E

enzo6

Ospite
La collaborazione tra ai è una cosa normalissima e secondo me importante ,il cliente è soddisfatto e noi ai pure,poi per carità le fregature capitano, però anche nella vita normale se vieni tradito/a cosa fai entri in convento?

Ma ci mancherebbe. Questo non è il problema, peraltro le fregature si prendono anche dai clienti.
Il punto è il modello di business che ogniuno cerca di costruire.
Se svolgi un'attività imprenditoriale parti dal presupposto di essere meglio degli altri concorrenti e, solitamente, non concepisci il principio del fare cartello per lavorare.
Se poi, in barba ai principi iniziali, decidi di collaborare per necessità lo posso ancora comprendere ma per favore non facciamolo passare per la strada del futuro, la panacea di tutti i mali.
Poi comunque saranno i risultati a parlare.[DOUBLEPOST=1371287548,1371287255][/DOUBLEPOST]
Non facciamo guerre di religion :) c'è chi collabora e chi no.

chi collabora riesce meglio a gestire il proprio egoismo mette in atto la tolleranza quando c'è qualcosa che non va, è più aperto a lavorare con colleghi, gli altri preferiscono privilegiare se stessi e le loro abitudini.

Nulla di male, fatti conosciuti, che spiegano tantissime cose.

Ma come fai a contraddirti in una paginetta di 20 righe ?
Come fai a non capire che spesso sono scelte di business le quali non hanno nulla a che vedere con il carattere personale dell'AI ?
 
D

Damiameda

Ospite
Personalmente ho sempre collaborato anche nei periodi di vacche grasse, Enzo ti faccio un esempio se un tuo cliente che ti ritiene il miglior ai nella storia dell'umanità (boooooom) e vuole comprare l'immobile che ha Ponz cosa fai????Naturalmente essendo tu il massimo vuole essere seguito da te .
Racconto di Enzo Biagi " ad un signore anziano sposato con una bellissima e giovane :p donna la quale lo tradisce , un amico domanda perchè continui ad accettare questa situazione, l'anziano gli risponde ; meglio dividere una torta in due che mangiare una mer..a da solo"
 
E

enzo6

Ospite
Personalmente ho sempre collaborato anche nei periodi di vacche grasse, Enzo ti faccio un esempio se un tuo cliente che ti ritiene il miglior ai nella storia dell'umanità (boooooom) e vuole comprare l'immobile che ha Ponz cosa fai????Naturalmente essendo tu il massimo vuole essere seguito da te .
Racconto di Enzo Biagi " ad un signore anziano sposato con una bellissima e giovane :p donna la quale lo tradisce , un amico domanda perchè continui ad accettare questa situazione, l'anziano gli risponde ; meglio dividere una torta in due che mangiare una mer..a da solo"

Non mi sembra che questi sia il pensiero ricorrente che leggevo anni fa.
Cosa peraltro confermata dalla conclusione della storiella di cui sopra, quindi forse c'è altro su cui lavorare. Se poi il ragionamento è che collaboro perchè è la mia unica alternativa per non morire allora e' comprensibile. Tuttavia non si parli di strategia di vendita o essere un AI che ha un buon carattere.
Si tratta solo di istinto di sopravvivenza che porta a questo atteggiamento, atteggiamento che scompare quando il mercato dovesse tornare ad andare bene.
Attenzione che quindi non mi permetto di contestare le decisioni dei singoli ma le motivazioni addotte come se fossero vangelo ed improntate all'altruismo nei rapporti umani.
p.s.:
Infine scusami ma non comprendo la logica per la quale un cliente venga da me a dirmi che vuole comprare un immobile di Ponz.
 
D

Damiameda

Ospite
Infine scusami ma non comprendo la logica per la quale un cliente venga da me a dirmi che vuole comprare un immobile di Ponz.
Forse perchè è da poco che fai l'ai, ti assicuro che ho parecchi clienti che anche a distanza di anni vengono a cercarmi nel momento che hanno bisogno di vendere o acquistare.Quindi la possibilità che chiedano al Ai di "fiducia" per acquistare un immobile che ha un altro ai non è remota.
Rimane comunque il fatto che la collaborazione IO la ritengo importante non per sopravvivere ma per offrire al cliente qualcosa in più , certamente non è il vangelo ognuno di noi è un sigh libero imprenditore e lavora come meglio crede.
 
E

enzo6

Ospite
Forse perchè è da poco che fai l'ai, ti assicuro che ho parecchi clienti che anche a distanza di anni vengono a cercarmi nel momento che hanno bisogno di vendere o acquistare.Quindi la possibilità che chiedano al Ai di "fiducia" per acquistare un immobile che ha un altro ai non è remota.
Rimane comunque il fatto che la collaborazione IO la ritengo importante non per sopravvivere ma per offrire al cliente qualcosa in più , certamente non è il vangelo ognuno di noi è un sigh libero imprenditore e lavora come meglio crede.

Personalmento non metto in dubbio le vs.decisioni in merito a strategie di vendita, sono la prima persona disposta a cercare di capire.
Tuttavia quando leggo che certe cose si fanno (passami l'iperbole) per spirito cristiano mi viene da sorridere. Sono solo affari.
Resta comunque il fatto che la stragrande maggioranza dei colleghi che oggi collaborano lo fanno per necessità economica, salvo poi guardarsi in cagnesco passata la bufera.
Se poi mi dite che questo metodo funziona sono contento di avere torto nel non averlo ancora usato.
 

Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
Condividere è una attitudine psicologica che presuppone una solidità interiore.

Condivido Ponz:
oggi capita a me domani a te,
mentre per molti collaborare vuol dire perdere e non trovare, un occasione per guadagnare.


Per tornare al post iniziale di Ghiga64,
Se presenti dei tuoi acquirenti, perché non provare a mettere un vincolo temporale?
Ovvero:

io condivido con te il contatto di un mio acquirente con cui tu, potrai fare affari nei prossimi dodici mesi riconoscendomi la provvigione.
Scaduti i dodici mesi esso sarà un tuo cliente come un altro..
 

Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
Con i patti chiari prima infatti, zero problem. L'altro può rifiutarsi però, nel caso e declinare l'offerta.

In un mercato degli acquirenti, dove questi girano e girano, quanto è da furbi chieder vincoli o accettarne quando l'acquirente rimane comunque libero di fare quello che vuole? ;)

Io non te lo rubo di certo, ma cosa accade non solo se mi contatta da solo (abbiamo già analizzato) ma nel caso il tuo acquirente "reserved" contatta un collega che collabora con me su un mio immobile?

;)
 

Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
In un mercato degli acquirenti, dove questi girano e girano, quanto è da furbi chieder vincoli o accettarne quando l'acquirente rimane comunque libero di fare quello che vuole? ;)

Io non te lo rubo di certo, ma cosa accade non solo se mi contatta da solo (abbiamo già analizzato) ma nel caso il tuo acquirente "reserved" contatta un collega che collabora con me su un mio immobile?

Ponz nel tuo sito hai il database di clienti che cercano casa.
se li dentro trovo un cliente interessante per me, non potremmo comportarci come con gli immobili e i relativi fogli visita?

Ti chiedo gli estremi e mi vincolo a riconoscerti la tua quota di provvigione in caso di vendita di un qualsiasi immobile a tuo cliente in cui io sia presente al rogito.

Se al rogito compare (anche) la mia agenzia, io sono tenuto a versarti quanto dovuto, in quanto ho beneficiato del tuo intervento anche se il cliente di sua sponte si è presentato da un collega per comprare un mio immobile condiviso. STOP


PS
Ovviamente non sono il tipo che vende i tuoi contatti per 500€ altrimenti al terzo strike sarei fuori dal giro...
 

Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
Per inciso io sono il fautore dei due database nazionali:
Quello delle case da vendere e quello degli acquirenti.

Se io non avessi nessuna casa e nessun cliente potrei lavorare lo stesso, basterebbe prendere 20 nominativi di case (vincolandomi a riconoscere a ciascun acquisitore di case la propria quota in caso di vendita) e 50 nominativi di clienti (vincolandomi a riconoscere a ciascun acquisitore di clienti la propria quota in caso di vendita)

per esempio:
33% a chi ci mette casa
33% a chi ci mette l'acquirente
34% a me che ci metto il nesso causale

un cliente è come un pacchetto di azioni del Nasdaq:
ha un sicuramente valore nominale ma è estremamente volatile ed il suo valore reale lo scopri solo quando lo incassi.


Ovviamente IMHO
 

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