Vedo che dopo 5 pagine di discussione si continua a cavillare girando intorno al problema, ma fabius 973 fondamentalmente non vuole accettare una cosa importante , allo stato attuale c'è una proposta sola , la sua , la prima, l'unica e quella che legalmente vale, che se viene accettata lo vincola alla vendita, altre disquisizioni lasciano il tempo che trovano e sono inutilmente fuorvianti, tutti i vari riferimenti normativi non calzano al caso in questione.
La proposta è un atto unilaterale che non produce effetti se non quando si formalizza in contratto di acquisto nel momento in cui viene accettata e portata a conoscenza del proponente ( art. 1326, comma 1 C.C. ) , inoltre proposta ed accettazione sono dichiarazioni recettizie ( cioè che devono essere ricevute ) che assumo valore giuridico quando effettivamente conosciute, In virtù di questo il Ministero delle Finanze con circolare n. 63/E del 25/02/2008, obbliga alla registrazione della proposta in quanto contratto esecutivo tra le parti.
La controproposta di cui si parla non ha nessun valore ne potere e non è una controproposta, è solo un modello di proposta di acquisto già firmato, per accorciare i tempi, dal venditore, che non ha nessun valore giuridico, anzi potrebbe tranquillamente essere contestata, ribalto il problema e faccio una domanda :
Un cliente vuole acquistare un immobile, esterna la volontà e le modalità all'Agenti Immobiliari e questi il giorno dopo gli presenta un modello di proposta già redatto e firmato dal venditore, allora... ditemi, oltre che palesemente scorretto secondo voi è legale questo ed avrebbe valore? Non credo... non credo proprio... ecco il principio è identico, la controproposta ( così impropriamente chiamata ) non ha valore , non esiste, e non annulla un bel niente , semplicemente perchè non c'è, non esiste.
A termine di logica e di legge la proposta sarebbe stata annullata se ci fosse stato un legato, una scritta ... una nota che dicesse " va bene ma si cambia questo" con firma, allora si... ci sarebbe stato la chiara manifestazione di un annullamento della proposta ( perchè non accettata ) e una richiesta di trattazione con la conseguente emissione di una nuova proposta unilaterale.
Per lo stesso principio , l'assegno non lo può ritirare, equivarrebbe a recedere dalla proposta, purtroppo per fabius973 come gli ho detto e gli è stato detto, o aspetta la scadenza ( accendendo un cero a qualche Santo ) e scappa via più veloce del vento, oppure se il venditore accetta deve vendere, questo è quello che prevede la legge tutto il resto sono pensieri...