Ragazzi non prendiamoci in giro, noi scusate io faccio gli interessi del cliente, ma ovviamente faccio anche i miei!! Certo compatibilmente con quelli di chi ho davanti secondo della situazione!! Non lavoro gratis per nessuno e non sono il Salvatore della patria! Quello che trovo strano è su troise che a quello che ho letto da ponz, ma nn da Antonio che voglia imporre quanto chiedere di provvigione al cliente di ponz ( ditemi se sbaglio!) e su ponz che lavora con mandati in non esclusiva che spero nn voglia dire verbali (che ancora peggio) e poi parla di collaborazione e sinceramente con me nn collaborerebbe mai ! Ho sempre e solo lavorato con incarichi in esclusiva e penso sia solo perdere tempo con altri tipi di mandati,che garantiscono poco i professionisti di questo lavoro , perchè scusa ponz, ma se devi investire in pubblicità per un mandato in non esclusiva e poi te lo vende qualcun altro non hai buttato i soldi? O peggio se ti porto un cliente che vuole concludere un affare con un tuo mandato in non esclusiva e il tuo cliente dice l' ho già venduto, non è perdere soldi , collega e cliente? Se dovessi prendere incarichi in non esclusiva avrei domani 200 immobili che ci vuole dove è la bravura?
Si chiama mediazione, è regolata dal codice civile ed è il sistema con cui lavora anche Antonio, sulla maggioranza di immobili e con il quale lavora la maggioranza dei mediatori in italia.
La bravura è nel vendere e far comprare anche in questi periodi, se ci riesci, dov'è l'incapacità?
Se ci riuscissi senza pubblicità? Mica tutti gli immobili che ho vanno in pubblicità... si possono gestire i contatti, proporre telefonicamente... ma devo davvero rispondere su queste domande?
Io investo in pubblicità con economie di scala possibili perchè siamo tanti, facciamo pubblicità ognuno su media differenti e essendo tutti in una rete, il cliente mio finisce al 60% per comprare una casa di altri
, ma poi scusate, che obiezione è "investi in pubblicità su immobili non in esclusiva"? Ma stiamo scherzando ?
Cosa c'entra? E inoltre, è davvero una obiezione sensata, nel mondo della mediazione?
Direi di non proseguire su questa argomentazione che riterrei superata.
Antonio fa come gli pare, io dico ai clienti le conseguenze del comportamento di Antonio, e se sono conseguenze ammesse e accettate dal cliente: tutto ok.
I miei interessi li difendo difendendo quelli dei clienti, un cliente che fidandosi di me rinuncia a possibili conclusioni mi costa di più dei 2mila euro che non riscuoterò deludendolo (se lo deludo, eh?).
Mettendola su un piano di parità di "marketing", Antonio, collaborando con altri può difendere gli interessi del cliente, se difende i propri SOPRA quelli del cliente è bene che il cliente lo sappia, visto che la sua campagna sottintende che invece lui li protegge più degli altri, prendendendo l'1% (che applicato su 0 fa 0, sia di provvigione che di "risparmio"), tutto qua.
Abbiamo più incarichi in esclusiva di Antonio ma non mi sento migliore di lui per questo, e sopratutto, collaboro perchè l'importante è far vendere e far comprare, secondo me, lasciando libero ognuno da importanza a quello che vuole.
Ripeto: lui fa come gli pare con il suo, se però vuole che anche gli altri lavorino alle sue condizioni, le conseguenze, per il cliente, sono quelle che sono ed è bene lo si sappia.
Semplice marketing, lui può farlo e io no?
(Vediamo se così la si fa passare)
Tra l'altro io espongo fatti accaduti e che accadranno, non fumo di campagne qualsiasi, quindi è bene che il cliente sia consapevole della scelta, se lo è: zero problemi.
La cosa incredibile, colleghi, è che valutate il comportamento di Antonio corretto e il mio, che è normale ed è il lavoro che dovremmo svolgere tutti, scorretto per i motivi più disparati (mi rivolgo ai soliti, con i quali non ho mai legato, a dire il vero).
Le direttive aziendali sulla pelle altrui vanno bene quando la pelle altrui è d'accordo, se non lo è o si fida di te senza sapere bene cosa fa, allora non la vediamo nello stesso modo.
Io penso che una persona voglia vendere casa, e quindi cerco di fargliela vendere, quando sono nella situazione in cui è Antonio ora, mi comporto diversamente, lui è libero di fare come vuole, ma chi difende gli interessi del cliente è palese, a me basta passi il messaggio (marketing).
Mi auguro che quelli che gridano allo scandalo contro di me, passino sempre più spesso da situazioni in cui incontreranno colleghi che si comportano come Antonio con il suo cliente e con me, oggi, con e senza esclusive
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Mi farebbe sorridere se non ci fosse da piangere, e ritengo di dover abbandonare questo forum velocemente perchè ho già perduto almeno due ore di lavoro su un tema così palese e scontato come questo, dovendo giustificare il MIO comportamento
e avrei da lavorare su altre cose, capisco il senso di comunità, le antipatie congenite (io e Antonello non ci siamo mai andati a genio) e la difesa del gruppo, ma credo di non avere la pazienza di accettarlo, nel caso.
Torno a commentare solo l'aspetto dei portali, che vedo più utile, comunque me la sono cercata, la prossima volta imparo.