Carlo Garbuio

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Agente Immobiliare
"Il prezzo di mercato scaturisce dalla negoziazione fra venditore e acquirente, influenzati a loro volta dall'attività del soggetto finanziatore.
brutta partenza ... vuol dire che pago in funzione di quanto mi finanziano?
domanda e offerta non sono libere ;)

riporto una tua affermazione che condivido
VALORE DI MERCATO
Il valore di mercato è l’importo stimato al quale un determinato immobile può essere compravenduto alla data della stima, posto che l’acquirente e il venditore hanno operato in modo indipendente, non condizionato e nel proprio interesse, dopo un’adeguata attività di marketing durante la quale entrambe le parti hanno agito con eguale capacità, con prudenza e senza alcuna costrizione.

la vedi la differenza?
e l'importanza di condividere un significato ai termini che si usano?
inevitabili quindi gli equivoci ... utilizzare metodi diversi ... arrivare a risultati diversi ... e quello che ci rimette è il mercato che diventa sempre più torbido perchè non c'è un punto di riferimento
 

Carlo Garbuio

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Per ipotizzare la domanda, il valutatore stima il numero di potenziali utilizzatori di un particolare tipo di immobile, il loro potere d'acquisto, le loro inclinazioni e preferenze. Al fine di analizzare l'offerta, il valutatore studia i beni invenduti o non occupati così come quelli in fase di costruzione, conversione e in progettazione. Cambiamenti in ciascuno di questi fattori possono causare una variazione nei prezzi dell'immobile in analisi e in quelli degli immobili confrontabili."

molti aspetti non mi convincono di questa affermazione che, per essere commentata adeguatamente, dovrebbe essere inserita nel contesto del capitolo, del tema, del libro ...

come e perchè devi ipotizzare una domanda?
già è fatica rilevare i prezzi e le compravendite, figuriamoci analizzare
gli immobili inoccupati: come fai?
gli immobili invenduti: come fai a conoscerli tutti (non tutti hanno il cartello vendesi, non tutti passano per le agenzie ...) ... perchè quelli simili devi pur inserirli in un contesto completo per analizzarli
gli immobili in costruzione: questi si vedono
gli immobili in conversione: e come fai? vedi l'immobile in costruzione e interpelli costruttore e progettista per capire in cosa verrà convertito?
gli immobili in progettazione: come fai? ti rivolgi agli studi professionali locali? li passi tutti? alcuni? come li scegli?

possono causare variazioni di prezzi dell'immobile in analisi e degli immobili confrontabili?
Tutto può essere ma:
immobile in analisi: Se l'immobile in analisi ha un prezzo non si valuta, potrà variare (eventualmente) il valore, non il suo prezzo
immobili confrontabili:
il prezzo è un dato storico, che si rileva e non si deve prevedere ma rilevare ;)
se non lo posso prevedere non possono neppure prevederne l'influenza di uno o più fattori ;)
valutazione immobiliare: solitamente la valutazione è richiesta al presente (Quanto vale l'immobile) o al passato (Quanto valeva) ... è possibile pure quella futura ma è molto meno diffusa, anche su questa bisogna essere trasparenti e fondare le proprie previsioni su dati certi reali ed attuali. Non puoi valutare a €/mq futuri e ipotetici (già non sono attendili quelli presenti :^^: ) ... ci sono altri strumenti.
Perchè è futura non vuol dire che posso dire quello che voglio e inventare (tanto è una previsione e ognuno prevede quello che vuole :confuso:), da professionista devo dimostrare un fondamento delle mie ipotesi, dei miei metodi ... lo devo fare chiaramente perchè tutto il mio lavoro sia verificabile in ogni momento perchè le ipotesi di oggi possono essere diverse da quelle di domani, di dopodomani ... questo a tutela della professionalità e responsabilità del valutatore

mi sembra tutto troppo teorico e quindi inapplicabile
già si non si vogliono rilevare i dati reali ... su che basi si costruiscono le ipotesi?
dai ... un pò di concretezza ... su :fiore:

anche qui, come si vede, non è chiara la distinzione fra prezzo e valore ... vedi te
 

Carlo Garbuio

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Dopo la vendita, qual è il valore dell'immobile? Corrisponde al prezzo o è quello peritato mediante stima, in quanto il valutatore è insindacabile (senza se e senza ma)? Un valutatore può cappellare completamente una stima? Quando questo succede?
altro esempio di confusione fra prezzo e valore
al solito
la bontà del lavoro valutativo non si misura se si centra il prezzo (non è un lavoro da maghi! ... quante volte è stato ripetuto questo concetto?) ma se è possibile verificare il procedimento utilizzato
una stima può essere sbagliata anche se si centra il prezzo, dipende da come si è costruita ... altrimenti anche il Mago Otelma e il Mago Forest potrebbero essere valutatori immobiliari
come vedi non serve guardare ai messaggi precedenti per rilevare la confusione nell'utilizzo dei termini ;)
 

Carlo Garbuio

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di tutto quanto ho scritto negli ultimi post ... hai colto solo questo aspetto marginale? :^^:

divisione
successione
finanziamento
valore normale
accertamenti fiscali
valori da mettere in bilancio
controversie
analisi finanziarie
...
qualsiasi scelta economica che riguardi un bene immobile ... che contempla ANCHE la vendita
 

Carlo Garbuio

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Chiedilo al dottor Armando Borghi, docente al master di Real Estate Finance preso l'Università Bocconi, che al capitolo 7 del libro più volte citato (oltre alle definizioni di Wikipedia) "Finanza immobilare", pag 105, scrive:

"Il prezzo di mercato scaturisce dalla negoziazione fra venditore e acquirente, influenzati a loro volta dall'attività del soggetto finanziatore. Gli acquirenti formano la domanda di mercato, mentre gli immobili immessi in vendita sul mercato generano l'offerta. Per ipotizzare la domanda, il valutatore stima il numero di potenziali utilizzatori di un particolare tipo di immobile, il loro potere d'acquisto, le loro inclinazioni e preferenze. Al fine di analizzare l'offerta, il valutatore studia i beni invenduti o non occupati così come quelli in fase di costruzione, conversione e in progettazione. Cambiamenti in ciascuno di questi fattori possono causare una variazione nei prezzi dell'immobile in analisi e in quelli degli immobili confrontabili."

Ora, io sarò pedante, ma cito fonti autorevoli, tu invece fai chiacchiere. A me i concetti sono più che chiari. Non sono io quello che deve tornare a studiare...

nel testo citato ci sarà un esempio di stima?

tu e quelli a cui piace questa metodologia (per adesso vedo Limpida, H&F, antonello ... ma me ne aspetto molti altri) , che evidentemente viene utilizzata quotidianamente, chiedo di applicarla alla discussione caso studio n. 1 o di fornire un esempio ...
per capire come si concretizza questa teoria, quali sono i relativi fondamenti, da chi è condivisa ... le solite cose

non si finisce mai di imparare :stretta_di_mano:
 

gcaval

Membro Attivo
Professionista
gcaval ha scritto:
"Il prezzo di mercato scaturisce dalla negoziazione fra venditore e acquirente, influenzati a loro volta dall'attività del soggetto finanziatore.
brutta partenza ... vuol dire che pago in funzione di quanto mi finanziano?
domanda e offerta non sono libere ;)


Forse non hai colto il significato...
E' fin troppo evidente che la domanda è influenzata dall'attività del soggetto finanziatore nell'ambito delle compravendite immobiliari. Forse questo è l'unico o uno dei pochi mercati ad avere questa peculiarità. Oppure in passato tutti i tuoi clienti venivano con soldi cash ad acquistare? Ti risulta che buona parte degli italiani (in realtà succede così in tutto il mondo) facciano un mutuo per comprare casa oppure è una stravaganza mia e dell'autore di cui ho riportato il virgolettato?

Proprio perché oggi i mutui sono concessi con il contagocce, sono richieste garanzie maggiori, viene fatta una maggiore verifica di solvibilità sul cliente (acquirente), ecc. ecc., tutte cose riportate ad esempio sul sito del CRIF, ma anche sotto gli occhi di tutti gli AI e degli altri operatori immobiliari, la domanda è fortemente diminuita.
Il mio non è un giudizio se le banche facciano bene o male a "chiudere i rubinetti", lo lascio a voi questo, mi limito a dire quello che è successo e sta succedendo, e l'inevitabile conseguenza --> estrema difficoltà per chi deve comprare di disporre del denaro (per altro teorizzata in qualsiasi libro di finanza immobiliare, mediante grafici e quant'altro; quindi, come si vede, teoria e pratica coincidono perfettamente).

Se a questo unisci che il numero di immobili (offerta) è in costante aumento, ti rendi conto perché la forbice aumenta sempre di più e perché il mercato è diventato praticamente illiquido. Ecco perché la valutazione (a maggior ragione se basata su elementi insufficienti) non risolve il problema, questo problema. Nessuno ce l'ha con la valutazione e con i valutatori, nessuno contesta i metodi.

e qua ti perdi ...
prosegui per la tua strada con tue considerazioni personali

Spiega il perché.

come e perchè devi ipotizzare una domanda?

Perché se non hai idea della domanda (potenziali acquirenti) come fai a sapere se il mercato è in equilibrio o fortemente sbilanciato? Secondo questo influisce o no sul valore che poi devi stimare?

gli immobili inoccupati: come fai?
gli immobili invenduti: come fai a conoscerli tutti (non tutti hanno il cartello vendesi, non tutti passano per le agenzie ...) ... perchè quelli simili devi pur inserirli in un contesto completo per analizzarli
gli immobili in costruzione: questi si vedono
gli immobili in conversione: e come fai? vedi l'immobile in costruzione e interpelli costruttore e progettista per capire in cosa verrà convertito?
gli immobili in progettazione: come fai? ti rivolgi agli studi professionali locali? li passi tutti? alcuni? come li scegli?

Non è per niente facile, ovvio. Ma se tu non hai nemmeno idea di quella che è l'offerta (immobili sul mercato), sei messo ancora peggio di prima!

Ti faccio un esempio, poi mi dici se c'è differenza. Partiamo dalla perizia che hai fatto tu come esempio. Hai preso tre comparabili e hai seguito il criterio di mercato (supponiamo per un attimo che i comparabili fossero "perfetti", cosa già esagerata e con dati completi). Ok, hai individuato una stima del valore, ossia del prezzo più probabile di mercato.

Supponiamo che in zona stiano costruendo 100 immobili nuovi. Se tu non ne hai tenuto conto, secondo te, il valore determinato è corretto? Se la risposta è si, vuol dire che tu non stai individuando il prezzo più probabile di mercato, ma stai facendo una stima molto approssimativa o forse anche completamente errata, solo sulla base dei dati che hai a disposizione o quelli che magari sai usare meglio. Seguire un metodo passo passo, non garantisce il risultato. E' fondamentale disporre di dati quanto più possibile completi. E paradossalmente, mentre in un mercato normale alcuni dati li puoi praticamente trascurare, perché c'è abbastanza equilibrio (ci sono 100 nuove costruzioni perché c'è domanda), in un mercato fortemente sbilanciato devi lavorare con molti più dati precisi per arrivare a fare una stima il più possibile veritiera. A cosa serve dire che un immobile vale 100 se poi non c'è mercato? Per quanto mi riguarda, e questo adesso è parere personale, solo a convincere il proprietario che essendo quello il valore non dovrà scendere dal quel prezzo di richiesta.

la bontà del lavoro valutativo non si misura se si centra il prezzo (non è un lavoro da maghi! ... quante volte è stato ripetuto questo concetto?) ma se è possibile verificare il procedimento utilizzato

I maghi non c'entrano. Il fatto che tu abbia detto più volte una cosa non vera non significa che se ne debba tener conto. Certamente le stime si possono sbagliare, certamente nessuno potrà pretendere che il valutatore "indovini" il prezzo a cui verrà pagato un certo immobile. Sicuramente il valutatore non è tale solo perché può far verificare il procedimento utilizzato. E sopra, come in altri passaggi, l'ho già spiegato più volte.

Comunque, puoi cortesemente rispondere alle domande:

Dopo la vendita, qual è il valore dell'immobile? Corrisponde al prezzo o è quello peritato mediante stima, in quanto il valutatore è insindacabile (senza se e senza ma)? Un valutatore può cappellare completamente una stima? Quando questo succede?

perchè valutazione e vendita sono due cose diverse

Ovviamente, ma mi sembra che per l'argomento in essere, e cioè il valore di mercato delle abitazioni residenziali (fondamentalmente vendite di privati), la valutazione ha come finalità trovare il valore di mercato, ossia "il prezzo più probabile a cui una proprietà dovrebbe essere ceduta". (è la definizione, ricordi? la usi spesso ma senza controllarne l'intero significato).
Ceduta = venduta

Ergo, la finalità della valutazione di cui parliamo è la vendita. Se poi tu conosci gente che è disposta a pagare per una perizia tanto per sapere, di tanto in tanto, quanto vale il proprio immobile, buon per te.

ccc1956, infatti, te l'ha chiesta per sapere quanto vale il suo immobile, visto che gli altri AI gliel'hanno stimata a spanne o a puzzo, come dite voi, e quindi non si fida più. Si aspetta dal (bravo) valutatore di ottenere un valore quanto più corretto, quanto più probabile, per sapere a quanto dovrà poi mettere in vendita (prezzo di richiesta) il suo immobile. Ovviamente, il prezzo di richiesta potrebbe essere deciso con l'aiuto del valutatore sulla base di una ulteriore strategia, e potrebbe non corrispondere affatto con il valore individuato (ad esempio potrebbe decidere di scendere di un 10% se avesse bisogno di vendere subito, così come altro ancora).
 

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