La disonestà con i reati c'entra relativamente. Uno puo' essere considerato disonesto anche se non commette nessun reato ma solo per il fatto di non essere leale e corretto.quindi c'è una soglia in cui essere disonesti è tollerato , per m e chi ruba una caramella o riesce con l'inganno ad estorcerla è un ladro e disonesto allo stesso modo di chi riesce a fare una rapina in banca . sempre ladro e disonesto rimane.
Diverso il concetto da chi ti vuole rifilare una bufala.
Qui si parla di essere onesti o disonesti
Che non c'entra niente con il conflitto di interessi che esiste a prescindere.
Se è per conflitto d'interesse voi intendete che un Ai cerca in tutti i modi leggittimi per portare a buon fine un operazione , vi dico è vero come è vero che il venditore di macchine che lavora per Fiat se ne guarda bene a dire al cliente che a parità di prezzo compra una Volksvagen che forse è meglio.
Il venditore di Volkswagen e' chiaro per chi lavora e che sicuramente non perseguirà l'interesse dell'acquirente.Inoltre e' equiparabile in termini logici al mandatario del venditore. Nel caso della mediazione tipica il codice civile pone il mediatore equidistante fra le parti e qui nascono una serie di problematiche.
L'acquirente si aspetta ,sbagliando, che sia nei doveri del mediatore fare tutta una serie di controlli a garanzia dell'affare finale che per l'acquirente e' rappresentato dal rogito.Per il mediatore invece l'affare solitamente e' la conclusione del preliminare ed e' quell'obiettivo che il mediatore legittimamente persegue. E' chiaro che quando il rogito finale va all'aria l'acquirente non e' contento e si domanda qual'e' il valore aggiunto dato dal mediatore a prescindere poi che il mediatore abbia agito legittimamente o meno.
Deve essere ben chiaro all'acquirente che il mediatore persegue anche un suo interesse legittimo (poi come lo persegue e' un altro discorso) che potrebbe divergere da quello che persegue lui e di non fidarsi delle semplici parole di rassicurazione confidando su lealtà e correttezza ma di verificare sempre quello che viene affermato e documentarlo.
(questo concetto lo può capire solo chi svolge la nostra professione)
Qui pecchi di presunzione.Che un mandatario possa fare solamente i suoi interessi e' ovvio (e' un essere umano). La differenza sta nelle responsabilità e nei limiti piu' delineati di svolgimento. Non e' esente da problemi ma sicuramente ha il pregio di individuare chiaramente che chi ti sta di fronte non opera per il tuo interesse se il mandato e' stato dato dal venditore.Inoltre non sei tu che lo paghi (o almeno non direttamente).
E comunque e' il mandante che lo sceglie.
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