Esiste un elemento intangibile a cui nel nostro paese nessuno sembrerebbe dar credito e che è l'elemento fondamentale del lavoro di un agente immobiliare: la capacità di vendere, la sua sapienza nel condurre una trattativa e nel saperla chiudere.
La capacità di vendere è uno dei requisiti fondamentali per mandare avanti un’impresa, e sono assolutamente d’accordo sul fatto che comanda il mercato.
Quindi se un AI riesce a farsi pagare 10K su 45k€ complessivi sganciati dal cliente (come nell’esempio fatto prima da Pyer) buon per lui, chapeau.
Il problema sorge quando le assurde pretese di un AI fanno franare una trattativa scoraggiando il potenziale venditore o acquirente.
Perché su un determinato immobile in mandato l’AI acquisisce un monopolio di trattativa, e il cliente è legato mani e piedi alle sue richieste.
Se stessi comprando un telefono e X me lo vende al doppio del mercato io non vado da X e mi rivolgo altrove per l’acquisto.
Con l’immobile che scelgo e trovo adatto alle mie esigenze non posso fare questo ragionamento essendo vincolato all’AI per legge fin dal primo incontro.
Comunque confido nelle capacità del mercato di premiare chi offre qualità a prezzo congruo, e spazzare via il resto.