xsalvox

Membro Attivo
Mediatore Creditizio
Le banche di base pretendono il certicato di abitabilità perchè credono che senza le case siano invendibile ed inabitili (e la teoria è questa....) Ovvio che quando si presenta una richiesta di mutuo bisogna dire sin dall'inizio che non c'è. Sarà il konsulente della banca a decidere se accettare la pratica e vedere il reddito oppure scartarla (ma quando mai?!?!?!) e recarci in un'altra banca.
 

roberta25

Nuovo Iscritto
A me è stata venduta una casa senza il certificato di agibilità e senza neanche la conformità degli impianti. Tre anni dopo l'acquisto si è allagato l'appartamento inferiore perché tutti i tubi di scarico hanno ceduto. Sembra che non ci siano le pendenze per la realizzazione di un regolare impianto idrico-sanitario. Casa nuova, ricavata dal frazionamento di un appartamento più grande, in una piccola cittadina, zona periferica, 45 metri quadri catastali. Acquistata regolarmente, pubblicizzata da NOTA AGENZIA IMMOBILIARE come grossa occasione (si.. per chi?), atto notarile regolare, mutuo trentennale ecc. Ad oggi la casa è chiusa, inagibile. Questa è l'Italia, il Paese delle Libertà.
 

GFCase

Membro Attivo
Agente Immobiliare
questo potrebbe essere considerato un vizio occulto che non è dipeso dall'agenzia ma dalla malafede del venditore che non ha detto nulla all' agente immobiliare e che quindi non poteva informare l'acquirente. secondo me ci sono tutti i presupposti per ottenere un risarcimento del danno da parte del precedente proprietario. Buona fortuna !!
 

vixent

Nuovo Iscritto
Professionista
spiace sentire che nel resto d'italia si vende senza certificato d'abitabilità ma in lombardia è obbligatorio e un notaio che rogita senza o è ignorante o in malafede
cordialmente
 

roberta25

Nuovo Iscritto
Da me lo fanno, sono stata costretta dal venditore a scegliere quel notaio. E' quello che fa più rogiti di tutti in assoluto, il più ricco ed il più famoso. E' una vergogna. Ha preso quasi 4000 euro. Gli ho chiesto se potevo pagare con un assegno post-datato. Si è rifiutato di prenderlo. Non sono stata INFORMATA DI NULLA. Sono passati tre anni dall'acquisto; il fine lavori è stato fatto poche settimane fa, su mia insistente richiesta. I lavori di frazionamento erano partiti con una DIA. il notaio è senz'altro il più ignorante di tutti. In quanto alla malafede, posso dire che ci sia stata anche questa. E l'agente immobiliare? (penso che comunque denuncerò anche lui), ha preso 5000mila euro - di cui figurano uffiicialmente 2500, gli altri pare che se li sia messi in tasca. Vedremo se non ha responsabilità in tutto questo. Il venditore non so più cos'è. Sembra che cada dalle nuvole ogni volta che parlo di agibilità, di conformità, ecc. Le imprese serie che ho contattato per esporre la situazione ed avere un parere sui lavori che sono stati fatti, ancora ridono (per non piangere). L'inquilina del piano di sotto può dire a me quando fare la doccia. Vado avanti, lunedì vado dall'avvocato. Se necessario denucio agli organi di stampa tutto quello che sta accadendo. Non ho proprio nulla da perdere.
 

vixent

Nuovo Iscritto
Professionista
non è obbligatorio per costruzioni antecedenti il 1967 ( ma è sempre meglio averlo o in subordine chiamare un tecnico di fiducia per una perizia) potete se post 1967 in mancanza accordarvi tu e il venditore nell indicare nel rogito la conformità o ( ma questo ti tutela relativamente ,in quanto se non c'è alcuni comuni creano problemi alla richiesta di residenza per es.) o accettare che sia presentato successivamente o a tuo rischio accettarne la mancanza

L'incidenza dell'agibilità sull'alienazione e la locazione degli immobili: l'idoneità negoziale del bene immobile compravenduto o alienato, in difetto di agibilità, ha ovviamente, creato un ampio dibattito giurisprudenziale. Per quanto concerna l'alienabilità, deve ritenersi implicitamente richiesto, come elemento integrativo e caratterizzante della citata idoneità, il requisito dell'immobile ad essere abitato, e ciò sotto il profilo legale, e non di mero fatto (Cass., sez. II, 10 giugno 1991, n. 6576); in tale prospettiva, il certificato di abitabilità è stato ritenuto indispensabile ai fini della piena realizzazione della funzione del contratto (Cass. Sez. II 26 giugno 1995 n. 953 e 14 dicembre 1994 n. 10703).

Un'altra pronuncia di rilievo ha affermato che la mancata consegna del certificato in oggetto implica un inadempimento che, sebbene non sia tale da dar luogo necessariamente risoluzione del contratto, può, comunque, essere fonte di un danno risarcibile, ovvero costituire il fondamento dell'eccezione prevista dall'art. 1460 c.c., per il solo fatto che si è consegnato un immobile che presenta problemi di commerciabilità, non rilevando la circostanza che l'immobile sia stato costruito in conformità delle norme igienico-sanitarie, della disciplina urbanistica e delle prescrizioni della concessione ad edificare, ovvero che sia stato concretamente abitato (Cass. Sez. II 3 luglio 2000 n. 8880).
( fonte citata Avvocato Alberto Rinaldi)
insomma è obbligo avelo per case post 67 e un buon notaio per tutelare il cliente non rogita senza , ah serve anche la certificazione energetica . ma il notaio lo hai scelto tu o l' agenzia?
cordialmente

Aggiunto dopo 10 minuti :

ah dimenticavo nel caso fosse ante 67 ma successivamente sono state apportate modifiche strutturali allora occorre , e se fatte abusivamente occorre anche la documentazione relativa alla sanatoria
 

maxmilano

Nuovo Iscritto
Ciao, l'immobile è ante 67, è stato ristrutturato ma non in maniera strutturale, solo abbattimento di qualche fondello. Purtroppo il notaio non l'ho scelto io ma l'agenzia...ammetto che sia stata una grave leggerezza.
Non ho un tecnico di fiducia, tu ne conosci qualcuno a Milano?
 

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