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Salve a tutti anch'io mi trovo in una situazione analoga. Dopo aver fatto il compromesso mi sono accorto che si trattava di un immobile in edilizia convenzionata, la questione è saltata fuori in quanto la banca, dopo aver periziato, ha richiesto questa convenzione. Dopo aver fornito la convenzione alla banca la pratica si è bloccata, in quanto la stessa mi diceva di non poter andare avanti con il mutuo per la cifra richiesta, ma che al massimo potevamo concludere erogandomi l'80% del prezzo massimo derivante da convenzione, a meno che non ci fosse un documenti esistente o da richiedere il quale facesse venir meno i vincoli della convenzione. Parlandone con il proprietario, costui mi dice che non ci sono problemi in quanto la convenzione è del 2004 ed essendo passati 5 anni dalla stessa (come da legge 179/92) l'immobile si può vendere a libero mercato, mi dice che il comune non rilascia questo tipo di documenti e che dopo essere stato interpellato in passato lo stesso ha risposto di non essere interessato al prezzo dell'immobile e che lo stesso è a libero mercato. Sinceramente non so' cosa fare, devo andare personalmente al comune, con convenzione alla mano per capirci qualcosa di più? Serve una perizia giurata? Il notaio può prendersi la responsabilità nel preliminare scrivendo che i vincoli della convenzione sono decaduti?
La convenzione parla abbastanza chiaramente, impone dei prezzi non superabili a pena di nullità, ma sinceramente non so' come muovermi .. Qualche consiglio?
Di quale documento parla la banca se non già la convenzione? Qualchje passaggio successivo? Dovrebbe comunque essere annotato. Nella convenzione sono stabilite le regole da seguire. L'ufficio tecnico giustamente non rilascia nessuno scritto, perché dovrebbe rilasciarlo, a conferma di cosa? Io consiglio di valutare la documentazione con il notaio, certo a maggior chiarimento un saldo all'ufficio tecnico non guasterebbe.a meno che non ci fosse un documenti esistente o da richiedere il quale facesse venir meno i vincoli della convenzione.
Per fare questo bisogna pagare il riscatto del terreno. Dimmi esattamente la legge che vedi nel rogito.La banca, giustamente credo, chiede un "via libera" un "nulla osta" da parte del comune alla vendita dell'immobile a libero mercato, svincolandolo dalla convenzione;
Scusa non mi sono spiegata bene vorrei sapere la legge che trovi sull'atto di provenienza il rogito che hai portato in banca per intenderci.A quale tipo di legge ti riferisci?
Il rogito non è stato ancora fatto, ho solamente fatto il compromesso; dopodiché portando il tutto in banca, la pratica si è bloccata perché la cifra da me richiesta non era conforme ai criteri di vendita riportati nella convenzione edilizia con la quale l'immobile è stato costruito. La banca è disposta ad erogarmi solamente l'80% del prezzo che viene fuori dai criteri imposti dalla convenzione, rivalutato con gli indici istat attuali. La banca e disposta altresì ad erogarmi l'80% dell'importato pattuito nel compromesso solo se l'immobile viene svincolato dalla convenzione. Il proprietario mi dice che essendo passati più di 5 anni dalla stipula della convenzione l'immobile può essere venduto, per legge, a libero mercato; la banca prende nota di ciò ma vuole un documento che comprovi quanto asserito dal proprietario. Devo rivolgermi al comune per aver un quadro completo della situazione?
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