In dicembre 2009 abbiamo iniziato le trattative di acquisto di un immobile sito nel nostro paese e firmato mandato di vendita del nostro appartamento vincolato proprio all’ acquisto di questo immobile.
Le trattative si sono concluse a fine gennaio quando l’agenzia ha trovato un acquirente per la nostra casa. Nel frattempo alle nostre domande di conferma che l’immobile in oggetto d’acquisto fosse libero da vincoli e/o ipoteche fatte agli agenti immobiliari, veniva sempre risposto di non preoccuparci perche’ era tutto in regola e che l’intestataria era la prima e unica proprietaria. Infatti ,sulla proposta d’acquisto firmata da noi, alla voce “libera da vincoli , ipoteche, pignoramenti ecc. veniva indicato “NULLA” ed al rigo dove si doveva indicare “atto di provenienza” si e’ scritto “ROGITO NOTARILE”.
Fino alla consegna dei documenti l’agenzia ci ha taciuto che l’immobile proveniva da donazione, e ci ha detto che era in corso una revoca,cosa che, chiedendo consulenza ad un legale, non ci risulta possibile in quanto il donante è il marito, ancora vivente, che nel 2008 ha donato il suo 50% alla moglie e la coppia ha due figlie maggiorenni a loro volta con prole,la risoluzione non è accettata dal nostro istituto di credito in quanto interpretabile e non chiara quindi doppiamente impugnabile,l'unica soluzione è la fidejussione che però tutela l'importo versato ma non l'immobile e a noi non stà bene Conoscendo i vincoli e le conseguenze che la donazione comporta e sentendoci truffati dall’agenzia, la quale sostiene che siamo solo degli ansiosi e che non siamo tenuti a conoscere i retroscena di una compravendita, quali azioni ci consigliate di fare visto che avremmo i compromessi a metà febbraio?
Questo è effettivamente uno dei casi in cui l'AI ha responsabilità in quanto ha taciuto volontariamente una situazione palesemente pregiudizievole x voi. Che sulla proposta d'acquisto abbia messo libero da vincoli, ipoteche e pignoramenti non è sbagliato così come non lo è quando scrive proveniente da rogito notarile (la donazione è un rogito notarile semmai non è 1 compravendita). Ad ogni modo il comportamento dei colleghi è senz'altro scorretto, tuttavia il mio consiglio è quello di cambiare l'istituto di credito xchè la retrocessione è quasi sempre accettata dalle banche. Addirittura ci sono banche che concedono mutui anche senza imporre l''eliminazione' della donazione-
In bocca al lupo