mister2

Membro Junior
Privato Cittadino
Comunque se spieghi meglio le parentele sarà più facile capire anche per chi ti legge
Mia zia che ha ereditato e' la sorella di mio padre che ha sempre detto alla loro prozia, nubile e senza figli, che non voleva nulla perche' lei gli ha dato abbastanza in vita. Lo considerava un figlio. Sono figli della sorella (mia nonna) di questa mia prozia.
Poi c'e' un altro fratello della prozia, deceduto, che ha 2 figli, i miei cugini di Alghero. Non sono eredi di nulla nel testamento.
Mia prozia e' stata un po' cattiva nei loro confronti.
Quindi mia zia, si e trovata nelle condizione di essere una chiamata all'eredita'
di questo patrimonio.
Mia zia ha 2 figli...uno di questi figli ha 3 figli minorenni.
Mia zia ha detto a mio padre che voleva fare la rinuncia all'eredita' ma sembra che avendo suo figlio dei figli minori non si puo' perche' dovrebbe intervenire un giudice tutelare a dare un parere ed essendoci in ballo un'eredita' di 500mila euro se non di piu' ... nessun giudice tutelare darebbe l'ok a questa rinuncia dei minori quindi bisognerebbe aspettare fino alla loro maggior eta' , condiderando che il piccolino ha 3 anni .....ovvio che diventa impossibile.
Questa e' la storia.
Grazie.

I cugini che citi sono i figli della zia nominata nel testamento e che sono in sardegna?
No...ho spiegato meglio ....alla domanda di Francesca 63.....

E' tutto un intreccio di prozia, zia, cugini e pronipoti e pro pronipotini .....
l'unico che ne sta fuori e' mio padre che e' il fratello di mia zia, la chiamata all'eredita' perche' in passato lui ha avuto altri regali dalla sua zia.....(mia prozia). Scusate, so che e' un mezzo casotto.....
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Quindi tua zia deve pubblicare il testamento e procedere alla successione per poi vendere ai tuoi cugini di Alghero.
Non facendo questo e trascorsi 10 anni gli eredi diverranno i fratelli/sorelle della prozia se deceduti i loro rispettivi figli.
 

mister2

Membro Junior
Privato Cittadino
Grazie, cmq il testamento e' gia' stato pubblicato, altrimenti come potremmo sapere chi sono i chiamati all'eredita'???
Mai detto che mia zia vuole vendere ai miei cugini di Alghero.....
L'unica soluzione, credo, e' che mia zia accetti l'eredita' prima che crollino le catapecchie, ma dico subito, nei prossimi due mesi e poi mio padre, che e' piu' giovane di quasi 9 anni di mia zia, ci pensi lui a vendere a terzi quello che c'e' perche' lei e' malata, (non puo' camminare).
Io altre soluzione non ne vedo anche perche' il chiamato all' eredita' e' responsabile dello stato degli immobili e quindi .....
Anche leggendo le varie opinioni qui vedo che non ci sono molte soluzioni.
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Mia prozia senza figli ha lasciato con testamento due palazzotti catapecchia di 3 piani in centro nella cittadina e una porzione di terreno a mia zia.
Valore forse 500mila euro.....
Mia zia e' molto malata, (ha 76 anni) vorrebbe rinunciare ma dovrebbero rinunciare anche i figli ed i nipoti minori di uno dei figli ....Quindi deve intervenire il giudice tutelare che non dara' mai l'ok alla rinuncia essendoci dei soldi in ballo da una probabile vendita e quindi non sarebbe un danno economico per i nipotini. I miei cugini, figli di mia zia non sono interessati, stanno bene di loro e le grane per le due case catapecchia li spaventa.
Grazie, cmq il testamento e' gia' stato pubblicato, altrimenti come potremmo sapere chi sono i chiamati all'eredita'???
L'unica soluzione, credo, e' che mia zia accetti l'eredita' prima che crollino le catapecchie, ma dico subito, nei prossimi due mesi e poi mio padre, che e' piu' giovane di quasi 9 anni di mia zia, ci pensi lui a vendere a terzi quello che c'e' perche' lei e' malata, (non puo' camminare).

Avendo pubblicato il testamento ha già accettato, la presentazione della successione è solo una formalità fiscale di imposte, tasse e bolli.
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
No, la sola pubblicazione non configura accettazione dell’eredità
Art. 476.
Accettazione tacita.
L'accettazione è tacita quando il chiamato all'eredità compie un atto che presuppone necessariamente la sua volontà di accettare e che non avrebbe il diritto di fare se non nella qualità di erede.

Allora ho interpretato male io quanto citato dal cod. civ. e quello che ha descritto mister2.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Allora ho interpretato male io quanto citato dal cod. civ.
Credo di sì: la pubblicazione del testamento è un obbligo di legge per chiunque sia in possesso del testamento stesso ( art. 620 cc), ma di per sé non configura accettazione tacita.
Un chiamato all’eredità può far pubblicare il testamento che gli attribuisce beni del de cuius, e poi rifiutare l’eredità ( o non accettarla entro i 10 anni).
 
Ultima modifica:

SALVES

Membro Senior
Professionista
Credo di sì: la pubblicazione del testamento è un obbligo di legge per chiunque sia in possesso del testamento stesso ( art. 620 cc), ma di per sé non configura accettazione tacita.
Per chiarire:
1-La pubblicazione del testamento non configura accettazione tacita;
2-Il notaio dopo la pubblicazione provvede a tutti gli adempimenti previsti dalla legge comunicazione alla cancelleria del tribunale, registrazione, trascrizione nei registri immobiliari, voltura catastale;
3-La giurisprudenza ha più volte affermato che la richiesta di voltura catastale è attività che comporta l’accettazione tacita dell’eredità.
Non c'è una certa discordanza tra tutte queste affermazioni?
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Come puoi leggere, la pubblicazione non implica accettazione dell’eredità.
Si ma come pure posso leggere c'è che il notaio dopo la pubblicazione trascrive e voltura al catasto.
In giurisprudenza hanno riconosciuto che la voltura catastale è azione di accettazione tacita.
Questo volevo chiarire
 

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