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quando ci vuole ci vuoleLe conseguenze ci sono già, le raccontate tutti i giorni.
Io no@Carlo: Scherzavo
Si ma ora dirà che non è vero, o che peggio, è colpa nostra. O magari nel solito "e io che ci posso fare?".quando ci vuole ci vuole
dici?Si ma ora dirà che non è vero, o che peggio, è colpa nostra. O magari nel solito "e io che ci posso fare?".
Cosa dite ai proprietari per convincerli ad abbassare il prezzo di vendita del proprio immobile?
LE "PERPLESSITA'"
Gli IVS affrontano una delle problematiche più importanti nella stima degli immobili e cioè la rigorosità del procedimento. Tuttavia anche in queste procedure il ruolo “soggettivo” del perito
mantiene una grande importanza: ricerca e scelta dei comparabili, scelta delle caratteristiche, scelta del metodo ecc. sono ancora i compiti affidati all’opera di una persona che agisce in un contesto di “complessa realtà”.
La chiave di volta per una effettiva scientificità dell’estimo è probabilmente la creazione di un grande database pubblico delle compravendite immobiliari, che consenta ai periti di attingere in quantità sufficiente e in tempi rapidi i dati necessari per le procedure. Purtroppo i proprietari dei dati (per esempio le grandi società di intermediazione in franchising) non sono interessati a condividere i dati in loro possesso per una finalità di pubblico interesse. D’altra parte l’Osservatorio del mercato immobiliare, istituito presso l’Agenzia del Territorio, non sembra poter tenere il passo della continua evoluzione dei mercati. Pertanto, in un contesto pratico in cui mancano linee guida "ufficiali", gli IVS propongono una procedura di riferimento da portare a termine, in mancanza di un grande database pubblico, sulla base del rilievo di alcune reali contrattazioni di mercato.
Gli IVS sono proposti come un prodotto, anche commerciale, costituito da know-how e software, offerto principalmente ai professionisti (valutatori esperti). Tuttavia la rigidità e complessità del procedimento, anche per stime semplici (per le quali il mercato offre sufficienti informazioni su base monoparatrica), lasciano pensare che i procedimenti cosiddetti empirici, basati su "valori unitari ordinari" frutto di una media su grandi quantità di dati (pubblicati soprattutto da agenzie immobiliari), continueranno a essere usati per parecchio tempo. Forse anche per questo motivo, di fatto, gli IVS, nonostante l'ormai abbondante numero di esperti formati, soddisfano una parte marginale delle richieste estimative. Infatti, se si esclude la scelta di campo dell'ABI (comunque non vincolante per gli istituti di credito), per la quale si effettuano solo stime in un contesto non conflittuale e prudenziale, negli altri contesti estimativi, tra cui quelli giudiziari, gli IVS sono di solito ignorati.
sarebbe bastato:
non inventarsi i prezzi eseguire una reale indagine di mercato
e professionisti seri
invece si è inventato tutto = balle = bolla
Poi, in un forum, vengo in contatto con persone (una... due.... comunque poche) che non conosco, non so chi siano, non so quale credibilità dare loro (forse affidarmi al punteggio di immobilio?) che mi prospettano scenari apocalittici per la nostra professione o che promuovono sistemi di lavoro senza i quali, pare, non ci possa essere futuro (o quasi).
Tutto ciò - è questo il punto della situazione - non trova il più piccolo riscontro nella mia realtà lavorativa.
Cosa dovrei fare secondo voi?
Io leggo, cerco di capire, ma poi se una cosa non mi convince... non mi convince. Punto.
E non posso sentirmi intimorito nè tantomeno minacciato da frasi tipo "peggio per te.... noi te l'avevamo detto".
Non voglio dire che non possiate avere ragione voi. Magari siete dotati di una lungimiranza superiore unita ad un altruismo fuori dal comune che vi fa sentire in obbligo di avvisarci.
Questo solo il tempo lo dirà. Ma io non posso perdere il sonno o stravolgere la mia vita lavorativa sulla base di cose che non mi convincono, dette da persone che non conosco. Nessuno si senta offeso.
a me pare un venditoreLA BANCA:
Gratis per sempre!