Adesso come adesso ho notato che molti si stanno dando da fare proprio per aumentare la "base dell'intermediato"
Come?
Prendendo incarichi assurdi, a prezzi assurdi, strappandoseli letteralmente sparando un prezzo di vendita piu' alto della concorrenza per poi imporre cali di prezzo di vendita esagerati, indispettendo i clienti che poi o cambiano agenzia o ritirano l'immobile dal mercato.
Tutto cio' ingessa ancor di piu' il mercato, perche' chi vende ha l'illusione di un buon realizzo, che rimane tale perche' NESSUNO fa una offerta, neppure al ribasso (se parto gia' troppo alto e' inutile sparare cifre esageratamente basse per iniziare una trattativa) dall'altra chi compra vede prezzi talmente assurdi che non entra neanche in agenzia a chiedere info, neppure se ci si scrive a caratteri cubitali TRATTABILE.
Non sono tutti "sgamati" o con la faccia di tolla capaci di entrare e sparare una offerta a -30% su una casa che e' stata sovraprezzata del +20% dal minimo di incarico per "margine di trattativa", pronto ad avviare una estenuante trattativa che dura settimane per arrivare a un -15%, ovvero il 5% in piu' di quello che sperava il venditore.
Molti usano la "logica del supermarket", quella dei bei tempi, entro col libretto degli assegni tra i denti ed esco con il compromesso in mano a prezzo di vetrina, magari meno un "sudatissimo" 3% concesso magnanimomunificamente da AI eproprietario perche' "gli stiamo simpatici".
E quindi il prezzo e' quello di vetrina, che se e' "caro" per tenersi un margine di trattativa, hai voglia a dire che c'e' pronto un megasconto. Il cliente non entra e in tal modo non glielo puoi dire.
Ora poi mi e' capitato che si tenta di "cucire" il prezzo sul cliente. Un AI che mi conosce bene e sa che lotto fino all'ultimo sconto mi ha "sparato" un prezzo chiaramente rialzato del 15% (70k, non bruscolini) rispetto a quello chiesto dal costruttore (avevo iniziato a trattare in modo "tecnico" e solo a grandi linee economico con lui ma poi e' intervenuto l'AI in quanto tempo prima me l'aveva presentato) e mi ha invitato a fare la "mia" offerta, magari con un GROSSO sconto, arrivando cosi' dopo aver sudato le mitologiche sette camicie (e tre cravatte) guardacaso al mio "target price" massimo, che conosce benissimo viste le altre trattative.
Peccato che una agenzia concorrente (che conosce) vende nella stessa lottizzazione, dello stesso costruttore, una casa di metratura analoga ma divisa in 2 unita' (unibili senza problemi) al prezzo -15%. A conti fatti, se prendessi le 2 unita' e le unissi risparmierei di botto 70k senza neppure sbattermi a trattare (dite che proprio uno sconticino del 5% non me lo fate se invece di una casa ve ne compro 2...?)
Sa che ho parlato con il costruttore (non nascondo mai nulla), sa che le altre case unite costano meno (gliel'ho accennato, "ma la tua e' completamente diversa...", ha ragione, la sua "diversita'" potrebbe comportare solo una spesa MINORE...sono tre anni che vado dentro e fuor ida studi di progettazione e geometri...). Posso sentirmi preso in giro?
Scusate dello sfogo prettamente personale, ma cosi' davveno non si va da nessuna parte.
Come?
Prendendo incarichi assurdi, a prezzi assurdi, strappandoseli letteralmente sparando un prezzo di vendita piu' alto della concorrenza per poi imporre cali di prezzo di vendita esagerati, indispettendo i clienti che poi o cambiano agenzia o ritirano l'immobile dal mercato.
Tutto cio' ingessa ancor di piu' il mercato, perche' chi vende ha l'illusione di un buon realizzo, che rimane tale perche' NESSUNO fa una offerta, neppure al ribasso (se parto gia' troppo alto e' inutile sparare cifre esageratamente basse per iniziare una trattativa) dall'altra chi compra vede prezzi talmente assurdi che non entra neanche in agenzia a chiedere info, neppure se ci si scrive a caratteri cubitali TRATTABILE.
Non sono tutti "sgamati" o con la faccia di tolla capaci di entrare e sparare una offerta a -30% su una casa che e' stata sovraprezzata del +20% dal minimo di incarico per "margine di trattativa", pronto ad avviare una estenuante trattativa che dura settimane per arrivare a un -15%, ovvero il 5% in piu' di quello che sperava il venditore.
Molti usano la "logica del supermarket", quella dei bei tempi, entro col libretto degli assegni tra i denti ed esco con il compromesso in mano a prezzo di vetrina, magari meno un "sudatissimo" 3% concesso magnanimomunificamente da AI eproprietario perche' "gli stiamo simpatici".
E quindi il prezzo e' quello di vetrina, che se e' "caro" per tenersi un margine di trattativa, hai voglia a dire che c'e' pronto un megasconto. Il cliente non entra e in tal modo non glielo puoi dire.
Ora poi mi e' capitato che si tenta di "cucire" il prezzo sul cliente. Un AI che mi conosce bene e sa che lotto fino all'ultimo sconto mi ha "sparato" un prezzo chiaramente rialzato del 15% (70k, non bruscolini) rispetto a quello chiesto dal costruttore (avevo iniziato a trattare in modo "tecnico" e solo a grandi linee economico con lui ma poi e' intervenuto l'AI in quanto tempo prima me l'aveva presentato) e mi ha invitato a fare la "mia" offerta, magari con un GROSSO sconto, arrivando cosi' dopo aver sudato le mitologiche sette camicie (e tre cravatte) guardacaso al mio "target price" massimo, che conosce benissimo viste le altre trattative.
Peccato che una agenzia concorrente (che conosce) vende nella stessa lottizzazione, dello stesso costruttore, una casa di metratura analoga ma divisa in 2 unita' (unibili senza problemi) al prezzo -15%. A conti fatti, se prendessi le 2 unita' e le unissi risparmierei di botto 70k senza neppure sbattermi a trattare (dite che proprio uno sconticino del 5% non me lo fate se invece di una casa ve ne compro 2...?)
Sa che ho parlato con il costruttore (non nascondo mai nulla), sa che le altre case unite costano meno (gliel'ho accennato, "ma la tua e' completamente diversa...", ha ragione, la sua "diversita'" potrebbe comportare solo una spesa MINORE...sono tre anni che vado dentro e fuor ida studi di progettazione e geometri...). Posso sentirmi preso in giro?
Scusate dello sfogo prettamente personale, ma cosi' davveno non si va da nessuna parte.