Ascilabra

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Grazie del benvenuto e buonasera a tutti. Ho visto che, su segnalazione dell'Ing. Cassin, è stata aggiunta sotto i miei post l'indicazione della carica che ricopro nel Consiglio Notarile di Torino. Vi pregherei di eliminarla in quanto i messaggi sono espressi a titolo personale e non impegnano l'organo al quale appartengo.
 

Bagudi

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Puoi togliere tu l'indicazione della carica: vai nel tuo profilo, nella firma ed elimina la carica...
 

il Custode

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Grazie del benvenuto e buonasera a tutti. Ho visto che, su segnalazione dell'Ing. Cassin, è stata aggiunta sotto i miei post l'indicazione della carica che ricopro nel Consiglio Notarile di Torino. Vi pregherei di eliminarla in quanto i messaggi sono espressi a titolo personale e non impegnano l'organo al quale appartengo.
Ciao Alessandro, ti chiedo scusa, pensavo di farti cosa gradita. Ho immediatamente corretto l'errore e ad ogni modo puoi personalizzare la tua firma come ritieni più opportuno a partire dalle tue preferenze del profilo che trovi qui http://www.immobilio.it/account/signature
 

Ascilabra

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kolia cassin ha scritto:
Vorrei chiedere al Notaio Scilabra quali potrebero essere le eque pattuizioni in caso di inadempienza di un acquirente immobiliare con riserva di proprietà.
Se dovessimo ipotizzare la compravendita di un immobile residenziale del valore commerciale di 140.000,00 Euro e prevedendo un anticipo di 20.000 Euro ed un importo mensile di 800 Euro per 20 anni (che sarebbe l'equivalente di una rata a tasso fisso di un mutuo ventennale) e ci trovassimo dopo 5 anni con un' inadempienza grave del "promissario acquirente" (se così possiamo chiamarlo) come si regola in modo equo la risoluzione del contratto? Che importi potremmo prevedere di destinare all'indennizzo del venditore e quanto invece potremmo immaginare di dover far rendere all'acquirente? Quale trattamento fiscale avrebbe l'indennizzo che percepirebbe il venditore, il medesimo di una caparra confirmatoria?
 

Ascilabra

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Professionista
La soluzione a mio avviso più equa è nel non prevedere il patto di incameramento (quello in base al quale le rate già pagate rimangono acquisite al venditore a titolo di indennità). Peraltro questo patto è molto frequente soprattutto nelle cessioni di aziende, settore in cui tutto l'assetto dei rischi contrattuali è distribuito in maniera beni diversa rispetto al campo immobiliare. Si potrebbe ipotizzare che in caso di inadempimento il venditore debba restituire un importo pari alla differenza, eventualmente maggiorata degli interessi legali, tra quanto complessivamente percepito e quanto sarebbe stato invece dovuto in caso di locazione, ovviamente predeterminando in contratto gli importi.
 

piripipi80

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
Non vorrei violare le regole di immobilio indicando il sito in cui c'è la soluzione di tutti questi problemi, però se cercate lo trovate facilmente; sappiate però che per garantire tutti ci vuole una contrattualistica doppia, costruita con contratti tipici collegati tra di loro, con un solo contratto non si va da nessuna parte e si resta impigliati nelle problematiche che evete più o meno tutti evidenziato...

mi scrivi il sito in un msg privato per favore? :D
 

kolia cassin

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Si potrebbe ipotizzare che in caso di inadempimento il venditore debba restituire un importo pari alla differenza, eventualmente maggiorata degli interessi legali, tra quanto complessivamente percepito e quanto sarebbe stato invece dovuto in caso di locazione
1. questa opzione e' blindata o potrebbe portare a delle contestazioni in termini di merito
2. come avverrebbe la liberazione dell'immobile - a questo punto non piu' venduto - (che e' la grande paura del venditore), si potra' utilizzare come titolo esecutivo il contratto stesso o si dovra' fare una causa?
3. corriamo il rischio che una causa legale promossa dal ex promissario acquirente ci imponga di mantenerlo all'interno dell'immobile come inquilino?
4. la trascrizione degli accordi contenuti nel "riservato dominio" tutelano l'acquirente per tutta la durata del contratto da eventuali problematiche che insorgano in capo al promissario venditore (ipoteche, pignoramenti, morte, sequestri conservativi etc...) o ci sono dei limiti ad esempio temporali?
 

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