Verranno venduti immobili di ogni tipo, molti di questi avranno però proprietari stufi di aspettare ed acquirenti che possono acquistare senza mutuo.
Direi più importante la seconda della prima...
sky, questo poteva essere vero due anni fa, quando ancora non si era capita la gravità della situazione e i soldi giravano. Adesso siamo già oltre, la gente che ha disponibilità per non dover fare mutuo si è ulteriormente ridotta e in ogni caso a maggior ragione se ne guarda bene dall'accettare "gli sconticini", come li chiama gmp, al massimo del 10%.
Non di rado gli acquirenti a parità di budget a loro volta hanno già cambiato target e pretendono di più, molto di più, perché hanno capito di aver scampato un pericolo.
Lo stallo è doppio e su due fronti, quindi, ed è sempre più grave.
Sempre meno gente disposta ad acquistare e sempre più difficoltà nel riportare le quotazioni a livello credibile.
Un oggettivo problema per un venditore che vede un capitale svalutarsi in picchiata rispetto a chi ha colto il momento buono giusto qualche anno prima. E per gli affitti non va meglio, perché se è vero che la domanda forse è in aumento è anche vero che sono in discesa i canoni, perché l'affitto più di ogni altro rispecchia invece la reale situazione dei redditi e l'abnorme offerta non farà che peggiorare la situazione.
Se ci aggiungi che molta più gente di quanto non si creda non ha ben chiaro quale sarà e dove il suo futuro lavorativo, quindi opta comunque per un affitto magari transitorio capisci di quanto stia perdendo appetibilità il settore a prescindere dal problema alte quotazioni: qui c'è che stiamo perdendo il contatto con la realtà, quella vera. Ma presto questa realtà che ci sembra remota ci arriverà alle pantofole, anzi lo sta già facendo.
La verità è che essere proprietari è percepita come una grana, e fin troppo costosa per quello che è il panorama generale e i proprietari questo lo stanno capendo molto bene. Un acquirente di oggi è un futuro pagatore di costi e tasse, guarda alle prospettive, ai rendimenti sempre minori, comincia ad entrare nell'ottica del domani, anche se dovesse abitarci non è più solo un incantato dall'idea di avere una casa costi quel che costi quando tutto il resto è un disastro.
La paralisi del sistema è solo all'inizio. e francamente non so nemmeno io cosa augurarmi: se un crollo prezzi che intanto argini la frana almeno per quel residenziale che era di lusso nel 2008 ma che con un -50% può essere ancora appetibile (ma non è detto) , oppure il mantenimento di quotazioni attuali e crisi totale di incontro domanda-offerta, che ci illude di non essere già al tracollo economico (se non in tutto l'indotto, ma questo si percepisce meno).
Anche sul fronte tipologie io vedo sempre più una tendenza ad evitare spese di mantenimento ritenute troppo alte, i costi folli di alcuni contesti di lusso non li vuole più nessuno. E se non vogliono pagare i ricchi allora vuol dire che dobbiamo rivedere molte cose...