raffa85

Membro Attivo
Agente Immobiliare
sull'assegno no, ma sulla mia prima proposta d'acquisto c'è proprio scritto che quell'assegno (e non un'altro) è consegnato da me come caparra per quella proposta.Se la proposta non è stata accettata lo rivorrei indietro, prima di firmare la nuova proposta.
Quindi cara Silvana, chiedo anche a te di nuovo:

E' un mio diritto o no riavere indietro il primo assegno, prima di accingermi a formulare una nuova proposta, visto che la prima proposta è stat rifiutata dal venditore?Non fare finta di non capire....Devi rispondere si o no.Ho il diritto di riaverlo o no?

la risposta è si

la domanda l' hai chiesto all' agente e si è rifiutato di dartelo? la risposta è dovevi chiamare i carabinieri....
 

gcaval

Membro Attivo
Professionista
da quello che ho capito hai ricevuto copia sia della tua proposta che di quella successiva per cui agenzia corretta al 101%

Ma per favore...
Di quale controproposta parli? Una controproposta deve dire "io PROPRIETARIO ecc. ecc. PROPONGO ecc.ecc.". L'agenzia, invece, in questo caso, ha chiesto di firmare un nuovo modulo con una condizione cambiata rispetto alla prima proposta. L'anomalia è che è già firmata dal proprietario. In più, non c'è nessuna "non accettazione" della prima proposta. E questa, secondo te, è la prassi corretta? O forse l'agenzia vuole tenersi buona ancora la prima per non rischiare di mandare a ramengo tutto? Vuoi vedere che alla fine la colpa è del proponente (anche se non firma la seconda volta)?

Io faccio fatica a vedere della buona fede in questa cosa. E il fatto che altri AI avallino la pratica, be', è insopportabile.

Aggiunto dopo 2 minuti :

PS: se tutto fosse corretto e in buona fede, di cosa stiamo parlando? Fabius73 va in agenzia e si fa ridare l'assegno. Finito. Da come l'ha messa lui, però, mi pare che le cose non stiano così
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Credo che tu possa riaverlo indietro, come che tu possa lasciarlo lì, perchè basterebbe menzionare che lo stesso assegno vale come caparra anche nel caso della nuova proposta: continuo a non vederci nessuna importanza colossale, come quella che sembri vederci tu.

Se per te è così vitale, richiedilo indietro per scritto.

Ma quello che non ho ancora capito veramente è se tu vuoi fare la controproposta o no: secondo me, il vero motivo alla base dei cavilli è questo.

Silvana
 

Fabius973

Membro Junior
Grazie della risposta Silvana.
Io sono sicuro, ed è per questo che vorrei far scadere la rmia proposta piuttosto che andare in agenzia e pretendere la restituzione dell'assegno, che ad una mia richiesta di restituzione dello stesso assegno, l'agenzia mi risponderà che la mia prima proposta non è ancora scaduta e il proprietario potrebbe sempre accettarla all'ultimo (anche allo stato delle cose il proprietario stesso mi ha fatto pervenire tramite l'agenzia la sua "controproposta").
Sarebbe un comportamento scorretto questo da parte loro?
Posso comunque pretendere la restituzione?
 

Sim

Membro Senior
Agente Immobiliare
Il discorso formalmente corretto è quello fatto da "gcaval": è stata fatta una furbata e non c'è nessuna controproposta in piedi. Allora io fossi in te, andrei in agenzia, prendendo per buono il fatto che il proprietario mi abbia fatto una controproposta che io non voglio accettare chiedo la restituzione dell'assegno e di chiudere la trattativa con esito negativo.
A quel punto casca l'asino! Se iniziano a fare problemi allora vuol dire che oltre la furbata vogliono la paraculata! E lì ti devi imporre per te stesso.
 

studiopci

Membro Storico
Vedo che dopo 5 pagine di discussione si continua a cavillare girando intorno al problema, ma fabius 973 fondamentalmente non vuole accettare una cosa importante , allo stato attuale c'è una proposta sola , la sua , la prima, l'unica e quella che legalmente vale, che se viene accettata lo vincola alla vendita, altre disquisizioni lasciano il tempo che trovano e sono inutilmente fuorvianti, tutti i vari riferimenti normativi non calzano al caso in questione.
La proposta è un atto unilaterale che non produce effetti se non quando si formalizza in contratto di acquisto nel momento in cui viene accettata e portata a conoscenza del proponente ( art. 1326, comma 1 C.C. ) , inoltre proposta ed accettazione sono dichiarazioni recettizie ( cioè che devono essere ricevute ) che assumo valore giuridico quando effettivamente conosciute, In virtù di questo il Ministero delle Finanze con circolare n. 63/E del 25/02/2008, obbliga alla registrazione della proposta in quanto contratto esecutivo tra le parti.
La controproposta di cui si parla non ha nessun valore ne potere e non è una controproposta, è solo un modello di proposta di acquisto già firmato, per accorciare i tempi, dal venditore, che non ha nessun valore giuridico, anzi potrebbe tranquillamente essere contestata, ribalto il problema e faccio una domanda :
Un cliente vuole acquistare un immobile, esterna la volontà e le modalità all'Agenti Immobiliari e questi il giorno dopo gli presenta un modello di proposta già redatto e firmato dal venditore, allora... ditemi, oltre che palesemente scorretto secondo voi è legale questo ed avrebbe valore? Non credo... non credo proprio... ecco il principio è identico, la controproposta ( così impropriamente chiamata ) non ha valore , non esiste, e non annulla un bel niente , semplicemente perchè non c'è, non esiste.
A termine di logica e di legge la proposta sarebbe stata annullata se ci fosse stato un legato, una scritta ... una nota che dicesse " va bene ma si cambia questo" con firma, allora si... ci sarebbe stato la chiara manifestazione di un annullamento della proposta ( perchè non accettata ) e una richiesta di trattazione con la conseguente emissione di una nuova proposta unilaterale.
Per lo stesso principio , l'assegno non lo può ritirare, equivarrebbe a recedere dalla proposta, purtroppo per fabius973 come gli ho detto e gli è stato detto, o aspetta la scadenza ( accendendo un cero a qualche Santo ) e scappa via più veloce del vento, oppure se il venditore accetta deve vendere, questo è quello che prevede la legge tutto il resto sono pensieri...
 

gcaval

Membro Attivo
Professionista
Fabrizio, è quello che sostengo sin dall'inizio. Ma visto che qualcuno dice che assoluta buona fede, soprattutto da parte dell'agenzia, la prova è presto fatta. Vada in agenzia e richieda indietro l'assegno in virtù della non accettazione della sua proposta. Se c'è buona fede, non avrà problemi. Io nutro forti dubbi, ma tentar non nuoce.
 

studiopci

Membro Storico
Il problema è che a volte in buona fede si creano dei ... guazzabugli dai quali poi trovarne un'uscita diventa difficile, se fabius973 va in agenzia e chiede la restituzione dell'assegno perchè " palesemente " il venditore non ha accettato, il collega potrebbe rispondergli :
" palesemente...? ma non c'è nessun rifiuto palese... c'è solo che il venditore ha chiesto di spostare il rogito per una sua comodità... ed io, visto che ero dal venditore, per fare prima ho fatto firmare la proposta così non perdevamo altri giorni ... comunque aspetti perchè ora dico al venditore che non va bene spostare la data e ... stia tranquillo non penso ci saranno problemi la casa è sua ".
A questo punto fabius973 cosa fa. ? .. scopre le carte e dice " non voglio comprare più casa? " e il collega che fa ? dice " Ok stracciamo la proposta e facciamo finta che abbiamo scherzato ??" Non credo proprio... il collega risponderà che c'è una proposta irrevocabile fino al xxxxxxx e che se recede ne pagherà i danni, oltre al fatto che potrebbe come per magia uscire la proposta firmata ed accettata un giorno prima, quindi vedi cosa succede per aver seguito la buona fede e non la buona norma.
Purtroppo sinceramente e non ce l'abbia fabius973 " il suo avanzato rifiuto all'acquisto perchè l'Agente si è comportato in maniera scorretta, mi spiace ma non regge ... per quanto mi riguarda, certo che la cosa potrebbe dare fastidio perchè ci si sente scavalcati, ma se l'obbiettivo ( non è un errore grammaticale ma solo una variante fonetica :) ) principale è quello di acquistare casa e quella casa, con un sorriso sulle labbra avrei detto all'Agenti Immobiliari :
" questa piccola scorrettezza le costerà un piccolo sconto sulla mediazione" e tutto sarebbe finito lì, è evidente che ha cambiato idea ma , l'acquisto di una casa è un'operazione che va ponderata, pensata e poi decisa ma una volta decisa non si gioca più, non è onesto per chi ci ha lavorato sulla cosa e per chi vende. Scusami la franchezza ( @fabius973 ) ma io sono abituato a essere molto franco e non nascondermi dietro a niente .
 

Fabius973

Membro Junior
scusa studiopci,
ma tu sei avvocato o hai avuto esperianza diretta di un caso simile in tribunale?
Tu sei proprio sicuro che un giudice vedendo come documento una e-mail inviata dall'agenzia a me, ed avente come oggetto "controproposta immobiliare" e come corpo la spiegazione che il proprietario ha chiesto di posticipare la data del rogito, e che l'agenzia mi chiede di firmare per accettazione, non la consideri una controproposta a tutti gli effetti (anche se avente la forma di una proposta al contrario)?
Mi dici dove hai letto quali sono i tipi di controproposta che possono essere considerati tali a tutti gli effetti?
Grazie per le risposte...
 

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