Rosa1968
Membro Storico
Il notaio parlava proprio della plusvalenza, differenza di prezzo di acquisto di allora e prezzo di rivendita. Facciamo un esempio avevi comprato la casa a € 100.000 la rivendi a € 150.000 sulla differenza di € 50.000 (plusvalenza) pagherai € 10.000 di imposta sostitutiva sulla plusvalenza contestualmente all'atto di vendita direttamente al notaio. Puoi venire meno a pagare questa somma se tu dimostri di aver risieduto anagraficamente in quell'immobile almeno la metà del tempo che va dall'acquisto alla vendita. Poi hai il secondo punto che è l'agevolazione che hai avuto per l'acquisto di prima casa, che nel caso non riacquisti entro un anno perdi le agevolazioni a suo tempo ottenute sulla casa. Quindi pagherai il 7% sulla cifra su cui avevi pagato l'imposta di registro se non era un privato, 6% se era un'impresa, sanzione del 30% sulla somma e gli interessi legali dall'acquisto sino al giorno della vendita. Ma se riacquisti entro un anno nulla è dovuto. Quindi secondo me la strada che poi seguire dato che non puoi comprare un altro immobile, potresti acquistare una quota dell'appartamento dei tuoi, attenzione che non risulti donazione ma vendita, se hai fratelli parlane anche con loro, perchè è vero che oggi i tuoi possono disporre della loro proprietà, però non trascurare che fra mille anni i tuoi potrebbero non esserci più e quindi se hai fratelli considera con il notaio anche questo aspetto. e sopratutto valutate insieme al notaio la quota. Chiederai la residenza e in questo caso potrai anche godere del credito d'imposta, ovvero, porterai in detrazione dall'imposta di registro da pagare per l'acquisto della quota dell'appartamento dei tuoi l'imposta di registro pagata per l'acquisto del primo appartamento che hai rivenduto.