Real Madrid - Juventus 1-3
Il calcio è lo sport più bello del mondo ma, in certi casi, può essere governato da una congiuntura crudele e beffarda.
La Juventus, nell'infuocata tana del Real Madrid, stava per realizzare la stessa eroica impresa riuscita alla Roma la sera prima all' Olimpico contro il grande Barcellona: vincere di goleada e passare in modo del tutto impensato il turno di Champions League.
Tre gol li aveva già segnati alla frastornata squadra spagnola e ne bastava un quarto che poteva essere comodamente trovato anche nei tempi supplementari ormai incombenti. Invece…Invece la sorte, questa sera avversa ai bianconeri, ha dato un’energica mano al Real per marcare quel golletto che li mettesse al riparo da qualsiasi sorpresa. Un rigore, un malaugurato rigore quando i bianchi di Spagna nemmeno ci credevano più…
Un rigore al 93° minuto, forse generosamente fischiato dall'arbitro, poi segnato da Ronaldo al 97° con una cannonata incredibile ed impossibile da parare dopo che, in campo, più di un giocatore bianconero è andato in escandescenze (con un furibondo Buffon espulso).
Brusco risveglio, fine dei sogni di gloria e manifestazione di sconforto e di disperazione dei giocatori juventini e tra i loro costernati sostenitori.
E, ormai, una quasi una certezza tristemente maturata: il grande portiere della Juventus (forse il più grande della sua gloriosa storia sportiva) Gigi Buffon, mai alzerà, nella sua più che ventennale carriera, una Coppa dei Campioni sopra la sua testa.
Così ha deciso il destino.