1. Perché esistono tre associazioni e non una sola, visto che difendono gli interessi di circa 40 mila soggetti che svolgono la medesima professione? Non ci sarebbe un risparmio di risorse ad avere un'unica rappresentanza?
Ci sono motivi storici, ben conoscibili, e anche di effettiva concretezza. Semma il a domanda doveva essere: come mai ancora oggi non si capisce che le associazioni dovrebbero convergere? E la risposta prima sarebbe sopratutto: perchè non esiste una categoria.
2. Perché non rendono pubblico il bilancio economico dell'attività annuale? E' possibile consultarlo?
Le società controllate sono srl quindi hanno bilanci pubblici, per i bilanci della associazione invece sono a disposizione di qualsiasi associato ne faccia richiesta e molti dirigenti ne hanno visione, visto che sono chiamati anche ad approvarlo. Solo che i bilanci, per chi sa come sono, non chiariscono affatto tutti gli aspetti, hanno scopi fiscali e non danno tutte le risposte.
3. Perché non affidano, come le altre associazioni di categoria, la funzione operativa ad un manager di comprovata esperienza anziché affidarsi al volontariato del presidente nazionale?
Perchè le assocaizioni non sono ditte, società a scopo di lucro. Pososno però, è vero, affidarsi a professionisti per seguire loro parteciapte ...il problema è come li scelgono (basta guardare auxilia).
4. Perché i presidenti non dichiarano se godono e in che misura di un compenso o rimborso spese per la carica che rivestono?
Il presidente prende alcune migliaia di euro come compenso, i vice presidenti poco più di mille euro, gli altri zero, a quanto mi risulta. Il problema non è se son pagati o meno, ma se mi rappresentano o meno. A me non mi rappresentano affatto.
5. Perché non si sono fatti accordi quadro con le banche, i grandi player privati, le parti pubbliche affinché gli associati possano beneficiare di nuove opportunità di lavoro in questo momento di gravissima crisi per la loro attività?
Gli accordi ci sono, sono molti ma non sempre hanno dato frutti, proprio eprchè NON ESISTE UNA CATEGORIA, quindi ogni azione di insieme risulta inefficace.
Non costruire la categoria è la colpa più grande di queste associazioni... e non la si costruisce dicendo che si è fatta togliere l'IMU e prendendo per i fondelli la gente... ci vuole cose concrete.
6. Perché gli agenti immobiliari intermediano solo il 40-50 per cento delle compravendite quando negli altri paesi arrivano al 90-95 per cento? Cosa fanno le associazioni per ridurre questo gap?
Niente. Non essendoci una categoria nulla posson fare sul serio in questo senso. Infatti dovrebbero lavorare per costruirla.
La domanda che faccio a Pelliccioli è: su che base scientifica basa questo dato?