?
Boh vengo dalla luna?
Cercare di restare il più lontano possibile da un contenzioso giudiziario è sempre cosa saggia.
Tuttavia dalle cronache che ci hai riportato, la tua tua proposta è stata in prima istanza rigettata, per il prezzo non ritenuto congruo.
Ciò a significare che il primo, fondamentale requisito del contratto, non ha trovato la fusione dell'accordo tra le parti.
La vera essenza del problema, è che il profilo cliente uguale al tuo, ha il terrore che gli venga fregata la caparra.
Il presupposto di fiducia negli affari, che è un elemento dei più importanti, viene meno e quando ciò avviene, recuperare è un disastro.
Vero è, che attivarsi per il recupero di eventuali crediti e il riconoscimento dei propri diritti, ha sempre una strada di percorrenza molto lunga.
Una semplice caparra di 1000 euro a sostegno della proposta, pone il contratto nella sua efficacia, in attesa di un compromesso ove integrare la caparra confirmatoria, mentre si andrà a sistemare eventuali pendenze e titoli altrui vantati su quel bene.
TUTTI escluso nessuno.
La eventuale firma del venditore a fronte di solo 1000 euro di impegno, avrebbe legato le parti e ti avrebbe posto in una condizione di vantaggio.
A quel punto, si deve andare al rogito e il tuo "lavoro", che è quello di fare l'acquirente, avanzava nella direzione giusta.
Il "lavoro" del venditore è invece quello di far pervenire correttamente il bene oggetto di vendita.
Se questo deve prendere il saldo prezzo perchè mai non dovrebbe farlo...?
La prossima volta fai la proposta col modulo dell'agenzia.
Altri strumenti arzigoggollati, magari se proprio ci tieni, falli preparare dopo la fusione dell'accordo.
Prima di pensare ai problemi e alle prelazioni degli altri, alle prove comprovate che la tua proposta venga sottoposta ad un venditore, bisogna andare d'accordo col prezzo.
Diversamente, come avrai potuto vedere in prima persona, se la tua proposta neanche viene presa in considerazione, che serve scrivere e prevedere pappardelle varie..?
Fatto questo, ovvero raccolta la firma di parte venditrice, il boccino, con pieno titolo, passa a parte acquirente.
Hai capito ora perchè non vogliono firmare con te..?
Troppo pericoloso lasciare il boccino in mano ad uno cavilloso come te.