e vedi un pò !!! ci mancherebbe
da dire che, tolti i fortunati che se li sono ritrovati, esistevano pure quei poveri illusi che col frutto dei loro sacrifici investivano in immobili (uno o magari due piccoli mica castelli) per crearsi un reddito sostitutivo di una pensione che non percepiranno mai
pensa che sti poveri illusi credono che l'accanimento fiscale sulla casa sia esagerato
si dovrebbero vergognare
Intanto i fortunati che se li sono ritrovati, specifichiamolo, senza pagare praticamente imposte per 1.000.000 di euro di valore catastale ad erede (2.500.000 di valore reale) se parliamo di figlio e/o coniugi, a differenza magari di:
- un francese che paga sul valore reale con franchigia di soli 100.000 tra il 5% ed il 40%
- un inglese che paga sull'eccedenza di 350.000,00 il 40%
- un tedesco che ha una franchigia compresa tra 100.000 e 500.000 e per la differenza paga dal 7% al 30%
(perchè a caval donato non si guarda in bocca.... ma almeno nel portafoglio lo si dovrebbe fare
)
non sono pochi. Sono assai numerosi. Vista la quantità di immobili di proprietà nel nostro paese.
Quelli che hanno investito i proventi dei loro sacrifici su un paio di immobili per crearsi una integrazione all'esigua pensione dello Stato... dovrebbero comprendere:
- che pagare il 21% od il 10% di tasse oltre l'IMU per complessivi 30/40% non è drammatico, quando fino a pochi anni fa pagavano il 50/60%.
- che la riduzione della tassazione IRPEF, nella peggiore delle ipotesi, è stata compensata dall'aumento dell'IMU e che risulterebbe più saggia la tassazione dei patrimoni immobiliari rispetto a quella del lavoro e della produzione la cui detassazione (detto fra noi) significa in parole molto semplici: dare una prospettiva ai giovani...
Ma il vero problema è che il medesimo trattamento spetterebbe a chi di appartamenti ne ha in saccoccia 100 e passa. Non essendo presente nel sistema fiscale immobiliare italiano alcuna gradualità se consideriamo che l'IMU e cedolare secca sono slegate completamente dai redditi percepiti.
A livello di IMU l'Italia in Europa è meno tassata del Regno Unito, della Francia, Del Belgio e poco più del livello della Spagna (rapporto tassazione/PIL). Per non parlare del confronto con Stati Uniti, Canada e Giappone molto più penalizzati.
Solo la Germania, tra le maggiori potenze occidentali, sembra essere messa particolarmente meglio.
In parole povere, l'Italia, che dal punto di vista fiscale è il paese più tartassato, per quanto riguarda l'imposizione sugli immobili lo è un tantino di meno. Nessun regalo, intendiamoci, ma non è così lontana dal resto del mondo "normale".