Non hai torto, in parte sono un venduto. Diciamo che mi sono ravveduto abbastanza subito, però, un po' perchè me lo potevo permettere, un po' perchè ho capito che se parti male poi è difficile ricostruirsi una verginità e questo mi ha salvato parzialmente la reputazione. Però per me è più facile, io non mangio sulle compravendite, o meglio fino a un certo punto.
Certo, gli Agenti Immobiliari non avevano la stessa possibilità, lo capisco, me ne rendo conto.
Non sono un fustigatore, solo dico che bisognava creare un fronte critico comune e non ci siamo riusciti, abbiamo dato il settore alla finanza che poi ci ha scaricato dopo averci illuso un po' tutti. Forse siamo ancora in tempo per non perdere completamente la poca, rimanente credibilità. Non pretendo di essere il lume della ragione di nessuno, ovviamente...
Bene.
Quindi "non fustigatore" dimmi...cosa proporresti per salvaguardare quel che rimane della nostra credibilità?
...perchè ho la netta sensazione che le decisioni che non prendiamo come categoria e la direzione che non diamo al settore apra inevitabilmente le porte a chi brama di poter decidere per noi e per il settore...e non è detto che colui che si assumerà l'onere di farlo voglia prendere decisioni a noi o al settore favorevoli...
Personalmente ritengo che il rapporto tra numero di operatori e numero di compravendite non possa che portare ad un ridimensionamento.
Ritengo anche che chi (non porto l'esempio solo mio perchè sarei tacciato di autocelebrazione inopportuna e inutile) come il buon Boschini e altri presenti anch'essi sul forum, ha voluto e saputo destreggiarsi ed adeguarsi ad un mercato in evoluzione e soggetto a grandi cambiamenti, i suoi risultati probabilmente a casa li ha portati...eccome...
Personalmente offro ai miei clienti un servizio che va ben oltre la normale compravendita immobiliare, seguo ogni aspetto dei loro affari e li tutelo fornendo loro consulenze che vanno da quella legale a quella fiscale avvalendomi di collaboratori selezionati tra i migliori professionisti nei rispettivi settori.
Ho lavorato sino alla seconda metà del pomeriggio della vigilia di Natale per assicurarmi che l'operazione che stò costruendo con un cliente gli permetta di realizzare la miglior e più sicura rendita possibile e da domani pomeriggio ricomincio.
Vado in montagna e mi porto il lavoro...
La sera quando rientro non ho finito, non chiudo bottega e non ci penso più, anzi, penso a loro e a come soddisfarli ancora di più di quanto abbia potuto fare durante il giorno.
Pensate che dopo tutto questo la gente non si accorga di quanto da voi fatto?
Pensate che non vi paghino la provvigione a volte anche sottolineandola con dei ringraziamenti?
Pensate che non vi inviino alla prima occasione i loro amici o parenti?
...poi giro per uffici e incontro e chiacchiero con colleghi...e lì mi deprimo...
...un'orda di zombi che procedono per inerzia trascinando i passi,
conosco gente che ha trascorso gli ultimi mesi giocando a solitario sul pc, quando fanno qualcosa la fanno senza nemmeno sapere cosa e perchè la stanno facendo, non hanno più voglia ma quel che è peggio, non hanno più sogni.
Allora dimmi se hai qualcosa da dire, proponi e sarai ascoltato...ma fallo ora perchè tra x tempo potresti non avere più un pubblico.
Quelli che si saranno mossi e avranno saputo comprendere il momento e adeguarsi si saranno guadagnati sul campo lo status di professionisti e nessuno li chiamerà più ausiliari del commercio, per gli altri potrebbe essere tardi...e questo non può essere certo un bene (la perdita di professionalità e di forza lavoro non può certo creare benessere, in nessun settore), nemmeno per coloro che saranno cresciuti ancora e che avranno trattato la crisi come opportunità.