....e quindi
@sentiero76 ...?
Ti tocca ricominciare daccapo alla ricerca di una nuova casa.
Da quel mediatore non andrai piu', perche' non puoi piu' farlo e quindi mi chiedevo se ti vorrai avvalere ancora di un intermediario.
Se mi consenti, mi piacerebbe pure sapere da quanto tempo sei alla ricerca di casa e quanti tentativi di acquisto, se vi sono stati, che come in questo caso, non hanno trovato la loro efficacia.
Infine a come pensi di approciarti al prossimo tentativo.
Penso che ormai ci avrai messo una pietra sopra su quella casa.
Sai..
Nel passato, mi capito' un caso simile al tuo, ove successe l'impossibile:
Parte acquirente, "il pignolo", insiste per formulare lui stesso la proposta.
Cio', nonostante le mie insistenze a non farlo, esortandolo a piu' riprese, ad utilizzare uno dei ns. Moduli standard, perche' conoscevo bene la psicologia, ma pure la "potenza" economica dei venditori.
Il cliente invece, si avvia a voler fare il mio di lavoro anziche' il suo e si ripresenta con uno strumento di acquisto, cavilloso fino all'osso.
Ripetitivo fino alla nausea, farcito di clausole risolutive e puntualizzazioni assillanti dell'ovvio.
Qua e la', obblighi di dimostrazione di presentazione proposta x l'agenzia x il venditore, con raccomandata a/r, la pec la puc, entro e non oltre tot. Giorni, con pena di nullita', financo a citare l'orario di validita' della proposta:
Alla mezzanotte di 15 giorni dopo.
Dalla sua, il pignolo aveva che offriva un ottimo saldo prezzo, direi imperdibile, in quel momento di mercato.
Condizioni di pagamento certe e provvigioni di mediazione piu' alte della media.
In quel momento, x lo stesso immobile, a parte questo cliente pignolo, ne avevo un altro intreressato e che "ci girava intorno" da un po' per quell'acquisto.
Meno cavilloso, tuttavia assai piu' "lento" nell'acquisto.
Offriva pure meno, sia in ordine di saldo prezzo, che di provvigioni.
Motivi che mi spinsero a dare precedenza al pignolo.
Be, per fartela breve, i venditori non gli risposero neanche.
Fecero scadere i termini della proposta.
Per via delle laute provvigioni concordate con l'acquirente, " non mollai l'osso", lottando x l'accetazione della proposta.
Quindi proroga di efficacia, trattative fiume etc etc..
I venditori preferivano quel secondo cliente.
Rifiutando infine, perfino un incontro, proposto in via formale dal pignolo, che pure si era ormai convinto a rinunciare a diversi dei suoi cavilli prima proposti / imposti.
Per la seconda volta i venditori fecero scadere i termini della proposta, dando la preferenza ad attendere quell'altro cliente.
Quel "cliente lento", che offriva 20k euro in meno e che neppure fino a quel momento, aveva ancora formalizzato la propria offerta.
"Se non formalizza, per il momento non si vende e si trovera' in futuro, un altro cliente.
Ma a questo qui la casa non gliela diamo".
Questa la linea, in via definitiva, del venditore capofamiglia.
Pensa che avevo "in palio" un quindici di mediazione.
Il mese dopo, arrivo' il cliente lento.
Forte del suo (a lui ignorato) gradimento, con naturale eleganza, ottenne concessioni che erano invece state negate "all'ultimo sangue", al pignolo.
Pagandola pure meno.
Mi consolo' il fatto che almeno per tutto quel tempo impiegato, arrivo' conunque il risultato delle mediazioni.
Meno della meta' di quelle maturande per l'acquisto de il pignolo.
Ma sto' pignolo non poteva fare il suo di mestiere, anziche' ostinarsi, a voler fare il mio...?