Mil

Membro Senior
Se forzi un ragionamento in eccesso hai per forza ragione, ma non è così, nella realtà e chi fa questo mestiere da tempo lo sa, chi non lo fa da tempo, no. :)

Certo è che se uno ha bisogno di due camerine separate perchè ha un figlio maschio e una femmina in età ormonale e gli fai vedere un bi-camere o se gli serve un immobile con accessi agevoli per una persona anziana e lo porti a vedere un terzo piano senza ascensore sei scemo, e c'è chi lo fa, ma c'è ance chi sfoga la delusione addossandone la colpa all'agente per eccesso contrario.

Una volta portai a vedere una casa una coppia su LORO richiesta specifica,vista sul sito dove la scheda descriveva perfettamente la situazione, e senza voler avere ulteriori dettagli per telefono (che incoraggiamo a chiedere) volle subito un appuntamento... quando arrivammo all'immobile si lamentò che doveva avere una camera in più quando a
la scheda parlava di tre camere... :)

Insisteva molto col marito, la signora, di aver letto 3 camere, me io avevo la scheda in mano... 2 camere :) però tacei perchè avevo un ragazzo in affiancamento :) e mi scusai per il disservizio e per non aver insistito nel dare l'informazione.

Sicuramente la signora si sarà lamentata poi dell'incapacità dell'agente immobiliare (me).

Per questo noi diamo moltissime informazioni sul sito e di solito prima di fare visite facciamo consulenze in ufficio dove analizziamo prima a fondo cosa vedere e cosa no ...

Insomma, il mondo è complicato. :)

Ponz, la media degli agenti immobiliari non non è costituita da te che informi e fai consulenza, ma da una miriade di accalappiatori specie affiliati a noti marchi commerciali che come mosche fastidiose insidiano i clienti. Stretegie di mercato, per carità.
Detto questo c'è anche da dire che molto dipende da quel che offre il mercato e spesso gli agenti come in qualunque altro settore devono offrire e presentare la mercanzia che hanno a disposizione, in assenza totale della merce che è più richiesta..
Quello che sta succedendo negli ultimi anni e che ha portato al blocco pressochè totale del sistema è che gli acquirenti (sognatori, rompimaroni e squattrinati quanto vuoi ma pur sempre l'80% della normalità statistica dei cervelli umani) cercano cose tutto sommato "normali" che il mercato però per strani meccanismi non offre più da tempo.
Quindi in parte c'è anche da dire questo: che gli a.i specie in certe realtà si sono trovati a proporre calze a rete in un villaggio di talebani.
Ora il problema fondamentale però è fino a che punto è idiota l'Agenti Immobiliari a stressare la gente con case che non vuole comprare e fino a che punto invece non è colpa sua perché fa quel che può, dato che è sempre più palese che c'è un corto circuito prezzi-tipologie che non risponde più da un pezzo alla richiesta media della clientela. Questo è, oltre all'atteggiamento molesto di certi Agenti Immobiliari, l'altro punto fondamentale su cui fare qualche riflessione.
 

Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
Mah, io vedo che i colleghi di norma lavorano meglio di me, non peggio... quei pochi che lavorano peggio tendo a tagliarli fuori e a farli stare con i loro degni compari. :)

Quindi in parte c'è anche da dire questo: che gli a.i specie in certe realtà si sono trovati a proporre calze a rete in un villaggio di talebani. Ora il problema fondamentale però è fino a che punto è idiota l'Agenti Immobiliari a stressare la gente con case che non vuole comprare e fino a che punto invece non è colpa sua perché fa quel che può, dato che è sempre più palese che c'è un corto circuito prezzi-tipologie che non risponde più da un pezzo alla richiesta media della clientela. Questo è, oltre all'atteggiamento molesto di certi Agenti Immobiliari, l'altro punto fondamentale su cui fare qualche riflessione.

Sicuramente c'è anche questo fenomeno da tenere di conto... ma è un nuovo tema. Applicato al mio discorso diverrebbe un semplice ridimensionamento fisiologico: quando arrivano spesso sono "vergini", dopo poco capiscono cosa davvero offre il mercato per le loro possibilità e poi diventano o acquirenti o locatori o rinunciano. :)

Se ci fosse il lavoro non parleremmo di queste cose. :)
 

Rosa1968

Membro Storico
Quindi in parte c'è anche da dire questo: che gli a.i specie in certe realtà si sono trovati a proporre calze a rete in un villaggio di talebani.
Questa non l'ho capita, non abbiamo ancora messo le ruote alle case, anche se il mio prossimo lavoro dopo i 50 anni sarà vendere camper e roulotte. Noi vendiamo le stesse case del posto, non diverse. Diciamo invece di come sono cambiate le abitudini delle famiglie. Proprio sabato ho fatto vedere un immobile importante ad una famigliola la quale era dubbiosa del fatto che non sapeva dove sistemare la flotta di amici nel caso si fermassero a cena. Il terrazzo è perfetto ma in caso di pioggia? Grr

Poi mil ci sta che che il cliente oggi, proprio in rapporto allo sforzo economico cerchi il meglio. Ma bisognerebbe avere la capacità di entrare in quella testolina e capire veramente le esigenze, ma quelle vere, non fatte di "la mia amica ha la taverna e ci mette il gatto". Io voglio avere il gatto ma questa casa non ha lo sfogo!!!!!! Chiaro il senso di quello che voglio dire? Io proporrei di vivere una settimana con questi clienti per capire esattamente le esigenze che hanno dopo di che valutare nella mia rosa di appartamenti quale proporre. Sono sempre più convinta che Ponz ha ragione da vendere, la nostra capacità è di vendere quello che abbiamo, riuscire a portarlo dalla nostra parte. Arduo lavoro.
 

Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
Sono sempre più convinta che Ponz ha ragione da vendere, la nostra capacità è di vendere quello che abbiamo, riuscire a portarlo dalla nostra parte. Arduo lavoro.
Mi stai dando ragione ma non intendevo quello, però apprezzo il gesto :D ma essendo immeritato, devo rifiutare. :D

Io intendevo dire che il nostro lavoro è anche capire cosa possa andare bene al cliente anche se lui pensa non sia così o magari non ci pensa proprio... e proporglielo. :)
 

Rosa1968

Membro Storico
Io intendevo dire che il nostro lavoro è anche capire cosa possa andare bene al cliente anche se lui pensa non sia così o magari non ci pensa proprio... e proporglielo.
Si diciamo che è molto difficle, sopratutto perchè noi non possiamo che sapere quello che lui ci dice, e di conseguenza ci basiamo su quello. Quindi andrebbe prima valutato (corso di 25 ore) pesato (corso di 78 ore) e dopo il pagellino bla bla bla
 

Mil

Membro Senior
quando arrivano spesso sono "vergini", dopo poco capiscono cosa davvero offre il mercato per le loro possibilità e poi diventano o acquirenti o locatori o rinunciano. :)

Se ci fosse il lavoro non parleremmo di queste cose. :)

Ponz, forse solo io ho degli amici agenti sfigati, perché questi clienti "verginelli" per loro costituiscono la norma e non si adattano affatto a quello che "davvero offre il mercato", spesso proprio perché qualche loro amico, parente collega nel fare così nel recente passato oggi si trova in braghe di tela. E non è un problema economico, spesso anzi quelli con maggiori disponibilità sono proprio quelli più esigenti e titubanti, per cui non si arriva mai a buone conclusioni. E frequentemente questi aspiranti compratori non diventano né acquirenti né locatori, purtoppo, perché magari una casa ce l'hanno già e devono solo cambiare per mutate esigenze.
E' piuttosto l'agenzia, a rimanere con un pugno di mosche in mano.
Ecco perché uno dei miei amici sta seriamente tentando di cambiare lavoro entro la fine dell'anno, frequentando non so bene che diavolo di corso.
Poi certo, io non sono un oracolo e il mio sarà un caso. Però mi capita di vedere che la voragine tra domanda e offerta sta realmente sprofondando e questo non è un vantaggio né per gli Agenti Immobiliari né per i venditori.
Per questi ultimi le problematiche ci sono, similmente: anche loro non vendendo credono di trovare la famigliola italiana "bene" disposta a pagare un botto di affitto, ma la realtà è purtoppo molto diversa e quindi spesso l'immobile finisce per rimanere sfitto e molto a lungo.
Qui il problema c'è e gli Agenti Immobiliari sono in mezzo alla tempesta come non mai. A me viene il dubbio che l'aver fatto per troppo tempo da "promoter" e non certo da "mediatori", quindi con una connotazione molto diversa, ora si stia rivelando un grosso boomerang.
ma spero di sbagliarmi.
 

Mil

Membro Senior
Questa non l'ho capita, non abbiamo ancora messo le ruote alle case, anche se il mio prossimo lavoro dopo i 50 anni sarà vendere camper e roulotte. Noi vendiamo le stesse case del posto, non diverse. Diciamo invece di come sono cambiate le abitudini delle famiglie. Proprio sabato ho fatto vedere un immobile importante ad una famigliola la quale era dubbiosa del fatto che non sapeva dove sistemare la flotta di amici nel caso si fermassero a cena. Il terrazzo è perfetto ma in caso di pioggia? Grr

Poi mil ci sta che che il cliente oggi, proprio in rapporto allo sforzo economico cerchi il meglio. Ma bisognerebbe avere la capacità di entrare in quella testolina e capire veramente le esigenze, ma quelle vere, non fatte di "la mia amica ha la taverna e ci mette il gatto". Io voglio avere il gatto ma questa casa non ha lo sfogo!!!!!! Chiaro il senso di quello che voglio dire? Io proporrei di vivere una settimana con questi clienti per capire esattamente le esigenze che hanno dopo di che valutare nella mia rosa di appartamenti quale proporre. Sono sempre più convinta che Ponz ha ragione da vendere, la nostra capacità è di vendere quello che abbiamo, riuscire a portarlo dalla nostra parte. Arduo lavoro.

Eh, già. Il problema infatti è proprio questo: che le case non hanno le ruote e non le puoi imbarcare in un container , ma devi smerciarle qua. E qui casca l'asino.
Sul discorso clienti non sono pienamente d'accordo...i clienti sono spesso strani, questo è vero.
Però è anche vero che se uno fa una media o vive in mezzo a dei pazzi, oppure statisticamente molti sono persone normali, che comprano cose normali.
L'esuberante certo c'è, ma non è la norma. Certo ci sarà pure quello che entra da Bulgari con cinque euro in tasca ma credo che questo sia un campione poco rappresentativo, per intenderci.
Così accade in tutti i settori commerciali.
Solo che tutti i settori commerciali si adeguano alle esigenze dei clienti, mentre quello cui abbiamo assistito negli ultimi anni nel nostro settore è esattamente l'inverso.
Non è vero che le famiglie sono cambiate chissà quanto. Le famiglie sono sempre le stesse e cercano le stesse cose ed è il motivo per cui ho sempre insistito sul fatto che introdurre tipologie architettoniche abitative molto diverse da quelle a cui la media della gente è abituata e richiede si sarebbe rivelato una catastrofe.
E così infatti è stato, perché si è erroneamente pensato di poter "addomesticare" la gente. In certi casi funziona, in altri no. E per gli immobili non ha funzionato.
Io non pretendo né di dare soluzioni né di saperne di più di chi con la realtà dei clienti ci fa i conti tutti i giorni. Dico solo che forse una sana autocritica di sistema può aiutare, prima che il sistema fagogiti tutti quelli che ci operano acriticamente dentro.
 
E

enzo6

Ospite
Eh, già. Il problema infatti è proprio questo: che le case non hanno le ruote e non le puoi imbarcare in un container , ma devi smerciarle qua. E qui casca l'asino.
Sul discorso clienti non sono pienamente d'accordo...i clienti sono spesso strani, questo è vero.
Però è anche vero che se uno fa una media o vive in mezzo a dei pazzi, oppure statisticamente molti sono persone normali, che comprano cose normali.
L'esuberante certo c'è, ma non è la norma. Certo ci sarà pure quello che entra da Bulgari con cinque euro in tasca ma credo che questo sia un campione poco rappresentativo, per intenderci.
Così accade in tutti i settori commerciali.
Solo che tutti i settori commerciali si adeguano alle esigenze dei clienti, mentre quello cui abbiamo assistito negli ultimi anni nel nostro settore è esattamente l'inverso.
Non è vero che le famiglie sono cambiate chissà quanto. Le famiglie sono sempre le stesse e cercano le stesse cose ed è il motivo per cui ho sempre insistito sul fatto che introdurre tipologie architettoniche abitative molto diverse da quelle a cui la media della gente è abituata e richiede si sarebbe rivelato una catastrofe.
E così infatti è stato, perché si è erroneamente pensato di poter "addomesticare" la gente. In certi casi funziona, in altri no. E per gli immobili non ha funzionato.
Io non pretendo né di dare soluzioni né di saperne di più di chi con la realtà dei clienti ci fa i conti tutti i giorni. Dico solo che forse una sana autocritica di sistema può aiutare, prima che il sistema fagogiti tutti quelli che ci operano acriticamente dentro.

Mi sembra stai facendo una critica alle nuove costruzioni che sono solo minima partte del venduto/vendibile.
I problemi ci sono anche sull'usato dove la clientela è abituata a certe tradizionali modalità costruittive.
Quindi non sono certo sia dipendente da quanto indichi ma soprapattutto da mercato e dalla ingente quantità immobili in vendita.
 
E

enzo6

Ospite
Sono sempre più convinta che Ponz ha ragione da vendere, la nostra capacità è di vendere quello che abbiamo, riuscire a portarlo dalla nostra parte. Arduo lavoro.

Temo che hai toccato un punto fondamentale della ns. professione anche se non mi trova d'accordo con te.
Con le nuove tecnologie web il cliente è informatissimo anche prima di vedere la casa, conosce i prezzi di mercato, puo fare ricerche per zona quindi la figura del tradizionale AI che vende l'appartamento soprattutto in base alle sue capacità tenderà ad avere sempre minore importanza (forse resterà importante per le nuove costruzioni dove vendi sulla carta).
L'unica cosa importante sarà offrire l'adeguato rapporto qualità/prezzo al cliente unitamente ad una sana professionalità che ti consenta di condurre correttamente la trattativa e successivi passaggi.
 

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