Il punto è il seguente: se l'altra parte non è intenzionata a sottoscrivere le tue nuove richieste (per quanto lecite e giuste), perché ad esempio non ha convenienza (dal suo punto di vista), cosa fai?
Non è un capriccio della Cassazione, c'è proprio un motivo pratico: un contratto deve essere formulato nella sua interezza, altrimenti le parti potranno non trovare successivi accordi. Quindi, non si può rimandare ad un altro obbligo, ma può invece essere facoltà delle parti procedere con integrazioni o addirittura riscrivere integralmente il tutto (se si è d'accordo, ovviamente). Però ciò che fa da base è la scrittura su cui si è apposta la prima firma; su questa, nessuna delle due parti può fare retromarcia senza che l'altra sia d'accordo.
E' una cosa di buon senso, prima che di legge.