E' la percezione media dell'utente medio: negozio con vetrina su strada = bottega, poco imposta se in vetrina ci sono maglioni, scarpe, formaggi e prosciutti o annunci di immobili.
Gli altri professionisti, quelli on la P maiuscola che non sono iscritti in nessuna camera di "COMMERCIO" (sottolineo commercio) ma hanno ordini e colleggi specifici, difficilmente li trovi in negozi al piano strada con in vetrina i prodotti offerti.
x smoker: sui valori aggiunti che offro potrei dirti che provengono da studi tecnici specifici , che l'estimo l'ho studiato a suo tempo e non in un corsetto alla confcommercio di turno (ancora la parola commercio), ma non è importante quello che io penso di dare ma quello che il cliente percepisce! Cmq il discorso è generale e non penso e non voglio che scada sul personale.
l'etimologia "Mediatore" si potrebbe ridurre a "tenere il piede in due scarpe". Il problema è che per evidenti motivi economici si è portati a tenere il piede più in una scarpa invece che nell'altra: e ciò perchè la mediazione non prevede un compenso tout-court ma una provvigione in percentuale sul valore mediato e che spesso ha percentuali differenti tra venditore e acquirente.
fino a che legislativamente non si cambierà modus magari prendendo spunto da paesi esteri, difficilmente la percezione negativa dell'ai in molti clienti sparirà.
Il discorso è sempre in generale e non riguarda nessuno in particolare quindi per favore, evitare risposte del tipo "io no" non mi è mai successo e altre amenità.