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La notte sogni di andare in Ferrari, il giorno cammini con una Panda (usata)Io uno simile: "la casa dei tuoi sogni non esiste.... e se esistesse non te la potresti permettere"
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La notte sogni di andare in Ferrari, il giorno cammini con una Panda (usata)Io uno simile: "la casa dei tuoi sogni non esiste.... e se esistesse non te la potresti permettere"
Se forzi un ragionamento in eccesso hai per forza ragione, ma non è così, nella realtà e chi fa questo mestiere da tempo lo sa, chi non lo fa da tempo, no.
Certo è che se uno ha bisogno di due camerine separate perchè ha un figlio maschio e una femmina in età ormonale e gli fai vedere un bi-camere o se gli serve un immobile con accessi agevoli per una persona anziana e lo porti a vedere un terzo piano senza ascensore sei scemo, e c'è chi lo fa, ma c'è ance chi sfoga la delusione addossandone la colpa all'agente per eccesso contrario.
Una volta portai a vedere una casa una coppia su LORO richiesta specifica,vista sul sito dove la scheda descriveva perfettamente la situazione, e senza voler avere ulteriori dettagli per telefono (che incoraggiamo a chiedere) volle subito un appuntamento... quando arrivammo all'immobile si lamentò che doveva avere una camera in più quando a
la scheda parlava di tre camere...
Insisteva molto col marito, la signora, di aver letto 3 camere, me io avevo la scheda in mano... 2 camere però tacei perchè avevo un ragazzo in affiancamento e mi scusai per il disservizio e per non aver insistito nel dare l'informazione.
Sicuramente la signora si sarà lamentata poi dell'incapacità dell'agente immobiliare (me).
Per questo noi diamo moltissime informazioni sul sito e di solito prima di fare visite facciamo consulenze in ufficio dove analizziamo prima a fondo cosa vedere e cosa no ...
Insomma, il mondo è complicato.
Quindi in parte c'è anche da dire questo: che gli a.i specie in certe realtà si sono trovati a proporre calze a rete in un villaggio di talebani. Ora il problema fondamentale però è fino a che punto è idiota l'Agenti Immobiliari a stressare la gente con case che non vuole comprare e fino a che punto invece non è colpa sua perché fa quel che può, dato che è sempre più palese che c'è un corto circuito prezzi-tipologie che non risponde più da un pezzo alla richiesta media della clientela. Questo è, oltre all'atteggiamento molesto di certi Agenti Immobiliari, l'altro punto fondamentale su cui fare qualche riflessione.
Questa non l'ho capita, non abbiamo ancora messo le ruote alle case, anche se il mio prossimo lavoro dopo i 50 anni sarà vendere camper e roulotte. Noi vendiamo le stesse case del posto, non diverse. Diciamo invece di come sono cambiate le abitudini delle famiglie. Proprio sabato ho fatto vedere un immobile importante ad una famigliola la quale era dubbiosa del fatto che non sapeva dove sistemare la flotta di amici nel caso si fermassero a cena. Il terrazzo è perfetto ma in caso di pioggia? GrrQuindi in parte c'è anche da dire questo: che gli a.i specie in certe realtà si sono trovati a proporre calze a rete in un villaggio di talebani.
Mi stai dando ragione ma non intendevo quello, però apprezzo il gesto ma essendo immeritato, devo rifiutare.Sono sempre più convinta che Ponz ha ragione da vendere, la nostra capacità è di vendere quello che abbiamo, riuscire a portarlo dalla nostra parte. Arduo lavoro.
Si diciamo che è molto difficle, sopratutto perchè noi non possiamo che sapere quello che lui ci dice, e di conseguenza ci basiamo su quello. Quindi andrebbe prima valutato (corso di 25 ore) pesato (corso di 78 ore) e dopo il pagellino bla bla blaIo intendevo dire che il nostro lavoro è anche capire cosa possa andare bene al cliente anche se lui pensa non sia così o magari non ci pensa proprio... e proporglielo.
quando arrivano spesso sono "vergini", dopo poco capiscono cosa davvero offre il mercato per le loro possibilità e poi diventano o acquirenti o locatori o rinunciano.
Se ci fosse il lavoro non parleremmo di queste cose.
Questa non l'ho capita, non abbiamo ancora messo le ruote alle case, anche se il mio prossimo lavoro dopo i 50 anni sarà vendere camper e roulotte. Noi vendiamo le stesse case del posto, non diverse. Diciamo invece di come sono cambiate le abitudini delle famiglie. Proprio sabato ho fatto vedere un immobile importante ad una famigliola la quale era dubbiosa del fatto che non sapeva dove sistemare la flotta di amici nel caso si fermassero a cena. Il terrazzo è perfetto ma in caso di pioggia? Grr
Poi mil ci sta che che il cliente oggi, proprio in rapporto allo sforzo economico cerchi il meglio. Ma bisognerebbe avere la capacità di entrare in quella testolina e capire veramente le esigenze, ma quelle vere, non fatte di "la mia amica ha la taverna e ci mette il gatto". Io voglio avere il gatto ma questa casa non ha lo sfogo!!!!!! Chiaro il senso di quello che voglio dire? Io proporrei di vivere una settimana con questi clienti per capire esattamente le esigenze che hanno dopo di che valutare nella mia rosa di appartamenti quale proporre. Sono sempre più convinta che Ponz ha ragione da vendere, la nostra capacità è di vendere quello che abbiamo, riuscire a portarlo dalla nostra parte. Arduo lavoro.
Eh, già. Il problema infatti è proprio questo: che le case non hanno le ruote e non le puoi imbarcare in un container , ma devi smerciarle qua. E qui casca l'asino.
Sul discorso clienti non sono pienamente d'accordo...i clienti sono spesso strani, questo è vero.
Però è anche vero che se uno fa una media o vive in mezzo a dei pazzi, oppure statisticamente molti sono persone normali, che comprano cose normali.
L'esuberante certo c'è, ma non è la norma. Certo ci sarà pure quello che entra da Bulgari con cinque euro in tasca ma credo che questo sia un campione poco rappresentativo, per intenderci.
Così accade in tutti i settori commerciali.
Solo che tutti i settori commerciali si adeguano alle esigenze dei clienti, mentre quello cui abbiamo assistito negli ultimi anni nel nostro settore è esattamente l'inverso.
Non è vero che le famiglie sono cambiate chissà quanto. Le famiglie sono sempre le stesse e cercano le stesse cose ed è il motivo per cui ho sempre insistito sul fatto che introdurre tipologie architettoniche abitative molto diverse da quelle a cui la media della gente è abituata e richiede si sarebbe rivelato una catastrofe.
E così infatti è stato, perché si è erroneamente pensato di poter "addomesticare" la gente. In certi casi funziona, in altri no. E per gli immobili non ha funzionato.
Io non pretendo né di dare soluzioni né di saperne di più di chi con la realtà dei clienti ci fa i conti tutti i giorni. Dico solo che forse una sana autocritica di sistema può aiutare, prima che il sistema fagogiti tutti quelli che ci operano acriticamente dentro.
Sono sempre più convinta che Ponz ha ragione da vendere, la nostra capacità è di vendere quello che abbiamo, riuscire a portarlo dalla nostra parte. Arduo lavoro.
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