Le cassette postali devono essere installate per tutti i condomini (e/o utilizzatori) anche nelle parti comuni. Poi ci sono anche i condomini con la portineria (dato che chi ha il garage paga anche lui la portineria). Poi ci sono i garage raso terra in cui uno può applicare la sua cassetta postale sulla basculante.
Dopo questa ti saluto.
 
Non so se ho capito bene ma dal tuo ragionamento allora tutto quel che viene "dopo" il codice civile, è inutile...
ribadisco che la cintudi sicurezza è un metodo di contenimento che limita eccome la libertà, a maggior ragione in certe "situazioni". pertanto vi sono diversi errori commessi dallo stato che non rispetta L'art. 3 da te citato.

Gentilissima non mi sono mai permesso di dire che la normativa specifica di rango secondario è inutile. Come mi ha fatto notare con grande enfasi uno degli utenti in questa discussione (potrai leggere anche tu), mi è stato fatto notare che se le leggi apparentemente sembrano contraddittorie (come io sostengo) in realtà non lo sono perché esse si dividono in ranghi, e quindi una legge di rango superiore prevale su una di rango inferiore.

La guida di un veicolo non è un diritto costituzionale, e di conseguenza, la normativa tecnica per la guida dello stesso (dal conseguimento della patente al rispetto del codice della strada) è obbligatorio per chi decide di approcciarsi ai veicoli.

Diverso è quando un cittadino non può votare perché l'anagrafe comunale gli dice che deve prima comprarsi un A3, perché il suo C2 o C6 non basta.
 
Dubito che se un cittadino dorme nel suo garage senza apportare modifiche strutturali all'immobile stia mettendo a rischio l'incolumità degli altri.
Danneggiare non significa solo mettere a rischio l’incolumità altrui.
Il prerequisito di comprarsi o disporre di un alloggio abitativo A1-A9 per poter votare invece li pregiudica.
Il requisito per votare è quello di essere iscritto all’anagrafe; cosa che è possibile fare anche senza comprarsi o disporre di un’abitazione.
Come ricordato, anche i senza fissa dimora (caso limite) possono eleggere residenza presso gli uffici comunali.

Questa discussione ha preso una piega strana; non mi pare che siano limitati i diritti di nessuno, mentre si dimenticano i doveri, che tutti dovremmo invece aver ben presenti.
Dovere, anche, di rispettare le leggi, senza filosofeggiare per “scansarle”.
I casi di persone che sono costrette a vivere in condizioni disagiate, tanto da dover prendere la residenza in un box, non possono essere considerati la normalità, e ogni Comune si regola con una certa discrezionalità per non infierire con chi è in oggettiva difficoltà, senza però tollerare i furbi.
 
Danneggiare non significa solo mettere a rischio l’incolumità altrui.

Il requisito per votare è quello di essere iscritto all’anagrafe; cosa che è possibile fare anche senza comprarsi o disporre di un’abitazione.
Come ricordato, anche i senza fissa dimora (caso limite) possono eleggere residenza presso gli uffici comunali.

Questa discussione ha preso una piega strana; non mi pare che siano limitati i diritti di nessuno, mentre si dimenticano i doveri, che tutti dovremmo invece aver ben presenti.
Dovere, anche, di rispettare le leggi, senza filosofeggiare per “scansarle”.
I casi di persone che sono costrette a vivere in condizioni disagiate, tanto da dover prendere la residenza in un box, non possono essere considerati la normalità, e ogni Comune si regola con una certa discrezionalità per non infierire con chi è in oggettiva difficoltà, senza però tollerare i furbi.

Gentile francesca63 ho risposto ad altri che autocertificare il requisito di essere senza fissa dimora sarebbe penalmente rilevante se invece la dimora esiste seppur limitata ad un C2 o C6 e peraltro si dispone di un recapito postale (dato che questo C2 o C6 avrà un indirizzo, e molte volte c'è anche il citofono..). Chi è senza fissa dimora non deve possedere una dimora.
 
Ma, a mio modesto avviso, chi vive in un box ha problemi più concreti che pensare al suo diritto di voto .
Si, molti lamentano problemi di salute, che non possono essere risolti perché la tessera sanitaria la inviano alla residenza e per registrarsi all'ASL di competenza ti chiedono di autocertificare la residenza. Fate vobis.
 
Questa discussione ha preso una piega strana; non mi pare che siano limitati i diritti di nessuno, mentre si dimenticano i doveri, che tutti dovremmo invece aver ben presenti.
Dovere, anche, di rispettare le leggi, senza filosofeggiare per “scansarle”.
I casi di persone che sono costrette a vivere in condizioni disagiate, tanto da dover prendere la residenza in un box, non possono essere considerati la normalità, e ogni Comune si regola con una certa discrezionalità per non infierire con chi è in oggettiva difficoltà, senza però tollerare i furbi.

Gentile francesca63, spiegami meglio, mi stai dicendo che per votare e per l'assistenza sanitaria il prerequisito è "fare qualcosa" che lo stato chiede ai cittadini? Che cosa andrebbe rispettato per non "essere furbetti" filosofeggianti?
 
Chi è senza fissa dimora non deve possedere una dimora.
Perché no?
Potrebbe per assurdo possedere un immobile, e non dimorarci, vivendo per strada… succede…
Si, molti lamentano problemi di salute, che non possono essere risolti perché la tessera sanitaria la inviano alla residenza e per registrarsi all'ASL di competenza ti chiedono di autocertificare la residenza. Fate vobis.
Residenza presso il Comune, e il problema è risolto.

Continuo a non capire il senso di questo filosofeggiare su casi limite, tra diritti costituzionali e diritti negati.

Sarà un mio limite, ma non riesco ad appassionarmi.
Mi fermo qui
 

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