Intanto grazie a tutti per le risposte, che cercherò di meditare a fondo.
Fin qui l'idea che mi sono fatto, anche in seguito ai ricorsi che il notaio ha presentato presso il catasto senza successo, è che vi siano due piani diversi:
- un piano giuridico (la giurisprudenza) dove la nuda proprietà indica la proprietà gravata da un diritto reale di godimento qualsiasi (abitazione, usufrutto, etc.), cosa peraltro che mi è stata confermata anche da diversi avvocati
- un piano "tecnico" (il catasto) dove la piena proprietà è uguale a nuda proprietà + usufrutto. Il diritto di abitazione semmai si somma alla piena proprietà (ed in effetti, sulla visura catastale prima della compravendita era così)
Il notaio nell'atto fa riferimento alla compravendita della nuda proprietà e sostiene di non poter fare diversamente. Il catasto dal canto suo sostiene di applicare le circolari che impongono che la dizione di "nuda proprietà" sia riferibile solo all'usufrutto (vedi ad es. l'allegato alla nota prot. n. 23646 del 12/06/2013, pag. 22).
Ciao a tutti.[DOUBLEPOST=1415920376,1415920200][/DOUBLEPOST]
Ammetto di non ricordare precisamente e dovrei andare a scartabellare un po', ma dato che ad un certo punto il diritto di abitazione è stato trascritto e registrato, credo che le imposte di registro sullo stesso siano state pagate (e mi pare siano equiparate a quelle sull'usufrutto), no?
Fin qui l'idea che mi sono fatto, anche in seguito ai ricorsi che il notaio ha presentato presso il catasto senza successo, è che vi siano due piani diversi:
- un piano giuridico (la giurisprudenza) dove la nuda proprietà indica la proprietà gravata da un diritto reale di godimento qualsiasi (abitazione, usufrutto, etc.), cosa peraltro che mi è stata confermata anche da diversi avvocati
- un piano "tecnico" (il catasto) dove la piena proprietà è uguale a nuda proprietà + usufrutto. Il diritto di abitazione semmai si somma alla piena proprietà (ed in effetti, sulla visura catastale prima della compravendita era così)
Il notaio nell'atto fa riferimento alla compravendita della nuda proprietà e sostiene di non poter fare diversamente. Il catasto dal canto suo sostiene di applicare le circolari che impongono che la dizione di "nuda proprietà" sia riferibile solo all'usufrutto (vedi ad es. l'allegato alla nota prot. n. 23646 del 12/06/2013, pag. 22).
Ciao a tutti.[DOUBLEPOST=1415920376,1415920200][/DOUBLEPOST]
Se voleva la piena proprietà, avrebbe dovuto versare l'intera quota di imposta di registro.
Ammetto di non ricordare precisamente e dovrei andare a scartabellare un po', ma dato che ad un certo punto il diritto di abitazione è stato trascritto e registrato, credo che le imposte di registro sullo stesso siano state pagate (e mi pare siano equiparate a quelle sull'usufrutto), no?