Scusate non ho letto proprio tutto, quindi può darsi che qualcuno lo abbia già detto, ma mi pare che l'impostazione del problema posto in questo topic non sia molto corretta.
Non esiste alcun diritto di primogenitura nelle visite. Né si può chiedere che si facciano carico i clienti di quello che dovrebbe essere un corretto rapporto commerciale fra noi agenti immobiliari. Chiaro che se qualcuno mi dice l'ho già vista io consiglio di andare dall'agente che gliel'ha fatta vedere. Però la semplice segnalazione (o anche visita) non basta ai fini del maturare la provvigione, né configura il concorso di più agenti.
Codice:
[I]...è sufficiente che la conclusione dell’affare possa ricollegarsi all’opera da lui svolta per l’avvicinamento dei contraenti,... [/I]
Cioè deve esserci un
nesso di causalità, in altre parole il mediatore raggiunge il suo risultato, e la conseguente maturazione della provvigione, quando
l'affare non si sarebbe realizzato senza il suo intervento, che può essere anche di una semplice visita, ma non sempre è così.
Ora appare evidente che 10000 euro in più possono convincere una persona ad acquistare o meno, quindi l'opera del primo mediatore non ha più alcun nesso di causalità con l'affare eventualmente concluso, si potrà dire: "ma se non ci fosse stato il secondo forse l'acquirente avrebbe concluso col primo, magari chiedendo uno sconto". Ma nel campo della legge i se non contano niente, si fa riferimento a quanto realmente accaduto: Il secondo mediatore ha proposto l'immobile in perfetta buona fede ed ha posto in essere (i 10000 euro in meno) un comportamento da cui è scaturita la volontà di acquistare e quindi il nesso di causalità con l'affare concluso.
Il primo non ha niente da chiedere se non smoccolare sulla sua incapacità commerciale.
Questo in punto di diritto, poi il fatto che questo scannarsi l'un l'altro, trattare un immobile in 100 sia una schifezza ed il massimo dell'autolesionismo per noi mediatori è un altro discorso...