La visura catastale riporta due sub. I due sub appartengono a “ditte” diverse (bastano quote diverse per i medesimi comproprietari per considerare non uguali le titolarità)
Se questa è la reale attuale situazione, non può oggi farsi una reale fusione catastale.
Concetto giustissimo che io, per quanto possibile cerco di espandere:
1) Tra i vari intestatari c' è rapporto di parentela ? i due appartamenti ( da quanto ho letto si tratta di due appartamenti ) hanno provenienze diverse ?
2) da quando, fisicamente, sono stati riuniti, c'è qualcosa in Comune o meglio in Municipio ?
3) C'è qualche pratica catastale " sepolta " nel senso che non è stata elaborata ?
perché ?
Stando così le cose, se acquisti nella situazione attuale ti troverai a sistemare la situazione prima in comune, non vi sono oneri urbanistici però la pratica non è semplice o priva di incognite, se dichiari lo stato di fatto, ci sono delle sanzioni.
Ti troverai a fare l' aggiornamento catastale, non si può. riunire i due appartamenti, anche con gli stessi intestatari ma in quote diverse
Ti troverai a fare due rogiti, anche se fisicamente riuniti in unico fascicolo : Capo primo e capo secondo; due trascrizioni, due volture, due parcelle.
Al Notaio, sentiti gli anatemi di rito, dovrete dichiarare che la situazione urbanistica e catastale corrisponde allo stato dell' immobile, al limite falso in atto pubblico e invalidità, dell' atto.
Normalmente spetta al venditore ripulire tutte gli inghippi, magari trovate un accordo sulla divisione delle spese.